The Institute: l’attore principale avvalora i paragoni con il fenomeno più popolare di Netflix

The Institute e Stranger Things presentano sicuramente diverse somiglianze

Quando all’inizio del mese è stato pubblicato il trailer della nuova serie horror soprannaturale tratta da Stephen King, The Institute, i fan non hanno potuto fare a meno di notare somiglianze con Stranger Things — e non a torto. Dopotutto, la trama ruota attorno a un gruppo di ragazzi dotati di poteri psichici, rapiti da un’organizzazione governativa segreta, e a uno sceriffo di una cittadina che cerca di fare luce sul mistero. Gli elementi ricordano inevitabilmente il celebre show Netflix.

Anche per Ben Barnes, protagonista di The Institute nel ruolo di Tim Jamieson, il parallelismo è evidente — ma, secondo lui, la serie va ben oltre i riferimenti alla cultura pop. In un’intervista rilasciata a Radio Times in vista del debutto previsto per il 13 luglio, l’attore ha riconosciuto che alcuni aspetti ricordano Stranger Things, come “la tensione coinvolgente” e “l’atmosfera pacata, quasi investigativa” della storia.

Tuttavia, Barnes ha sottolineato che, sebbene la serie accolga alcuni tratti familiari, The Institute prende subito una direzione diversa, sovvertendo le aspettative per costruire qualcosa di originale. “Non credo affatto che sia una copia”, ha spiegato, “ma ci saranno sicuramente elementi che il pubblico riconoscerà”.

I mostri di The Institute sono tutti umani

the institute

Come accade spesso nelle opere di Stephen King, i veri antagonisti di The Institute non sono creature sovrannaturali, ma esseri umani. Questo aspetto differenzia immediatamente la serie da Stranger Things, dove invece troviamo mostri e dimensioni parallele. Ed è proprio questo elemento, secondo Ben Barnes, che contribuisce a rendere la nuova serie qualcosa di distinto dal fenomeno Netflix. Tuttavia, se siete affezionati alle avventure dei ragazzi di Hawkins, il regista Jack Bender sostiene che The Institute merita comunque la vostra attenzione.

Durante la stessa intervista rilasciata a Radio Times, Bender – già noto per lavori come La bambola Assassina 3 e LOST – ha offerto il suo punto di vista sul confronto tra le due serie. A suo avviso, Stranger Things è come “un disegno a pastello” rispetto a The Institute. Anche se la metafora può sembrare critica, il regista ha tenuto a chiarire che non era affatto un commento negativo.

“Non considero ‘pastello’ un termine denigratorio” ha spiegato. “Quello che ho visto di Stranger Things era realizzato benissimo, e il suo successo parla da sé. Ma io e [lo sceneggiatore e produttore] Ben Cavell ci siamo detti fin dall’inizio: vogliamo spingere su toni più cupi. Vogliamo qualcosa di più audace”.

 

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