Intervista a Desirée Popper: l’attrice di “Mare Fuori” tornerà in TV con “Sopravvissuti” di Carmine Elia

La carriera artistica di Desirée Popper è una ruota panoramica colorata. Nel 2020, ha conquistato il pubblico con la serie di grande successo di Rai2 “Mare Fuori”, dove è stata diretta da Carmine Elia ed ha recitato accanto a Carolina Crescentini e Carmine Recano. Adesso, l’attrice è reduce dalle riprese della serie Sopravvissuti, dove la vedremo insieme a Lino Guanciale, Barbora Bobuľová, Giacomo Giorgio. Film Post ha incontrato Desirée Popper in occasione del Monte Carlo Film Festival de la Comédie, evento ideato e presieduto da Ezio Greggio.

La nostra intervista a Desirée Popper

Benvenuta Desirée. Sei reduce dal magico Monte Carlo Film Festival. Che esperienza hai vissuto?

Per me, è stato il secondo anno, quindi ormai mi ci sento a casa ed in famiglia. L’aria che si respira al festival di Ezio Greggio lo rispecchia al 100%. Spensieratezza, positività e tante risate rappresentano il moto del festival. Ci sono stati tanti ospiti anche internazionali e abbiamo avuto la possibilità di conoscerci da vicino e di confrontarci artisticamente. Un’avventura che mi arricchisce molto ogni volta. Quando vado via da Monaco, sono sempre un po’ melanconica ma con la consapevolezza di essere fortunata ad aver preso parte ad una manifestazione così ricca e curata nei minimi dettagli.

Cosa ha rappresentato, per te, prendere parte ad un evento, dopo un anno molto complicato, di distanza sociale per tutti?

All’inizio un po’ surreale, confesso di essere stata un po’ impacciata ma pian piano mi sono sciolta. Quando metti insieme degli artisti e la celebrazione del Cinema che, poi, è anche la celebrazione della vita, non c’è modo di trattenersi.

Celebrare il cinema, in questo momento, è un atto di ripartenza. Per te, che significato ha?


Il Cinema è come un’ancora di salvezza, lo è sempre stato. Lo confermano i numeri, mai abbiamo avuto così bisogno del cinema e di contenuti come in questo anno. Le piattaforme, ad un certo punto, hanno iniziato a caricare film e serie in tutte le salse ed in tutte le lingue. Chi dice che può farne a meno, probabilmente, è folle. Sono i film, così come i libri, ad insegnarci a sognare, a ribellarci, ad amare e a lottare per i nostri ideali. Il Cinema, per me, è un’arma molto potente, capace addirittura di salvare vite ma che, spesso, viene sottovalutata.

Intervista a Desirée Popper

Uno scatto di Desirée Popper. Crediti: Giulia Lucarini

Hai appena trascorso otto mesi sul set della nuova serie “Sopravvissuti” di Carmine Elia. Senza rivelarci troppo, quanto è stato importante essere diretta da Elia in questa avventura? 

Mesi che mi sono sembrati anni, perché sono cresciuta. Cresciuta incommensurabilmente, e questo lo devo tanto a Carmine Elia. Lui è una persona molto particolare, o lo si ama o lo si odia. Ed io ho imparato ad amarlo. È stato un progetto davvero molto complesso ed era necessario avere qualcuno come lui: talento sommato a determinazione ed audacia.

Intervista a Desirée Popper

Foto di Desirée Popper scattata da Giulia Lucarini

Cosa credi che ti abbia donato, a livello umano e professionale, una serie del genere?

Ho avuto la fortuna di recitare insieme ad attori con un grande bagaglio di esperienza che mi hanno insegnato molto e mi sono stati davvero di supporto in questo bellissimo viaggio.
Sono molto severa con me stessa, pretendo sempre la dizione giusta, la memoria perfetta e se sbaglio qualcosa vado nel pallone. In questo viaggio, invece, ho imparato che non devo essere sempre perfetta, che anche gli attori più bravi hanno dei “giorni no” e che non è sempre buona la prima, un po’ come nella vita.

Nella serie di successo Mare Fuori, interpreti Consuelo. Ti assomiglia? 

Consuelo assomiglia molto alla Desirée di tanti anni fa, quella appena arrivata in Italia, un po’ una Alice nel paese delle meraviglie. Ingenua, piena di sogni e tanto amore da dare. Non mi scoderò mai la prova costumi di Consuelo. Ogni cambio che mi proponeva la costumista era una valanga di ricordi, provavo un mix di nostalgia e di gioia. Come se quei vestiti fossero già stati miei, magari in un’altra vita.

Nel suo percorso artistico, quanto si sente cambiata Desirée Popper? 

Credo di essere artisticamente più matura, consapevole della mia arte e dei miei limiti. Ma non c’è mai fine alla crescita personale e professionale. Questo mestiere è bello proprio per questo, non c’è mai un punto di arrivo. C’è sempre qualcosa da scoprire, da imparare. C’è sempre una ragione per cui mettersi in gioco, per cui gioire, soffrire, per cui sentirsi vivi.

Sul tuo profilo Instagram, ho notato un post che hai pubblicato: un video di Romy Schneider ed Alain Delon nel film La Piscine. Ma quali sono i film che ti affascinano maggiormente?

Io adoro i film non scontati, quelli che ti lasciano a bocca aperta e che ti perseguitano per giorni. Ieri, mi è capitato di vedere Loveless di Andrey Zvyagintsev. Un film straziante, un pugno allo stomaco perché ci “spiattella” la verità di cosa siamo da innamorati e poi, cosa accade quando l’amore non c’è più. Cerco sempre di guardare opere che mi fanno pensare, guardarmi dentro, che mi fanno mettere in discussione.

 

C’è un’opera in particolare che hai visto e a cui sei particolarmente legata, e perché? 

I miei film preferiti sono Harold e Maude, Paris Texas e Django Unchained. Per me, la cosa che li accomuna è l’amore, raccontato in un modo diverso, anticonformista. Se ci penso, in tutte e tre le storie, il protagonista è alla ricerca dell’anima gemella, proiezione della felicità. Ognuno a modo suo.

Quali sono le artiste che ti ispirano nel tuo mestiere e nella tua vita?

Sono affascinata del percorso umano e artistico di Angelina Jolie, ha avuto la forza e la capacità (non è di certo stato facile) di cambiare: è passata dalle tenebre alla luce pur rimanendo sempre un’icona. Come un bruco che diventa farfalla ma che sicuramente porta dentro di sé entrambi i lati, la luce e l’oscurità.
Un altro personaggio che mi affascina molto è Hedy Lamarr, la diva di Hollywood con una spettacolare doppia vita. Attrice di una bellezza mozzafiato e genio perfettamente conviventi nello stesso corpo. La super donna – come mi piace chiamarla – contribuì in modo decisivo alla sconfitta dei nazisti ed oggi, è grazie alla sua genialità che disponiamo di tutte le tecnologie di comunicazione senza fili che usiamo quotidianamente, dal Wi-Fi al GPS. Ogni volta che prendo in mano in mio telefono cellulare un pensiero di gratitudine va a lei, dovunque sia.

Che significato dai alla parola Arte?

L’arte è il risultato, è la somma di tutto ciò che un artista ha dentro di sé, il suo vissuto, i suoi mostri. L’arte è quasi lo sfogo, l’espressione, la manifestazione del mondo interiore di un artista. Un artista non può fare a meno di esprimersi in qualunque modo. Per se stessi, non per gli altri.

 

 

 

 

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