Bridgerton, Nicola Coughlan chiede alle persone di smettere di commentare il suo corpo

Bridgerton sta per tornare su Netflix. La seconda stagione dell’acclamata serie, creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shondaland, arriverà sulla piattaforma il prossimo 25 marzo. Simone Ashley e Jonathan Bailey saranno i protagonisti di un’intensa storia d’amore ed indosseranno i panni di Kate Sharma e Anthony Bridgerton. 

Nel cast della serie, ritroveremo anche l’amata Nicola Coughlan che interpreta Peneleope Featherington nella saga in costume, ispirata ai romanzi rosa di Julia Quinn. Grazie al debutto della prima stagione, l’attrice è tra i giovani artisti più popolari e seguiti del cast. Ma recentemente, ha dovuto postare un doloroso post su Instagram per chiedere alle persone di smettere di commentare il suo corpo. 

Bridgerton, Nicola Coughlan chiede alle persone di smettere di commentare il suo corpo

Nicola Coughlan Bridgerton 2

Hat Trick Productions

Nicola Coughlan ha così postato, poche ore fa, un’immagine sul suo profilo Instagram in cui si immortala riflessa in uno specchio. Con questo scatto, la popolare interprete di Bridgerton ha voluto comunicare a tutte le persone qualcosa di estremamente importante: Ciao! Solo una cosa: se hai un’opinione sul mio corpo, per favore, per favore non condividerla con me. La maggior parte delle persone è gentile e non cerca di essere offensiva, ma io sono solo un essere umano nella vita reale ed è davvero difficile sopportare il peso di migliaia di opinioni su come sembri che ti vengono inviate direttamente ogni giorno”.

L’attrice irlandese ha, poi, scritto: “Se hai un’opinione su di me va bene, capisco che sono in TV e che le persone avranno cose da pensare e da dire, ma ti prego di non inviarmela direttamente”. Non è la prima volta che Nicola Coughlan si espone, parlando del suo corpo e delle critiche ricevute. Lo scorso marzo, per esempio, ha scritto una serie di post su Twitter, affermando: ”Possiamo anche smettere di chiedere alle donne il loro peso nelle interviste, specialmente quando è del tutto irrilevante. Ogni volta che mi viene chiesto del mio corpo in un’intervista, mi sento profondamente a disagio e così triste che non mi è permesso parlare solo del lavoro che faccio e che amo così tanto. È così riduttivo per le donne quando stiamo facendo grandi passi avanti per la diversità nelle arti, ma domande del genere ci portano semplicemente indietro”. 


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