Piuma- Un piacevole romanzo di formazione

I due ragazzi, a causa di un precedente aborto della neo-mamma, non possono prendere in considerazione l’idea di una nuova operazione, quindi sono costretti ad affrontare la gravidanza. Gli spettatori possono, quindi seguire,mese per mese, tutte le vicissitudini che si susseguono prima che Piuma nasca.

I due giovani attori devono ancora crescere, ma le loro interpretazioni sono buone, considerando la loro età, mentre l’attrice Michela Cescon si è guadagnata la candidatura per i David di Donatello di quest’anno nella categoria “attrice non protagonista”. Altra candidatura è andata a Roan Johnson come miglior regista, che ha saputo affrontare il tema della gravidanza inaspettata più dal punto di vista del giovane papà, piuttosto che da quello della ragazza incinta.

Una scelta poco apprezzata è stata quella della seconda gravidanza inaspettata, che in qualche  modo rende poco credibile la trama, altrimenti molto verosimile.

Una nota, invece, molto positiva del film sta sicuramente nelle sequenze finali, in cui tutti i personaggi sono nel furgoncino del padre di Ferro, ognuno pronto ad affrontare la propria paura: è chiaro il riferimento al film “Little Miss Sunshine” (2006).

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I personaggi di Piuma nella scena finale del film.

 

I personaggi

Protagonista indiscusso è Ferruccio, soprannominato Ferro (Luigi Fedele), i cui comportamenti in relazione alla gravidanza della fidanzata Cate dimostrano una grande maturità, a discapito della personalità che suo padre crede che abbia. Nonostante, quindi, il suo carattere esuberante, distratto ed istintivo, Ferro è il personaggio più profondo e più preparato per l’arrivo di Piuma. Le decisioni che prende, anche riguardo il viaggio della maturità, rispecchiano il suo dover maturare molto prima del dovuto, poiché, come afferma all’amico del cuore per convincerlo a partire: “Se non parti adesso, quando lo farai?”. In questo modo prende definitivamente coscienza della sua condizione di genitore e non di normale adolescente.

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I due protagonisti con il regista di Piuma, Roan Johnson

 

Non allo stesso livello di Ferruccio si dimostra la neo-mamma Cate (Blu Yoshimi), forse più spaventata del fidanzato, dato che la ragazza ha già affrontato un aborto. La situazione per lei è probabilmente più difficile anche a livello familiare, poiché suo padre, sempre alle prese con scommesse e prestiti, non le ha mai dato le conferme, le certezze e la stabilità che lei tanto cerca. In questo senso, quando si tratta della sua famiglia, Cate è molto seria e severa, ma nei confronti della sua ‘situazione’, a volte, appare incosciente: nonostante la gravidanza a rischio, vuole partire per il Marocco con i suoi compagni di classe. A livello scolastico ottiene sicuramente risultati migliori di quelli di Ferro, ma è sempre lui che cerca di risollevarla quando le cose si fanno più dure.

Per quanto riguarda le famiglie, lo spettatore ha di fronte due nuclei familiari completamente opposti: da parte di lei una situazione difficile a livello economico e molto contorta per i rapporti stessi, mentre i genitori di lui rappresentano una coppia più stabile, anche se i problemi coniugali non mancano.

I personaggi dei genitori forse rappresentano uno dei difetti di Piuma, perché incarnano dei bozzetti già visti all’interno di un film abbastanza innovativo per il tema trattato. Un padre severo che non accetta gli errori del figlio si scontra con una madre forse troppo lasciva, che invece lo difende, qualsiasi cosa faccia: una storia già sentita in molti altri romanzi di formazione. Lo stesso vale per il padre di Cate che non si dimostra mai la figura paterna di cui lei avrebbe bisogno in un momento così difficile della sua vita.

Nel complesso, Piuma è un film ben riuscito, che supera i soliti cliché sulle gravidanze inaspettate e di cui si apprezza in particolar modo la naturalezza del protagonista.

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