Il ricordo di Heath Ledger a nove anni dalla sua morte

Il ricordo di Heath Ledger a nove anni dalla sua morte
Il 22 gennaio 2008 i telegiornali dettero quella notizia che fu un fulmine a ciel sereno per il mondo cinematografico: Heath Ledger è morto.
Ormai Heath è sempre al primo posto della classifica di “attori che hanno perso la testa per un film”, complice la sua preparazione maniacale per il ruolo di Joker, personaggio diventato ormai un’icona. Tuttavia, non è un po’ triste perdere di vista tutto il resto?

Heath Ledger è stato un grande attore, un talento che avrebbe saputo nutrire il Cinema con la C maiuscola, e portare una ventata di verità ed emozioni al mondo di Hollywood. Fa rabbia sapere quanti altri ruoli che avrebbe saputo interpretare magistralmente ci siamo persi. Ma oltre all’Heath attore, a quello colpito dalla maledizione di Joker, esiste l’Heath persona, l’amico, l’amante, il padre.

Quindi, a nove anni dalla sua scomparsa non vogliamo parlare dell’Heath-Joker, ma del semplice e puro Heath Ledger, perché è lui che ci manca da impazzire.


Brokeback mountain” è il film che gli ha permesso di stringere alcuni dei rapporti più importanti della sua vita: ha conosciuto Michelle Williams, con cui ebbe una figlia (Matilda), e approfondì la sua amicizia con Jake Gyllenhaal (conosciuto al provino di Moulin Rouge!), che sarà anche padrino di Matilda al suo battesimo.

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Jake Gyllenhaal, in occasione della presentazione di “Southpaw” nell’estate del 2015, ha parlato di Heath, ricordando la loro collaborazione in “Brokeback Mountain”:
“Mi manca molto come essere umano e mi manca lavorare con lui, mi rattrista pensare che non sarà più possibile la bellezza della sua espressione. Sto cercando di vivere nel presente in cui mi trovo. Sto cercando di avere delle relazioni vere e reali per quanto sia possibile sul set, cerco di stringere legami sinceri con le persone, perché so che tutto questo è prezioso. E non solo so che questa carriera può finire da un giorno all’altro, e che qualunque cosa può accadere; ma so anche che la vita è preziosa. Credo che perdere Heath ed essere parte di una famiglia come quella del film, quel film che abbiamo fatto tutti insieme, ti fa vedere e apprezzare le cose vere, facendoti allontanare da quelle che invece non lo sono.”
Si dice che nella famosa scena del bacio tra i due, quel bacio anelato e desiderato per tanti anni da Jack ed Ennis, Heath abbia quasi rotto il naso a Jake per la foga che ci ha messo.

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Ma parliamo di Michelle. L’attrice è sempre stata molto riservata sull’accaduto, e ha sempre cercato di proteggere la privacy di Matilda (che ha ormai 12 anni). Nonostante i suoi sforzi, le due vengono spesso fotografate insieme ed è impressionante la somiglianza tra Heath e la figlia. Nel 2011 Michelle, durante un’intervista, disse:
“[la morte di Heath] ha cambiato come vedo il mondo e come interagisco quotidianamente. Ha cambiato il tipo di genitore che sono. Ha cambiato il tipo di amica che sono. Ha cambiato il tipo di lavoro che voglio veramente fare. E’ diventata la lente attraverso la quale vedo la vita, nella quale non c’è nulla di permanente.”



Ad Hollywood c’erano tante altre persone che ammiravano Heath, come persona e attore, e che gli volevano bene.

Johnny Depp, per esempio, il 18 giugno 2009, ha deciso di rendergli omaggio intitolandogli un’intera spiaggia sulla sua isola privata, chiamata appunto “Heath’s place”. Depp, assieme ai colleghi Jude Law e Colin Farrell, ha sostituito Ledger nel ruolo di protagonista nel film “The imaginarium of  Doctor Parnassus” (per evitare di completare il film con effetti digitali); in quanto Heath morì proprio durante le riprese. Inoltre, i tre attori hanno donato alla piccola Matilda tutto il loro guadagno del film.

“The imaginarium of Doctor Parnassus” venne naturalmente a lui dedicato, nei cui titoli di coda compare la frase “In memoria nel nostro amico Heath Ledger, a cui la pellicola è stata dedicata.”

Il regista Terry Gilliam ci tenne a sottolineare il suo punto di vista circa le circostanze della morte di Heath:
“Quando ho letto la notizia, il mio mondo è crollato. Hanno scritto di tutto, su Heath, aggiungendo fango al dolore. Voglio dirlo una volta per tutte: smentisco fosse depresso, che avesse tendenze suicide. E’ una di quelle cose totalmente inspiegabili. Sono ancora sbigottito. Ma Heath non era depresso, non covava la morte.”

Sempre Terry Gilliam fece questo bellissimo discorso durante il Milano Film Festival:
“Heath era assolutamente eccezionale, non solo come attore ma come persona. Quando abbiamo iniziato, Heath era una figura fondamentale per questo progetto […] era incredibile, un vero mago. Era straordinario, non penso che il mondo abbia nemmeno cominciato a capire la reale portata del suo incredibile talento. […] La perdita di Heath è stata particolarmente terribile per tutti noi che lo abbiamo conosciuto e non credo che il mondo saprà mai veramente quello che è andato perduto con lui. […] Era semplicemente il più straordinario attore sulla faccia del pianeta.”

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Michelle Williams recitò al suo funerale un bellissimo sonetto di Shakespeare “Shall I compare thee to a summer’s day?” Ovvero: “Posso paragonarti a un giorno d’estate?”, di cui vi proponiamo il testo in italiano:

« Posso paragonarti a un giorno d’Estate?
Tu sei più amabile e più tranquillo.
Venti forti scuotono i teneri boccioli di Maggio,
E il corso dell’estate ha fin troppo presto una fine.
Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo,
E spesso la sua pelle dorata s’oscura;
Ed ogni cosa bella la bellezza talora declina,
spogliata per caso o per il mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire,
Né perder la bellezza che possiedi,
Né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,
Quando in eterni versi nel tempo tu crescerai:
Finché uomini respireranno o occhi potran vedere,
Queste parole vivranno, e daranno vita a te.” »

Ci piace ricordare Heath Ledger come un amabile giorno d’estate che ha avuto fin troppo presto una fine, ma che sarà tenuto in vita dall’arte che è riuscito a creare. (Il sonetto, infatti, tratta il tema dell’immortalità della letteratura – associabile, in questo caso, all’immortalità del cinema).

Concludiamo citando di nuovo Terry Gilliam: “Per me Heath è ancora vivo, e spero che voi tutti possiate vedere presto la magia che è stato capace di creare”.

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