L’ombra del giorno: recensione del film con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli

Dal 24 febbraio al cinema, L'ombra del giorno, per la regia di Giuseppe Piccioni con Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli

L’ombra del giorno, di cui vi proponiamo la nostra recensione, si svolge in un periodo particolare e delicato della Storia. Nel febbraio del 1938 in Germania Adolf Hitler assume il comando supremo delle forze armate tedesche. Solo qualche mese più tardi, in Italia, Benito Mussolini – dopo il suo incontro ufficiale con il dittatore tedesco – dal balcone del Municipio di Trieste legge per la prima volta le Leggi Razziali. Le Leggi Razziali erano rivolte soprattutto verso chi era ebreo. Imponevano il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, il divieto per gli ebrei di avere nelle proprie case degli ariani come domestici, il divieto di partecipare alla vita pubblica e il divieto agli uomini di svolgere il servizio militare.

Leggi razziali che cambiarono completamente le sorti di una parte della comunità, tagliata fuori dalla normalità solo perché “inferiore” rispetto alla razza ariana, quella pura. Le Leggi si estesero dalla Germania di Hitler fino a tutta Europa, e in particolar modo in Italia, dove Mussolini condivideva le stesse idee politiche della sua controparte tedesca. L’Italia tutta vide sconvolgere la propria esistenza, fin dal paesino più piccolo, come quello in provincia di Ascoli Piceno, dove si svolge la storia ideata da Giuseppe Piccioni, che per questo suo nuovo lavoro ha deciso di tornare a casa.

Indice

Trama – L’ombra del giorno recensione

Siamo nel 1938 ad Ascoli Piceno. Luciano è un reduce di guerra e il proprietario di un ristorante le cui ampie finestre affacciano sulla piazza principale della città. Simpatizzante per il Partito Fascista, che in quegli anni acquista sempre più potere, il più delle volte Luciano si ritrova all’interno del suo ristorante come ospiti proprio alcuni degli esponenti del Partito. Un giorno, al di là di quella grossa finestra che mostra a Luciano cosa succede nel mondo esterno, trova Anna, una bellissima e giovane ragazza alla ricerca di un lavoro. Viene assunta quasi immediatamente e presto diventerà parte integrante di un ristorante che sembrava aver bisogno della figura della giovane donna. Nel frattempo, la relazione tra Luciano e Anna diventa sempre più intensa, fino a quando la passione tra i due rischia di mettere in pericolo loro stessi a causa di un inconffessabile segreto della ragazza.

Luciano e Anna: due opposti che si attraggono – L’ombra del giorno recensione

l'ombra del giorno

L’ombra del giorno. Lebowski, Rai Cinema, Rosebud Entertainment Pictures

Luciano (interpretato da Riccardo Scamarcio) ha affrontato la Grande Guerra, che gli ha lasciato dei segni ben visibili sulla pelle e sotto di essa. Tornato dal fronte, decide di passare il resto della sua vita dentro al suo ristorante, guardando – senza vero interesse – ciò che succede nella piazza principale: ragazze che danzano, uomini e donne che parlano e bambini che prendono la guerra come un gioco, con il saluto fascista sfoggiato con orgoglio. Anche Luciano è un fascista simpatizzante. Non ammira le azioni del Duce, quanto piuttosto ciò che il Duce promette. Non ha però un vero interesse verso la politica del suo tempo, ciò che a lui interessa è vivere la sua vita e il suo lavoro in pace. La sua vita cambia quando sul ciglio della porta del ristorante si presenta Anna (interpretata da Benedetta Porcaroli), una giovane ragazza con lo sguardo perso ma acuto.

Spigliata e spontanea, Anna inizierà a lavorare per Luciano e nel frattempo gli cambierà anche la vita. Gli farà provare di nuovo l’amore, quello puro e disinteressato, quello calmo, senza quei gesti avventati vietati in una società in cui un partito politico prende tutto il potere e lo usa per zittire i suoi sottomessi, che si prende la briga di scegliere chi deve morire e chi vivere attraverso la capacità di emanare Leggi. Il Fascismo però viene visto con occhi sognanti da chi vive la sua vita immaginando un mondo più bello grazie alle sue promesse. Tra questi c’è Luciano, che ascolta Mussolini dalle radio della città, mentre Anna, con un falso sorriso a denti stretti tenta di portare avanti una protesta che già sa essere persa.

Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli: una coppia asettica e poco credibile – L’ombra del giorno recensione

l'ombra del giorno recensione

L’ombra del giorno. Lebowski, Rai Cinema, Rosebud Entertainment Pictures

I protagonisti sono Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli. Una coppia nella fantasia così come nella realtà. Il loro primo incontro è avvenuto sul set di un altro film a cui entrambi hanno preso parte, La scuola cattolica. Giuseppe Piccioni li ha poi scelti per il ruolo da protagonisti in questo suo nuovo progetto. Scamarcio e Porcaroli sono una giovane coppia nata da poco e come tale la loro chimica dovrebbe essere palpabile agli occhi di chi li osserva. In questo caso però, le cose non stanno come descritte. Nonostante ci provino entrambi a calarsi nella parte, sembrano non riuscirci fino in fondo. La coppia sembra asettica e anche un po’ troppo costruita. Lui si cala meglio nel personaggio cupo che si rivela essere Luciano, anche grazie alle esperienze cinematografiche precedenti dell’attore, che gli hanno spianato la strada per questo ruolo di uomo autoritario, ma dal cuore buono.

Benedetta Porcaroli invece sembra essere molto distante dal suo personaggio. Anna è una giovane donna, è vero, ma dentro di lei alberga la maturità di una ragazza che è dovuta crescere troppo presto, che deve mantenere sulle sue spalle un peso incredibilmente insostenibile. La Porcaroli sembra essere ancora troppo legata al suo ruolo in Baby e troppo distante dal personaggio che le è stato cucito qui nella pellicola di Piccioni. Il resto del cast è invece composto principalmente da due attori che hanno tenuto bene la loro parte: Lino Musella e Vincenzo Nemolato. Il primo è Osvaldo ed è uno degli uomini di Mussolini, che si assicura che le Leggi Razziali vengano rispettate. Il secondo è il cuoco di Luciano, un antifascista che raramente piega la testa. Il suo personaggio si rivela parte fondamentale della pellicola.

Cosa non funziona nella pellicola di Giuseppe Piccioni? – L’ombra del giorno recensione

l'ombra del giorno

L’ombra del giorno. Lebowski, Rai Cinema, Rosebud Entertainment Pictures

Più che la narrazione degli eventi storici di quel periodo, L’ombra del giorno ha come obiettivo quello di mostrare l’effetto che il fascismo faceva sulle persone normali di un piccolo paese. Quello che ne risulta però è solo un quadro fittizio, soprattutto nei tempi morti della pellicola, dove la colonna sonora diventa più d’impatto e le comparse mostrano ciò che il fascismo rappresenta per loro. Molti sembrano felici della condizione in cui vivono, anche se sul loro viso si nasconde quell’ombra presente nel titolo. Cosa mostra quella mancanza di luce sul loro volto: che hanno accettato il fascismo solo per paura? Quell’ombra all’interno del titolo può avere più interpretazioni: quella del passato di Luciano che torna all’interno del ristorante o quella del passato di Anna, che si presenta a circa metà pellicola, alzando un muro ancora più spesso tra i due personaggi protagonisti. Riuscirà la loro ombra a essere sovrastata dal sentimento che sta nascendo tra i due?

Il film si basa su una sceneggiatura che si rivela essere piatta, con dialoghi che non riescono a dare particolare compattezza alla narrazione. La ricostruzione del periodo fascista e delle conseguenze che questo ha sulle persone risulta essere debole. In poco più di due ore, si nota all’interno de L’ombra del buio la confusione del periodo storico, con elementi che nell’anno in cui il lungometraggio è stato ambientato sono prevalentemente fuori contesto. L’idea della pellicola avrebbe potuto anche funzionare, così come la scelta stilistica di considerare il ristorante come una bolla in cui tutti possono trovare protezione, in cui l’unico scorcio sul mondo vero è rappresentato da una finestra che affaccia sulla piazza. Peccato però che le scelte utilizzate e la poca accuratezza storica abbia reso questa idea frivola e poco efficace.  

L'ombra del giorno

Voto - 4.5

4.5

Lati positivi

  • Riccardo Scamarcio si cala bene nel personaggio
  • L’idea della pellicola potrebbe funzionare e così anche la scelta stilistica della finestra che divide la bolla protettiva del ristorante con il mondo esterno

Lati negativi

  • Benedetta Porcaroli sembra essere molto distante dal suo personaggio
  • Un quadro fittizio degli effetti che il fascismo provocava sugli abitanti di un piccolo paese
  • Sceneggiatura piatta, con dialoghi che non riescono a dare compattezza alla narrazione
  • Poca accuratezza storica che ha reso l’idea della pellicola poco efficace

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *