L’amica geniale 3: anticipazioni sulla terza stagione

L'amica geniale e tutte le anticipazioni della terza stagione

È una delle fiction Rai più amate degli ultimi anni e i fan non vedono l’ora di ritrovare Lenù e Lila nella nuova stagione di L’amica Geniale, la serie creata da Saverio Costanzo, prodotta da Wildside, Fandango e The Apartment. Basata sull’omonimo romanzo di Elena Ferrante, la serie racconta lo speciale legame che le due protagoniste – Elena Greco e Raffaella Cerullo – hanno. Le due vivono negli anni Cinquanta e crescono insieme in un rione di Napoli. Ma cosa c’è da sapere sulla nuova stagione e cosa succederà alle due protagoniste?

L’amica Geniale: tutte le anticipazioni

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Wildside, Fandango, Umedia, Rai Fiction per HBO, Rai 1

Finalmente la terza stagione sta per arrivare. La serie infatti debutterà in prima visione italiana su Rai 1 il 6 febbraio del 2022. Anche la terza stagione si basa su uno dei romanzi di Elena Ferranti e verrà trasmessa – come le due stagioni precedenti – anche nel resto del mondo, non solo in Italia. Questa nuova serie di episodi inizierà alcuni anni dopo dall’ultimo episodio in onda. Le due protagoniste – interpretate da Margherita Mazzucco e Gaia Girace – che ormai hanno trent’anni ciascuno hanno visto le loro vite cambiare radicalmente. Lenù è ormai una scrittrice affermata, mentre Lila deve ricostruire la sua vita dopo aver finalmente detto addio all’ex marito violento. Ora ha un figlio e con lui cerca di vivere nuovamente a San Giovanni a Teduccio. Portando in scena quello che Elena Ferrante ha scritto in Storia di chi fugge e di chi resta, il tutto si svolgerà negli anni Settanta, periodo in cui Lenù dovrà affrontare le prime critiche e la sua vita matrimoniale non soddisfacente. Tornata a Napoli, ritroverà il legame complicato con quella che era la sua migliore amica, Lila, che nel frattempo lavora in fabbrica, dove viene sfruttata. Descritta come una donna di facili costumi, ha ora una storia d’amore con Enzo e insieme provano a cambiare la loro vita, mentre lottano per i diritti dei lavoratori.

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