Lo Hobbit-Un viaggio inaspettato: perché sì/perché no

PERCHÉ NO

Veniamo ora alle note dolenti.

In principio Lo Hobbit non doveva essere una trilogia, ma dovevano essere girati solo due film. Per una questione prettamente economica la casa di produzione ha poi deciso di aggiungere il terzo. Questa decisione è certamente ciò che ha fatto più male alla saga. Non bisogna dimenticarsi che l’opera è tratta da un libro di poco più di 400 pagine e non da 3 romanzi distinti, come lo è Il Signore degli Anelli, che compongono complessivamente quasi 1500 pagine.
Tutto ciò ha risentito sopratutto sul ritmo della narrazione e di molte scene morte presenti nel film. La prima parte, con poca azione e molto “viaggio”, sembra quasi tirarsi dietro se stessa mettendo in sceneggiatura parti secondarie del romanzo, che in una usuale trasposizione verrebbero cancellate.

Un altro aspetto negativo è la scomparsa dei costumi per gli orchi: il computer ha vinto la battaglia. L’effetto, in confronto alla saga originale, è molto deludente e mediocre. Anche le scene in cui sono presenti i goblin vengono rovinate dal troppo umorismo il quale, forse senza volerlo, diventa patetico.
In generale ne Lo Hobbit scarseggia l’epica di cui era impregnato Il Signore degli Anelli e di tutta la magia di cui era circondato.
Le aspettative erano alte e, purtroppo, in molti ambiti, non sono state all’altezza.

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