Bring Her Back: i registi affermano di avere abbastanza materiale per un altro film

Il nuovo film horror Bring Her Back è ricco di elementi spirituali e occulti... abbastanza per un sequel?

Dopo aver stupito pubblico e critica con Talk to Me (2023), gli YouTuber diventati registi Danny e Michael Philippou sono pronti a tornare con un nuovo incubo: Bring Her Back. Se il loro film d’esordio era un horror autoconclusivo, questa volta le cose potrebbero andare diversamente. In una recente intervista con ComicBook, i due fratelli hanno lasciato intendere che dietro questo nuovo progetto c’è un’intera mitologia pronta a espandersi, tanto che il materiale ideato è già sufficiente per pensare a un seguito — ben prima che il film arrivi nelle sale.

La trama di Bring Her Back segue Piper (Sora Wong) e Andy (Billy Barratt), due fratelli rimasti orfani e accolti da una madre adottiva, Laura (Sally Hawkins). Inizialmente premurosa e affidabile, Laura inizia presto a rivelare un legame inquietante con rituali oscuri, eredità di un culto antico e pervaso da un misticismo religioso disturbante. Il terzo ragazzo affidato a Laura, Oliver (Jonah Wren Phillips), sembra addirittura posseduto o incarnare qualcosa di soprannaturale: forse un angelo… o forse qualcosa di molto più sinistro.

Ecco le dichiarazioni dei registi di Bring Her Back

bring her back

Per creare Bring Her Back, i Philippou si sono immersi nello studio dell’occulto, costruendo un mondo denso di simboli, rituali e riferimenti esoterici. Danny ha raccontato a Chris Killian: “È la parte più divertente, quando costruisci la mitologia. Abbiamo parlato con chi pratica davvero l’occulto. Prendi tutto ciò che ti fa paura e inizi a intrecciarlo… Lo abbiamo fatto anche con Talk to Me, ma stavolta è ancora più profondo: chi è l’angelo? Da dove viene quella cassetta?”

Michael, dal canto suo, ha spiegato che la costruzione di una mitologia solida funziona come lo sviluppo di un personaggio: “Devi sapere da dove viene, cosa ha vissuto, com’è diventato ciò che è. Vale anche per l’occulto. Anche se certe cose non vengono dette apertamente nel film, lo spettatore attento può intuire i legami”.

Le risposte, dunque, ci sono — solo che non saranno servite in modo esplicito.

A quel punto, Chris Killian ha chiesto ciò che tutti stavano pensando: con un universo narrativo così ricco, è possibile che i Philippou non stiano già pensando a un sequel? La loro risposta, volutamente vaga, lascia pochi dubbi: “Abbiamo registrato l’intero rituale. L’abbiamo fatto,” ha detto Danny. “Quindi, chissà? Non si può mai sapere”.

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