Call me Kate: il documentario su Katharine Hepburn

Il documentario incentrato su Katharine Hepburn, detentrice del record di Oscar vinti nella categoria Miglior attrice protagonista

La Embankment Films, società di vendita e finanziamento di film con sede a Londra, ha annunciato che durante il Toronto Film Festival metterà in vendita i diritti internazionali di Call Me Kate, un documentario incentrato su Katharine Hepburn, detentrice del record di Oscar vinti nella categoria Miglior attrice protagonista. Come riportato in esclusiva da Variety, il documentario è diretto da Lorna Tucker e prodotto da Salon Pictures, i produttori del film nominato ai BAFTA McQueen.

Katharine Hepburn è stata nominata per 12 volte all’Oscar ed è riuscita a vincerne quattro come miglior attrice protagonista, registrando così un record che non è ancora mai stato battuto. La sua personalità anticonformista ed il suo talento, l’hanno resa un’icona per intere generazioni di donne. Nel corso della sua carriera, ha preso parte a film rimasti nella storia del cinema, come Bringing Up Baby (Susanna!), The Philadelphia Story (Scandalo a Filadelfia), Indovina chi viene a cena? Sul lago dorato.

Call me Kate: le parole della regista del documentario

La regista di Call me Kate, Lorna Tucker:

Ho sempre ammirato Katharine Hepburn, il suo atteggiamento tosto, l’equilibrio e la dignità. Come si sentiva, cosa la faceva andare avanti, quale tumulto privato doveva affrontare? Non si è mai arresa e ha continuato ad andare avanti, grazie alla sua capacità di recupero e alla lotta per vivere i suoi sogni: tutto questo è davvero fonte di ispirazione“.

Nick Taussig, della Salon Pictures, ha affermato:

Per catturare il suo spirito e la sua determinazione, il film utilizzerà una combinazione di ore di nastri audio precedentemente nascosti e intimi, video e archivi fotografici, esplorando la storia di Hepburn usando le sue stesse parole. Approfondendo i suoi vari ruoli e identità, il film vedrà anche vignette cinematografiche di attori contemporanei che leggono le sue lettere.

Il documentario sarà girato nel Regno Unito quest’inverno.

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