Licorice Pizza: recensione del film di Paul Thomas Anderson

Paul Thomas Anderson firma un altro film straordinario, un vertiginoso inno alla vita con protagonisti gli esordienti Cooper Hoffman e Alana Haim

Fin dalle primissime proiezioni per la stampa si parla di Licorice Pizza, di cui vi proponiamo la nostra recensione in anteprima, come di un film “semplicemente perfetto”. Difficile non andare a vedere un’opera di Paul Thomas Anderson senza aspettative grandiose e una buona dose di certezza che si stia per assistere a una pellicola che, come minimo, non lascerà delusi. Ed effettivamente, è andata proprio così, per usare un pallido eufemismo. Inizialmente programmato per uscire il 3 febbraio, Licorice Pizza arriverà nelle sale cinematografiche italiane la prima o la seconda settimana di marzo. A ridosso della cerimonia di premiazione degli Oscar. E a proposito di Oscar, è più che lecito ipotizzare che l’ultima fatica di Paul Thomas Anderson potrebbe ricevere più di qualche candidatura. Il titolo del film fa riferimento a una famosa catena di negozi di dischi della California del Sud molto popolare negli anni Settanta.

Si torna nella San Fernando Valley, già teatro dell’azione di Boogie Nights, Magnolia e Ubriaco d’amore. Ma anche solo rispetto a questi tre, Licorice Pizza rappresenta un deciso cambio di rotta; soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dell’amore e dei legami tra esseri umani. E si torna negli anni Settanta. PTA confeziona una ballata irresistibile, una riflessione sull’esistenza, fatta di momenti, elettrizzante e romantica. Pesca a piene mani dal bacino della memoria, degli echi dei racconti e degli aneddoti e confeziona un film che, in qualche modo, è fatto della stessa sostanza di cui sono fatti i ricordi. Protagonisti sono gli esordienti Alana Haim e Cooper Hoffman, figlio dell’attore feticcio di PTA Philip Seymour Hoffman, scomparso nel 2014. Nel cast anche Sean Penn, Tom Waits, Bradley Cooper, Benny Safdie e Skyler Gisondo. Se siete curiosi di scoprire cosa aspettarvi da Licorice Pizza, proseguite nella lettura della nostra recensione.

Indice:

Non la solita rom-com, non il solito coming of age – Licorice Pizza recensione

Lo spunto di partenza di Licorice Pizza è a dir poco essenziale. Uno spunto che si ritrova spesso e volentieri in moltissime commedie romantiche e racconti di formazione. Ma Licorice Pizza non è né la classica rom-com né il solito coming of age. Ha i tratti di entrambi i generi, ma portati avanti in maniera tutt’altro che convenzionale. È piuttosto una riflessione sull’esistenza, un “diario” sui sentimenti e sui legami tra esseri umani mentre la vita, semplicemente, (s)corre. Gary Valentine è un quindicenne anomalo, con uno spiccato spirito imprenditoriale e una carriera da attore già avviata. Quando incontra Alana, di dieci anni più grande di lui, non ha dubbi: quella sarà la donna che diventerà un giorno la signora Valentine. Un colpo di fulmine in piena regola e un incipit che ricorda, per certi versi, le premesse di Ubriaco d’amore.

Alana e Gary si attraggono, si respingono, si cercano, si sfuggono e si ritrovano ancora. Sempre di corsa – letteralmente, si imbarcano in ogni avventura, inseguendo sogni e ambizioni; lui con piglio esperto da uomo navigato, lei con un’incoscienza adolescenziale che non dovrebbe più esserle propria. Fra la crisi energetica (che fa da sfondo a un passaggio cruciale del film) e la transizione dalla vecchia alla nuova Hollywood, nel corso di un’estate, mentre la vita semplicemente accade. I due sono sintonizzati su due frequenze differenti per buona parte del film. I tempi del loro professato (non) amore non coincidono e, ancora una volta, si rincorrono. Fino alla fine si vive dei loro momenti, si cerca di stare al passo con Alana e Gary, travolti – da spettatori – da un colpo di fulmine altrettanto folgorante.

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Licorice Pizza. BRON Studios

“You’re a very powerful feeling” – Licorice Pizza recensione

C’è una frase che Gary rivolge ad Alana verso la fine del film e che ben si presta a riassumere l’intera portata di Licorice Pizza. You’re a very powerful feeling: “sei un sentimento molto potente”. Come accennato in apertura della nostra recensione, Licorice Pizza è un film semplicemente perfetto. Né più né meno. Uno di quei film che verrebbe voglia di vedere subito una seconda volta e magari una terza. Licorice Pizza è un davvero un sentimento potente, una giostra dalla quale non si vorrebbe scendere, una sorpresa continua. Paul Thomas Anderson firma il suo film più ottimista con il giusto equilibrio fra stupore e realismo. Le situazioni che Alana e Gary vivono sono insieme incredibili e nel contempo estremamente realistiche. Licorice Pizza ha un inizio folgorante e uno sviluppo che cattura nelle dinamiche di un meccanismo dal quale non si vorrebbe mai uscire.

Merito delle prove di due attori esordienti che sembrano avere entrambi decenni di carriera alle spalle. Merito di un modo unico di dipingere l’affresco di un’epoca con nostalgia, fascinazione e vividezza. E merito, ancora, di una colonna sonora evocativa i cui brani sono utilizzati come in uno splendido juke-box. Basti pensare alla corsa sfrenata sulle note della meravigliosa Life on Mars? già svelata nel trailer. PTA confeziona una storia fuori da ogni schema (eppure così in seno a quelli più codificati) che riesce nel contempo a essere assurda e credibile, romantica ed esilarante, nostalgica e avventurosa. Una storia che, se entriamo in sintonia coi protagonisti, riusciamo a fare nostra, nel senso più ampio e meno scontato dell’espressione.

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Licorice Pizza. BRON Studios

Cooper Hoffman e Alana Haim

Proseguiamo nella nostra recensione di Licorice Pizza soffermandoci sulla prova straordinaria dei due protagonisti, entrambi esordienti. PTA ha già diretto Alana Haim – musicista affermata grazie alla band in cui suonano anche le sue sorelle – in diversi video musicali. La parte di Alana è stata cucita attorno alla Haim e, dopo averla vista recitare, si comprende facilmente il perché. Haim ha una forza espressiva straordinaria, un’energia trascinante perfettamente in linea con la vitalità propria di tutto il film. Cooper Hoffman ha lo stesso carisma del padre Philip Seymour Hoffman, magnifico attore feticcio di PTA, una naturalezza sorprendente e un magnetismo raro per un esordiente. La chimica fra i due attori è pazzesca e Anderson la esalta in ogni frame, con ogni inquadratura, cogliendo ogni sguardo e l’importanza di ogni non detto.

Notevoli anche le interpretazioni del resto del cast, dai membri della famiglia Haim che interpretano la famiglia di Alana fino a Sean Penn, Tom Waits, Benny Safdie e Bradley Cooper. Soprattutto Bradley Cooper, irresistibile nei panni di Jon Peters, eccentrico sciupafemmine parrucchiere e compagno di Barbra Streisand, arrogante, sguaiato e testa calda. Eccellente anche il cameo di Sean Penn impegnato nel ritratto della leggenda hollywoodiana Jack Holden, che cerca di sedurre Alana e finisce con l’annegare nel suo ego smisurato. Benny Safdie è invece il candidato sindaco Joel Wachs. La storyline con al centro la sua doppia vita è forse la meno riuscita, quella che convince meno.

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Licorice Pizza. BRON Studios

In conclusione – Licorice Pizza recensione

In Licorice Pizza Paul Thomas Anderson, oltre che regista, è anche sceneggiatore, direttore della fotografia (accreditato) e produttore. La fotografia si distingue per il calore che regala alle atmosfere e i cromatismi vividi. A spiccare dal punto di vista tecnico sono anche le soluzioni di montaggio che mimano in qualche modo le dinamiche del sogno, le splendide dissolvenze, inquadrature da manuale dense di significato.

Avviandoci verso la conclusione della nostra recensione di Licorice Pizza, sarà chiaro come con quest’ora ci troviamo di fronte all’ennesimo grande film di Paul Thomas Anderson. Un film tanto gioioso quanto commovente, energico e vitale quanto nostalgico. Il National Board of Review lo ha già eletto miglior film dell’anno, premiando anche PTA per la miglior regia. La corsa agli Oscar 2022 è già avviata e si spera che Licorice Pizza ottenga il doveroso riconoscimento anche agli Academy Awards. “Io non ti dimenticherò e tu non dimenticherai me” assicura Gary ad Alana in una delle prime scene. Noi, dal canto nostro, vi possiamo assicurare con altrettanta certezza che porterete con voi questo film a lungo.

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Licorice Pizza. BRON Studios

 

Licorice Pizza

Voto - 9

9

Lati positivi

  • Alana Haim e Cooper Hoffman hanno una chimica trascinante e, entrambi esordienti, sono artefici di due prove sorprendenti
  • Licorice Pizza è energia cinematografica allo stato puro
  • I camei di Sean Penn e Bradley Cooper sono elettrizzanti
  • La colonna sonora è un gioiello

Lati negativi

  • La storyline che riguarda il personaggio interpretato da Benny Safdie convince meno

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1 commento

  • Massimo Ferrazzo ha detto:

    Una boiata mai vista, una noia mortale, film insignificante che si può vedere anche dalla fine all’inizio senza capirci una beata, a guardare l’erba che cresce ci si diverte di più.

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