28 anni dopo, il ritorno del virus potrebbe battere il record per il miglior weekend di apertura
28 anni dopo promette incassi record e una nuova trilogia da brividi
Dopo una lunga attesa, il franchise iniziato nel 2002 con 28 giorni dopo è pronto a tornare al cinema con 28 anni dopo, un sequel che si preannuncia esplosivo tanto sullo schermo quanto al botteghino. Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, il nuovo capitolo diretto da Danny Boyle potrebbe incassare tra i 28 e i 30 milioni di dollari negli Stati Uniti nei primi tre giorni di programmazione. Alcune previsioni più ottimistiche suggeriscono addirittura cifre comprese tra i 40 e i 45 milioni, il che rappresenterebbe un nuovo record per l’intera saga.
28 anni dopo promette incassi record e una nuova trilogia da brividi

28 giorni dopo. British Film Council, DNA Films
Per avere un’idea dell’impatto, basti pensare che 28 giorni dopo nel 2002 debuttò con 10 milioni di dollari, chiudendo il suo percorso negli USA con 45 milioni. Il sequel 28 settimane dopo, uscito nel 2007, si fermò a 9,8 milioni nel weekend d’apertura. Con 28 anni dopo, il franchise si prepara a triplicare quei numeri, segnando anche il miglior esordio in carriera per Boyle, il cui record precedente era stato Yesterday con 17 milioni.
Il film sarà il primo tassello di una nuova trilogia. Il secondo capitolo, 28 Years Later: The Bone Temple, è già stato girato e arriverà nelle sale a gennaio 2026. Boyle ha anche confermato il ritorno di Cillian Murphy in questo secondo episodio, anche se ha mantenuto il riserbo sui dettagli della trama. Il terzo e conclusivo film riceverà il via libera solo dopo che Sony avrà valutato i risultati commerciali dei primi due.
Il 2025 si sta rivelando un anno d’oro per il genere horror. Sinners, diretto da Ryan Coogler, ha già incassato 361,5 milioni di dollari a fronte di un budget di 90 milioni, mentre Final Destination: Bloodlines ha aperto a maggio con 51,6 milioni negli Stati Uniti. In questo scenario, 28 anni dopo potrebbe non solo ridefinire il franchise, ma anche imporsi come il film horror dell’anno.