Metacinema: 5 film nel film

Il metacinema è quel cinema che si riferisce in modo più o meno esplicito a sè stesso. Può dialogare direttamente con lo spettatore, citare o autocitarsi, volgere uno sguardo al proprio linguaggio o alla propria struttura.

Come se lasciasse socchiusa la porta e si lasciasse intravedere, o ci sussurrasse un segreto: parla di sè, svela qualcosa, si lascia guardare dal di dentro.

Tra i grandi classici che hanno in se questa brillante caratteristica sono celebri Viale al tramonto (Billy Wilder, 1950) dove gli attori interpretano se stessi, Effetto notte (François Truffaut, 1973) in cui la trama riguarda lo stesso registra che dirige un film, o ancora Frankenstein Junior (Mel Brooks, 1974) tramite l’iconico personaggio Igor. locandina effetto notte

Volgendo lo sguardo al cinema piú recente pensiamo subito alla voce narrante di Woody Allen che mira ad un’interazione diretta con il pubblico e a David Lynch, in particolare nel labirintico INLAND EMPIRE.

Anche il cinema italiano non è affatto estraneo a questa tecnica: da Fellini a Tarantino, da Sorrentino a Tornatore.

In particolare ecco una selezione di scene in cui gli attori recitano la parte degli spettatori. Abbiamo un film dentro a un film!

Gli attori diventano spettatori come noi e forse qualcuno potrà riconoscersi in quell’ inesauribile trasporto che manifestano in assoluta sincerità.

Si tratta probabilmente delle scene in cui trapela il più grande amore per il cinema: davanti a una proiezione sguardo che brilla, occhi lucidi, espressioni di pura meraviglia… tranne che in un caso (e di seguito vedremo quale)!

 

 

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