The Last of Us: Craig Mazin svela il finale alternativo della prima stagione della serie

Il co-creatore dello show racconta dell'esistenza di un finale alternativo della prima stagione di The Last of Us e del perché sia stato scartato

La prima stagione di The Last of Us si è conclusa con l’episodio Look for the Light (qui la nostra recensione), andato in onda in Italia nella notte tra il 12 e il 13 marzo. Un successo enorme quello ottenuto dalla serie HBO ideata da Neil Druckmann e Craig Mazin, che ha soddisfatto sia i videogiocatori sia chi si è approcciato per la prima volta, da “profano”, alla storia di Joel ed Ellie. Anche il nono episodio ha totalizzato, negli Stati Uniti, ottimi ascolti nonostante la concomitanza con la cerimonia di premiazione degli Oscar 2023. Ora, calato il sipario sulla prima stagione di uno dei prodotti seriali migliori degli ultimi anni, e con una seconda stagione già confermata ufficialmente, Craig Mazin e Neil Druckmann stanno rivelando ulteriori dettagli sulla prima parte dello show. Ed è stato proprio Craig Mazin a svelare che il finale di stagione di The Last of Us avrebbe potuto essere diverso. [ATTENZIONE: da qui in poi seguono SPOILER]

Il finale effettivo di The Last of Us è fedele a quello della Parte 1 del gioco

La prima stagione di The Last of Us ha un finale decisamente aderente a quello della Parte 1 del videogioco. Joel dice ad Ellie che indipendentemente da chi sia morto – Riley, Tess, Sam – avranno sempre qualcosa di nuovo per cui combattere. Ellie fa giurare a Joel che tutto quello che le ha raccontato sulle Luci è vero, ossia che esistono decine di persone immuni come lei e che il gruppo guidato da Marlene ha smesso di cercare una cura contro il cordyceps. “Lo giuro”, dice Joel mentendo ad Ellie, che era ancora incosciente quando lui ha ucciso Marlene e le Luci per salvarla. Per salvare colei che considera una figlia e la sua ragione di vita. Joel ha infatti ucciso il chirurgo delle Luci prima che potesse procedere all’asportazione del cordyceps dal cervello di Ellie. L’intervento sarebbe stato fatale per la ragazza, ma fondamentale per la sopravvivenza dell’umanità. “Okay”, risponde Ellie, poco prima che sullo schermo nero compaiano i titoli di coda. Esattamente come nel videogioco.

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The Last of Us. Sony Pictures Television, PlayStation Productions, Naughty Dog, The Mighty Mint, Word Games

Come avrebbe potuto essere il finale alternativo?

Craig Mazin ha ora rivelato nel corso di un’intervista con GQ Magazine, che l’ultima scena avrebbe potuto essere diversa. La macchina da presa avrebbe dovuto indugiare a lungo su Joel ed Ellie, evidenziando una distanza crescente tra i due mentre si dirigono verso Jackson, in Wyoming. “Il finale alternativo è stato qualcosa a cui Ali Abbasi, il nostro regista, ha pensato a lungo. Aveva questo pensiero di realizzare una versione più lunga e triste della scena, con Ellie che dice ‘okay’ e che poi si gira e si allontana. E Joel che la segue. Li vediamo camminare verso Jackson non proprio insieme, ma piuttosto distanti. La macchina da presa indugia ancora e poi si conclude”. Secondo Mazin questo finale alternativo poi scartato aveva in sé “qualcosa di molto bello”.

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The Last of Us. Sony Pictures Television, PlayStation Productions, Naughty Dog, The Mighty Mint, Word Games

Ma perché si è invece deciso di chiudere questa prima parte di The Last of Us come nel gioco? “Tutti ci chiedevamo cosa fare. C’è stata una meta-discussione: le persone che hanno giocato saranno più infastidite se le cose non andranno come nel gioco o se avranno lo stesso finale? E come si sentiranno tutti gli altri? Alla fine c’è qualcosa di molto specifico nel chiudere sul primo piano di Ellie. Non sapere cosa succederà dopo. Non sapere cosa farà. Si allontanerà da lui, andrà con lui, come si sentirà? È un momento che rimane sospeso in modo permanente”.
[Fonte: GQ Magazine]

 

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