Intervista a Pietro Sparvoli, giovane protagonista della serie Netflix Di4ri

Pietro Sparvoli è uno dei giovani protagonisti della serie Di4ri, dal 18 maggio su Netflix

Pietro Sparvoli sta per debuttare su Netflix, dal prossimo 18 maggio, con la prima serie teen italiana originale dal titolo Di4ri. Quindici episodi raccontati dal punto di vista degli otto protagonisti: Pietro, Livia, Isabel, Daniele, Monica, Giulio, Arianna e Mirko, che nella serie è interpretato proprio dal giovanissimo Pietro Sparvoli. Romano, classe 2006, Pietro ha già recitato in alcuni piccoli ruoli al cinema (La stranezza di Roberto Andò, 2021) e in televisione (Prisma di Ludovico Bessegato, 2021) e quello di Mirko è il suo primo ruolo da protagonista in una serie tv che, peraltro, rappresenta un unicum come prima serie italiana Netflix per ragazzi. A teatro ha recitato in Se questo è un uomo (2017), L’Acrobata (2019) e Fuori Sede (2020), tutti per la regia di Luca Pizzurro. Innamorato della recitazione sin da piccolissimo – la prima volta su un palcoscenico risale a quando aveva 5 anni -, Pietro Sparvoli ci ha raccontato della sua esperienza sul set di Di4ri e del confronto col personaggio di Mirko, svelandoci anche le sue passioni in materia di film e serie tv.

pietro sparvoli

Di4ri. Stand By Me

Intervista a Pietro Sparvoli, Mirko nella serie Netflix Di4ri

So che sei salito per la prima volta su un palcoscenico all’età di 5 anni. Possiamo dire che hai letteralmente da sempre la passione per la recitazione?

Assolutamente sì, è una cosa che fa parte di me, sto sul palco da quando ero piccolo.

Com’è stata l’esperienza sul set di Di4ri?

È stata un’esperienza incredibile, mi ha dato tanto a livello umano e professionale. Mi sono sentito privilegiato.

C’è un momento o un episodio in particolare che porti con te dall’esperienza sul set?

Ce ne sono molteplici. La scena del bacio con Daniele per me è molto importante, ci tengo molto.

Cosa puoi anticiparci del personaggio di Mirko?

Mirko è un ragazzo tanto timido, vive un forte senso di insicurezza e inadeguatezza. Ha una forte passione per la musica, che per lui è un po’ un luogo di rifugio da tutto.

pietro sparvoli

Foto di Paolo Stucchi

In quali caratteristiche del tuo personaggio senti di identificarti di più e in quali, invece, siete agli antipodi?

Io e Mirko abbiamo molto poco in comune, non sono un ragazzo timido, anzi sono molto estroverso. Nonostante ciò, il senso di insicurezza mi ha pervaso in qualche situazione. Ogni ragazzo o ragazza, almeno una volta nella vita, si è sentito insicuro o insicura.

Di4ri ha come target ben chiaro il pubblico dei giovanissimi. Quali aspetti, secondo te, la possono rendere fruibile anche da parte di un pubblico più adulto?

L’aspetto prevalente che può rendere la serie fruibile anche dal pubblico adulto è la verosimiglianza, la plausibilità di quanto accade. Tutte le vicende sono raccontate in maniera credibile e sincera. A prova di ciò c’è il fatto che la sceneggiatura è densa di eventi realmente accaduti nelle scuole medie italiane.

pietro sparvoli

Di4ri. Stand By Me

C’è un regista, o un attore, con cui ti piacerebbe lavorare in futuro?

Mi piacerebbe tantissimo lavorare con Teresa Saponangelo, splendida nel ruolo di Maria in È stata la mano di Dio. Invece per la regia vorrei lavorare con i fratelli D’Innocenzo, a mio giudizio sempre travolgenti e geniali.

Cosa consiglieresti a un tuo coetaneo che volesse avvicinarsi al mestiere di attore?

Studiare tanto. E capire se lo si vuole fare per moda, per tornaconto economico o perché è ciò che si ama fare. Per il resto, avere tanta pazienza e perseveranza.

Che tipo di spettatore sei e cosa ti piace guardare al cinema e in streaming?

Non guardo molte serie, trovo mi prendano un po’ troppo tempo nella giornata. Quando ne ho l’occasione vado al cinema e guardo i film del momento e, se riesco, recupero vecchi film che sono importanti per la storia del Cinema.

Qual è l’ultimo film e quale l’ultima serie tv che hai visto?

L’ultimo film che ho visto è stato America Latina su Sky Cinema. L’avevo già visto in sala a gennaio ma volevo rivederlo. È un film che scuote, che parla d’amore e che sa anche essere tenero. Elio Germano è fortissimo. La serie invece è Peaky Blinders, ma come ho già detto non guardo molte serie.

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