La cultura cinematografica omosessuale italiana deve, in gran parte, la sua fioritura e il suo successo a Ferzan Özpetek: regista, sceneggiatore e scrittore italo-turco. La sua prima opera è Il bagno turco, del 1997, mentre l’ultima Rosso Istanbul, del 2017. Ecco i suoi cinque lavori di maggior successo.
Le fate ignoranti (2001)
Terzo lungometraggio del regista italo-turco, è anche uno dei più apprezzati e premiati della sua carriera. Il titolo è ispirato da un’opera di Magritte. La protagonista Antonia, una sempre eccellente Margherita Buy, è alle prese con un rapporto difficoltoso nei confronti della madre e con un segreto che il marito (Andrea Renzi) non potrà più nasconderle nemmeno da morto. L’intero film, dalla durata di 105’ circa, è un viaggio alla scoperta della colorata (ma anche stereotipata, se si vuol dirla tutta) comunità omosessuale romana, comunità che il regista ha davvero frequentato, addirittura negli stessi palazzi ed edifici in cui si svolge il lungometraggio, rendendolo per buona parte autobiografico. Non manca la drammaticità; infatti uno dei protagonisti, Ernesto (un sorprendente Gabriel Garko) dovrà combattere contro una malattia purtroppo associata agli omosessuali, l’AIDS. Anche il resto del cast supera brillantemente la prova, tra tutti Stefano Accorsi e Filippo Nigro. Il finale è aperto a diverse possibilità, ma non è importante quanto il messaggio di tolleranza e convivenza pacifica che l’intero lungometraggio vuol lanciare. 4 Nastri d’argento, 3 Globi d’oro e 4 Ciak d’oro sono solo alcuni dei premi vinti in ambito nazionale e internazionale.