Serie TV LGBT: le migliori da vedere assolutamente!

Ecco una descrizione delle serie LGBT più belle da vedere

Alcuni decenni dopo il terzo millennio, l’omosessualità (e in generale il mondo LGBT) non vede più gli stessi ostacoli che riscontrava in tempi passati. Certo, per molti ancora oggi si tratta di un taboo, di un peccato o di una perversione, ma l’apertura mentale lenta ma efficace che coinvolge diverse parti del nostro pianeta ha permesso alle produzioni multimediali di arricchire i titoli legati al mondo arcobaleno. Oltre ai numerosi film, sono molte anche le serie TV LGBT ad aver trattato il tema, in modi sempre diversi, nonostante gli elementi centrali siano spesso simili.

La sigla è un acronimo che accomuna gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Recentemente, però, la sigla si è allungata, arrivando a diventare LGBTQIAPK. Questo acronimo quasi impossibile da pronunciare include anche persone dall’orientamento sessuale molto particolare, come gli asessuali, i pansessuali e gli intersessuali. Ciò a dimostrazione non solo di una gradita apertura mentale da parte dei più, ma anche di un’evoluzione sociologica pronta ad accogliere gli individui più diversi. Ecco quindi le migliori serie TV LGBT, da non perdere assolutamente!

Indice:

Le migliori serie TV LGBT – I drama

Queer As Folk (USA) – 2000

serie TV LGBT

Impossibile, parlando delle migliori serie TV LGBT, non citare quella che, più di tutte, ha osato in tempi non troppo distesi. All’inizio del nuovo millennio, il remake statunitense dell’omonima produzione britannica (uscita solo un anno prima) è stato testimone di una vera e propria rivoluzione. Non si tratta infatti solo di una produzione che inquadra il mondo queer senza gli stereotipi che ci si aspetta di trovare, ma di un susseguirsi di scene anche molto spinte. Una rappresentazione a trecentosessanta gradi di quella che è la verità nascosta delle cose, di ciò che significa davvero essere giovani uomini omosessuali agli inizi del 2000.

I protagonisti sono Brian Kinney e Justin Taylor, due personaggi molto diversi tra loro ma complementari. Il primo esperto maturo ed esperto, il secondo ancora minorenne, i due si incontrano fuori da una discoteca, per iniziare una storia d’amore e passione, soggetta a risentimenti, litigi e tanto, tanto sesso. Una serie che, tuttavia, affronta anche altri argomenti importanti, come l’inseminazione artificiale, la prostituzione minorile, l’abuso di droghe e il coming out. Nel cast troviamo Gale Harold, Randy Harrison, Hal Sparks, Peter Paige e Chris Potter.

The L Word (2004)

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Non troppo conosciuta, questa splendida serie TV LGBT creata da Ilene Chaiken racconta in maniera decisamente realistica il mondo omosessuale (e non) femminile. Il cast corale, quasi interamente presente per sette stagioni, è formato da donne di diversa età, professione, gusto e ambizione, accomunate però dall’intrecciarsi di storie molto diverse. Nonostante non ci sia una storyline ben definita, la serie affronta a testa alta dei temi molto delicati e importanti, come l’inseminazione artificiale, il coming out e le relazioni familiari. Amore, disagio e forza di volontà sono mixati opportunamente, creando un prodotto di tutto rispetto.

Il cast vede la presenza di Jennifer Beals, Erin Daniels, Leisha Hailey, Laurel Holloman e Pam Grier. La serie è stata candidata agli Emmy Awards nel 2005, grazie alla performance del compianto Ossie Davis. Ha ricevuto inoltre numerosi premi e nomination ai GLAAD Media Awards, NAACP Image Awards e Satellite Awards. Il nome prende spunto da un modo di dire risalente agli anni Ottanta, che indicava con “The L world” l’iniziale della parola lesbica, allora un taboo.

Transparent (2014)

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Serie TV LGBT targata Amazon Prime, uno dei prodotti più interessanti e sconvolgenti degli ultimi anni. La storia ruota attorno a Maura, un ex professore di scienze politiche ormai stanco di nascondersi. Arrivato alla vecchiaia, il suo sentirsi donna si fa sempre più forte, fino a cambiare radicalmente vita e ritrovarsi finalmente in pace con se stessa. Ciò, tuttavia, provoca delle reazioni discostanti nei suoi tre figli, alle prese con problemi sentimentali, personali e relazionali. La storia di Maura coinvolge una serie di temi perfettamente amalgamati, non facendo risultare la componente dell’omosessualità in primo piano, ma solo come elemento di contorno.

La serie vede protagonista Jeffrey Tambor, in un’interpretazione magistrale. Vediamo inoltre anche Gaby Hoffmann, Jay Duplass, Amy Landecker, Judith Light e Kathryn Hahn. Transparent è stata candidata numerose volte a premi prestigiosi come i Golden Globes, gli Emmy Awards e gli AFI Awards, per un totale di tredici riconoscimenti.

Skam (2015)

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Webserie norvegese di enorme successo, ha fatto impazzire il mondo per la sua formula originale, che prevede l’utilizzo di clip e chat. Fermatasi alla quarta stagione, tratta delle tematiche molto delicate dal punto di vista giovanile. I protagonisti, infatti, sono gli studenti di un liceo, molto diversi tra loro e con situazioni di vita differenti. Ogni stagione affronta alcune tematiche in qualche modo legate, con una delicatezza e un’eleganza fuori dal comune. La terza stagione parla di omosessualità, e in particolare delle difficoltà nell’affrontare il coming out.

Ideata, scritta e diretta da Julie Andem, la webserie è stata protagonista di un successo clamoroso, che le ha permesso di venire esportata in giro per il mondo, dando vita ad un franchise molto ricco. È presente anche la versione italiana, chiamata appunto Skam Italia, che conta un totale di tre stagioni. Nel cast troviamo Ludovica Martino, Federico Cesari, Benedetta Gargari, Ludovico Tersigni e Rocco Fasano.

When We Rise (2017)

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Miniserie ideata e scritta da Dustin Lance Black, cineasta premio Oscar, attivista LGBT e compagno del tuffatore Tom Daley. È un excursus storico delle battaglie per i diritti LGBT, a partire dal 1969, anno dei famosi   moti di Stonewall. La serie TV LGBT racconta quindi diversi decenni di lotte, tensioni, dolori e gioie per le battaglie vinte. Sono molti i personaggi che si intrecciano tra loro, condividendo storie personali forti, toccanti e nella maggior parte dei casi difficili. Ispirata dal romanzo When We Rise: My Life in the Movement di Cleve Jones, vanta nel cast interpreti che sentono molto i temi trattati.

Come, ad esempio, Guy Pearce, Mary-Louise Parker, Rachel Griffiths, Rosie O’Donnell, Michael K. Williams e Whoopi Goldberg. Nonostante i bassi ascolti racimolati sull’emittente statunitense ABC, la serie ha riscosso un grande successo sul web e il plauso della critica. La regia si divide tra Gus Van Sant, regista di Milk, grazie al quale Black vinse l’Oscar per la sceneggiatura; Dee Rees; Thomas Schlamme e lo stesso Dustin Lance Black.

Serie TV LGBT – Le comedy

Will & Grace (1998)

Sit com base degli anni Novanta, seconda solo a Friends, è tra le serie TV LGBT più conosciute e apprezzate di sempre. La sua formula consiste nell’essere girata in un vero studio televisivo, con la presenza del pubblico. I personaggi, tutti diversi tra loro, non si sovrappongono, nonostante il titolo della serie ne citi solo due. Will, un avvocato affascinante ma un po’ sfortunato, vive con Grace, la sua migliore amica decisamente lunatica. Protagonisti anche Jack, eccentrico e disoccupato e Karen, alcolizzata e collega di Grace. Le loro storie toccano argomenti leggeri ma anche importanti, senza ricorrere esageratamente agli stereotipi del caso.

Ideata da David Kohan e Max Mutchnick e diretta da James Burrows, vede nel cast Eric McCormack, Debra Messing, Sean Hayes e Megan Mullally. Arrivata ormai a dieci stagioni, vede un’infinita lista di guest star, che vanno da Cher a Jennifer Lopez, e ancora da Matt Damon a Demi Moore. Vanta inoltre una lunghissima scia di importanti di premi e riconoscimenti, tra cui Emmy e Golden Globes.

 Modern Family (2009)

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Creata da Christopher Lloyd e Steven Levitan, è una delle serie TV LGBT (ma non solo) contemporanee più seguite e apprezzate. Realizzata con la tecnica del falso documentario, racconta le vicende di tre famiglie di Los Angeles, legate da rapporti di parentela. I personaggi, tutti a loro modo caratteristici, creano un mix culturale, multietnico e caratteriale molto gradevole. La quota arcobaleno è rappresentata da Mitchell Pritchett e Cameron Tucker, coppia omosessuale che ha adottato Lily, una piccola vietnamita. Modern Family, come suggerisce il titolo stesso, è un excursus della moderna famiglia occidentale, così diversa rispetto a diverse generazioni passate. Tratta inoltre un’ampia varietà di temi quotidiani, oltre che specifici.

Acclamata gloriosamente dal pubblico, vanta anche un grande apprezzamento da parte della critica, come dimostra l’infinita lista di riconoscimenti. Tra questi ventidue Emmy e un Golden Globe per la miglior serie commedia o musicale. Nel cast Ed O’Neill, Sofía Vergara, Julie Bowen, Ty Burrell, Jesse Tyler Ferguson ed Eric Stonestreet.

Shameless (2011)

serie TV LGBT

Nata in Inghilterra nel 2004 grazie a Paul Abbott, dopo diversi anni è stato girato il remake americano, decisamente di maggior successo rispetto alla versione madre. La trama ruota attorno alle vicende dei Gallagher, famiglia del South Side di Chicago alle prese con diversi tipi di disagi, alcuni anche molto gravi. Il capofamiglia, Frank, è alcolizzato e opportunista, sempre nei guai e in lotta con i suoi sei figli, soprattutto la maggiore Fiona. Tra povertà, droga, alcol e sesso, i Gallagher vivono di alti e bassi. Uno dei fratelli, Ian, intraprende una relazione burrascosa con Mickey Milkovich, un piccolo delinquente con un padre omofobo.

Arrivata ormai a nove stagioni, vede nel cast alcuni volti noti del cinema e della televisione, come William H. Macy, Emmy Rossum e Joan Cusack. Vi sono inoltre anche Cameron Monaghan, Shanola Hampton, Noel Fisher e Justin Chatwin. Sette candidature agli Emmy Awards, di cui uno vinto dalla Cusack.

Looking (2014)

serie TV LGBT

Ideata da Michael Lannan e basata sulla sceneggiatura di un suo precedente cortometraggio intitolato Lorimer, vede protagonista Patrick Murray, un videogame designer di Los Angeles. La sua storia personale si intreccia con quella dei suoi amici, omosessuali come lui, di età, professioni e ambizioni molto diverse. Ciò che li accomuna è un senso generale di insoddisfazione, non solo legata a problemi sentimentali, ma anche personali e professionali. Tra i personaggi Agustín Lanuez, migliore amico di Patrick; Dom Basaluzzo, sommelier quarantenne e Kevin Matheson, collega del protagonista. Vi sono inoltre anche Richie Donado, cotta di Patrick e Doris, coinquilina e migliore amica di Dom.

Il cast vede perlopiù attori semi-sconosciuti, con le dovute eccezioni. Ne sono un esempio Jonathan Groff, Murray Bartlett, Russell Tovey, Daniel Franzese e Raúl Castillo. Fa la sua partecipazione anche Scott Bakula, nel ruolo di Lynn. Dopo sole due stagioni, l’emittente statunitense HBO ha cancellato la serie TV LGBT, con una conseguente rivolta da parte dei telespettatori. Nel 2016 è uscito un film omonimo che ne rappresenta la conclusione.

Le serie TV LGBT da non perdere – Netflix

Black Mirror (2011)

serie TV LGBT

Nonostante non sia, per definizione, una serie TV LGBT, la geniale creazione di Charlie Brooker affronta sociologicamente tutti i temi legati agli esseri umani, e dunque anche l’omosessualità. E lo fa in un modo speciale, come si addice alla fama che precede la serie. In particolare con l’episodio quattro della terza stagione, intitolato San Junipero e vincitore di due Emmy Awards. La trama ruota attorno a due ragazze, Yorkie e Kelly. Incontratesi per caso negli anni Ottanta, iniziano una conoscenza particolare, che le porta ad amarsi, odiarsi e a condividere una passione travolgente. La loro storia d’amore percorre diverse epoche e dura parecchi decenni, per concludersi nel mondo virtuale, dopo che la morte fisica le chiama entrambe. Nel cast Gugu Mbatha-Raw e Mackenzie Davis.

L’omosessualità è trattata anche in altri episodi della serie, anche se non in modo così esplicito. Ne è un esempio il primo della quinta stagione, Striking Vipers, in cui due migliori amici vivono una strana relazione sessuale virtuale attraverso i rispettivi personaggi di un videogioco. In questo caso il cast vede Anthony Mackie e Yahya Abdul-Mateen II.

Orange Is The New Black (2013)

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Tratto dalle memorie di Piper Kerman, scrittrice ed ex criminale statunitense, prende spunto dal libro scritto dalla stessa Kerman intitolato Orange Is The New Black: My Year in a Women’s Prison. Il titolo si riferisce al colore della tuta da carcerato, che la protagonista è stata costretta ad indossare per diversi mesi. All’interno del carcere incontra una sua vecchia fiamma, Alex Vause, arrestata per traffico internazionale di droga. La serie racconta tuttavia le vicende di diversi personaggi, tutte donne rinchiuse nel carcere femminile Litchfield. Oltre ad essere un inno femminista, quindi, è anche un racconto LGBT dal punto di vista femminile, purtroppo carente nel panorama cinematografico e seriale.

Nel cast molti volti noti, ad accompagnare gli interpreti alle prime armi. Troviamo infatti Taylor Schilling, Laura Prepon, Michael Harney, Michelle Hurst, Kate Mulgrew e il protagonista di American Pie Jason Biggs. La serie TV LGBT ha riscosso grande successo da parte del pubblico, ma anche della critica, che l’ha premiata con diversi Critics’ Choice Television Award ed Emmy Award. Ha ricevuto inoltre quattro candidature ai Golden Globe.

Sense8 (2015)

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Creata e scritta da Lana e Lilly Wachowski e da J. Michael Straczynski, non è propriamente una serie TV LGBT, ma qualcosa di molto più complesso e profondo. La storia si sviluppa attorno a otto persone sparse per il mondo, di culture, età, ambizioni e famiglie molto diverse. Il gruppo è però collegato da una strana connessione extrasensoriale, che li porta a comunicare in modi che nessuno di loro aveva mai immaginato. Una sorta di trattato di neuroscienze, mischiato però con eventi e situazioni molto particolari. Indubbiamente una delle migliori serie che Netflix abbia mai distribuito.

In questo caso l’omosessualità è solo una parte del racconto, affidata a Lito Rodriguez e Hernando Fuentes, un attore prestate il primo e un filosofo il secondo, coppia tenera ma anche focosa. Ma tra i personaggi ci sono anche Nomi Marks e Amanita Caplan, una coppia di giovani donne ribelli e intelligenti. Sense8 conta due stagioni e un film conclusivo, candidati in numerosi premi prestigiosi. Nel cast Bae Doo-na, Jamie Clayton, Tina Desai, Miguel Ángel Silvestre, Daryl Hannah e Terrence Mann.

Tredici (2017)

serie TV LGBT

Basata sul romanzo 13 di Jay Asher, la serie TV più discussa di Netflix è ormai arrivata a tre stagioni, con la quarta in arrivo. Le vicende legate ad Hannah Baker, ragazza morta suicida nella sua vasca da bagno, sono raccontate da diversi punti di vista; soprattutto da quello di Clay Jensen, una delle persone più colpite dalla sua morte. Hannah, prima di morire, ha lasciato tredici cassette, indirizzate ad altrettanti destinatari, in cui spiega le ragioni del suo gesto.

All’interno della trama, che ha fatto molto discutere in tutto il mondo, è ben inserito anche il tema dell’omosessualità, analizzato da più punti di vista. Alcuni personaggi, infatti, manifestano interessi verso lo stesso sesso, come Tony, Monty e Courtney. Il cast, ricchissimo, ha lanciato attori come Dylan Minnette, Katherine Langford, Christian Navarro, Alisha Boe, Brandon Flynn e Miles Heizer. Sono stati inoltre coinvolti veterani come Brenda Strong, Brian d’Arcy James e Kate Walsh.

Riverdale (2017)

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Tratta dai fumetti targati Archie Comics, la serie ha avuto un grande successo da quando è sbarcata su Netflix. Ambientata nello stesso universo narrativo de Le terrificanti avventure di Sabrina, svela le ombre e i misteri di una piccola e apparentemente tranquilla città fittizia nell’East Coast degli Stati Uniti. Una serie di omicidi è infatti stata commessa, e un gruppo di ragazzi del luogo indaga a suo modo. Ma oltre alle indagini, la trama ruota anche attorno alle vicende personali dei personaggi, ognuno protagonista di uno o più episodi. La quota LGBT, in questo caso, è affidata principalmente a Kevin Keller (Casey Cott), Joaquin DeSantos (Rob Raco) e Moose Mason (Cody Kearsley).

La serie è stata molto apprezzata da pubblico e critica, in particolare per la sua forma poco consueta e per la profondità degli argomenti trattati, nonostante lo stile adolescenziale. Riverdale ha ottenuto numerose nomination e altrettanti premi prestigiosi, come due Saturn Awards e diversi Teen Choice Awards. Nel cast KJ Apa, Lili Reinhart, Camila Mendes, Mädchen Amick e Luke Perry.

Sex Education (2019)

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Ideata da Laurie Nunn, la serie Netflix è una boccata d’aria fresca nel panorama dei prodotti adolescenziali, grazie alla trama originale e al tono leggero. Tutto ruota attorno a Otis Milburn, sedicenne figlio di una terapista sessuale. Il ragazzo, una volta risolto il problema sessuale di un suo compagno di scuola, intraprende la stessa carriera della madre, sotto retribuzione. Gli allievi del Moordale, l’istituto che frequenta, fanno infatti la fila per ricevere consigli da lui, compreso il suo migliore amico Eric, orgogliosamente e dichiaratamente omosessuale. Oltre a lui, anche Anwar si rivela essere gay, diventando il secondo personaggio LGBT della serie.

Il tono scanzonato degli episodi permette al pubblico di godersi lo spettacolo dall’inizio alla fine, senza troppi stereotipi e con la sicurezza di farsi anche qualche risata. Infatti, sia pubblico che critica l’hanno acclamata, facendola diventare una delle serie più interessanti del momento. Il cast vede Asa Butterfield nel ruolo del protagonista, affiancato da Gillian Anderson, Ncuti Gatwa, Emma Mackey, Tanya Reynolds, Mikael Persbrandt e Chaneil Kular.

 

 

 

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