Cocaine – La vera storia di White Boy Rick: ecco la vicenda che ha ispirato il film

La storia del più giovane informatore dell'FBI

Cocaine – La vera storia di White Boy Rick andrà in onda questa sera alle 21:10 su Rai 4. Realizzato nel 2018 racconta la storia di Richard Wershe Jr. il più giovane informatore della polizia (aveva solo 14 anni) riguardo il traffico di stupefacenti. Nel cast Richie MerrittMatthew McConaughey, Jennifer Jason Leigh, Brian Tyree Henry,  RJ Cyler, Jonathan Majors, Eddie Marsan. Una storia la sua segnata dai record, avendo accumulato la pena detentiva di ben 30 anni, e vedendolo prima come collaboratore della polizia che lo ha liquidato e poi come spacciatore. Scopriamo di più su Cocaine – La vera storia di White Boy Rick.  

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Cocaine – La vera storia di White Boy Rick: ecco cosa accadde davvero

La storia di Richard Wershe Jr – raccontata in Cocaine – La vera storia di White Boy Rick, inizia nel 1984 a Detroit quando il padre – Richard Wershe Sr – un venditore di attrezzatura sportiva ed elettronica, lo coinvolge nella gestione dei suoi affari illeciti che prevedono la compravendita di armi. Nel giro ci sono anche dei criminali della zona tra cui Johnny Curry che lega con l’uomo e il figlio. Diversamente da quanto racconta il film a farlo entrare in questo mondo sembra sia stato il ragazzo della sorella e l’FBI stessa. È venuto a contatto con Curry attraverso il fratello minore dell’uomo e con il tempo si è guadagnato la sua approvazione. In più sembrerebbe che il padre fosse consapevole del ruolo del figlio come informatore. Nel 1984 quando degli agenti lo contattarono per delle indagini si scoprì che il bambino conosceva più persone di suo padre e da qui gli proposero di diventare informatore. Nel 1985 Ricky si era recato con Curry a Las Vegas per vedere un incontro di box. Rimasti senza biglietti l’uomo decise di vendicarsi contro Leon Lucas – che doveva procurarglieli –  uccidendone il figlio in un agguato. Ricky decise di passare l’informazione ai federali nonostante Curry promise di pagarlo profumatamente. 

La doppia attività di Ricky però lo porta dopo qualche tempo ad essere scoperto da Curry che manda un sicario per ucciderlo e vendicarsi di lui. Ricky riesce però a sopravvivere. Nel 1986 il ragazzo riprende a spacciare ed è arrestato dalla DEA. Viene fermato da una pattuglia della polizia dalla quale lui cerca di scappare mentre la sorella nasconde i soldi ottenuti dallo spaccio. La sua fuga però finisce quando viene arrestato e viene tradito: la polizia riceve infatti una telefonata anonima che li informa di come in una scatola di scarpe a casa di un vicino  siano nascosti 8 kg di droga. La cosa fu sufficiente per farlo arrestare e portarlo in tribunale: questa volta però l’FBI non intervenne per difenderlo come aveva fatto in passato proteggendo il suo informatore. La condanna definitiva è stata dell’ergastolo supportata anche dalla legge statale 650-Lifer, che prevedeva il massimo della pena per chi fosse trovato in possesso di più di 650 g di droga. Nel 1998 la legge è stata annullata ma Ricky rimase in carcere per scontare altre pene e fu liberato solo nel luglio 2020.  Cocaine – La vera storia di White Boy Rick da non perdere stasera in tv su Rai 4!

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