Roma Film Festival 2017: Last Flag Flying – Recensione

Generazioni a confronto

Altro protagonista chiave a rendere più evidente questo sentimento di disillusione è Washington (J. Quinton Johnson), l’ex compagno di guerra del figlio di Larry che viene dissuaso dalla vecchia generazione di soldati. Egli è un giovane soldato, fedele al suo superiore anche se conosce la verità.
C’è da dire che non è il personaggio in sé a comunicare questa perdita di fiducia e delusione. Possiamo affermare che Washington non è un personaggio molto sviluppato, è dipinto come un soldatino e la sua caratterizzazione finisce qui.
E’ attraverso Sal che emerge comunque un contrasto tra due generazioni, forse tra idealisti e materialisti – ex idealisti. 

Bugie

Costante di vita dei protagonisti  di Last Flag Flying sono le bugie. Quelle a cui hanno imparato a non credere e quelle che si sono portate per troppo dentro.
I tre protagonisti infatti nascondono un segreto che li ha tormentati e che probabilmente ha contribuito a farli diventare quelli che sono.
Il viaggio per prendere la salma del figlio di Larry, diventa un viaggio verso il passato. Un pellegrinaggio volto a seppellire il peso morto che portavano da anni: Il senso di colpa.

last flying flag

Considerazioni tecniche

A livello registico Linklater, come ha dimostrato nei suoi precedenti film è molto basico nelle tecniche e l’attenzione è rivolta soprattutto nella scrittura del film.
Anche questa volta la narrazione è prolissa ma riesce a evitare problemi di “pesantezza” attraverso i diversi momenti di ilarità che rendono Last Flag Flying piacevole e divertente nella sua profonda serietà.

Roma Film Festival 2017: Last Flying Flag - Recensione

Rating - 6.5

6.5

The Good

  • Sceneggiatura
  • attori

The Bad

  • narrazione prolissa
  • regia

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