Lovesick – Recensione della terza stagione sul catalogo Netflix

Ritorna Lovesick, la simpatica e irriverente serie comedy britannica su Netflix con una nuovissima stagione. Abbiamo già parlato, in un vecchio articolo, della serie comedy britannica Lovesick. Ricapitolando, la serie, nata con il terrificante titolo Scrotal Recall, racconta la storia di Dylan, ragazzo affetto da Clamidia costretto a causa di questa a contattare le sue vecchie fiamme per avvertirle. Il tutto accompagnato dai due inseparabili Luke e Angus e dalla bellissima coinquilina (forse qualcosa di più), Evie.

Lovesick, recensione della terza stagione della serie Netflix!

La terza stagione riprende da dove si è conclusa la seconda, con un Dylan che ha apparentemente preso una decisione, la quale sembra la più saggia e sicura. Purtroppo, come si sa, al cuore non si comanda. Ma soprattutto piccoli dettagli di una vecchia storia possono stravolgere il presente e il futuro di una relazione.

Lovesick recensione

La terza stagione di Lovesick non ha alcuna pretesa di novità o di creare stupore nello spettatore. Le dinamiche della serie si mantengono praticamente intatte, e il motore della narrazione è, come in tutte le stagioni, l’incapacità di Dylan di affrontare le proprie decisioni in ambito amoroso in primis. Tuttavia l’aver mantenuto la struttura delle precedenti stagioni è sicuramente un fattore positivo.

Nonostante di base la tematica e le vicende dei protagonisti inizino a sembrare forse un po’ troppo melense, oltre che già viste, risulta davvero impossibile staccarsi dallo schermo. E Netflix, con il suo “guarda il prossimo episodio” automatico rende davvero difficile terminare la visione. E ci si ritroverà in meno di due giorni ad aver visto tutti gli episodi della stagione.

I personaggi di Lovesick

Ciò che rende la storia accattivante e magnetica è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi. Qui, più che nelle precedenti stagioni, sono i protagonisti e i loro dialoghi a reggere una storia che avrebbe rischiato la noia e la ripetitività. E mentre le vicende di Dylan e Evie sanno davvero di già visto, e addirittura frustranti per il modo in cui il protagonista affronta determinati momenti, sono i coprotagonisti ad avere una marcia in più in questa stagione.

Lovesick recensione

Angus e Luke attraversano in questa terza stagione dei momenti di crisi e di smarrimento che creeranno situazioni spesso comiche, ma spesso anche drammatiche. Luke in particolare, si ritroverà a mettere in dubbio la propria personalità e il proprio modo di relazionarsi con il mondo, soprattutto quello femminile. I risultati, come detto, portano spesso a situazioni che faranno ridere di gusto, mentre altre ci porteranno a riflettere profondamente. Il tutto come sempre con la leggerezza e l’aria scanzonata della serie.

Squadra che vince non si cambia

La struttura dello show, dunque, si mantiene invariata. La storia si svolge in un costante salto fra il presente corrente e il passato. Salto che ci da spesso modo di capire come i personaggi sono arrivati ad un certo punto.

Lovesick recensione

I pregi della serie sono sempre gli stessi: una storia di per sé semplice ma originale; dei personaggi stereotipati, nella maniera migliore, ma allo stesso tempo interessanti e profondi; e, soprattutto, il solito humor britannico che si conferma sempre intelligente, nonostante il surrealismo di certe situazioni. Uno humor che non disdegna dosi di volgarità o esagerazioni, riuscendo sempre, tuttavia, a non risultare mai inadeguato.

Concludiamo facendo un plauso alla componente sonora della serie, composta da musiche originali decisamente ispirate e da canzoni inserite nella colonna sonora in maniera sempre contestualizzata e coinvolgente. Ancora non è stata annunciata una quarta stagione di Lovesick. Staremo a vedere quali sono i piani di Netflix per la serie britannica!

Se non avete ancora letto la nostra opinione sulle prime due stagioni di Lovesick:

Lovesick: una malattia chiamata Amore. Serie tv britannica leggera e divertente su Netfilx.

Lovesick recensione

Lovesick recensione - 8

8

The Good

  • Personaggi ben caratterizzati
  • Dialoghi sempre accattivanti
  • Lo humor inglese

The Bad

  • Dylan rischia di diventare fastidioso
  • Cosa aspettarci, che non è stato detto, nella prossima stagione?

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