James Gunn, il CEO del nuovo DCU svela la sua filosofia per il futuro dell’universo
Anche un attore di fama mondiale non basta: per James Gunn, nel nuovo DCU, conta solo la qualità della sceneggiatura
Il futuro dell’Universo DC è già pieno di promesse, ma secondo James Gunn, co-presidente dei DC Studios, c’è ancora spazio per nuovi progetti—purché siano, come lui stesso afferma, “capolavori”. In vista dell’uscita del nuovo Superman, prevista per l’11 luglio, e del successivo Supergirl, in arrivo il 25 giugno 2026, il calendario DCU si fa sempre più fitto. Tra i titoli in sviluppo troviamo Clayface, Swamp Thing, Brave and the Bold, Dynamic Duo, The Authority, Waller, Booster Gold, oltre al consolidato universo The Batman di Matt Reeves, etichettato come Elseworlds.
Anche un attore di fama mondiale non basta: per James Gunn, nel nuovo DCU, conta solo la qualità della sceneggiatura

James Gunn, Superman., DC Studios, Troll Court Entertainment, The Safran Company
In un’intervista concessa a Entertainment Weekly, Gunn ha illustrato la sua visione per la fase Gods & Monsters, ribadendo che, sebbene la roadmap sia già ampia, c’è sempre apertura per nuove idee. Tuttavia, avverte: “La sceneggiatura deve comunque essere buona. Non ce la faremo se non ci piace. Ma credo che ci siano delle eccezioni”.
Il riferimento è a una proposta ricevuta da parte di un “attore cinematografico molto, molto, molto famoso”, il cui nome non è stato rivelato. L’attore ha proposto un progetto Elseworlds, ma quando Gunn ha chiesto se il copione fosse un capolavoro, la risposta è stata incerta. “Gli ho detto: ‘Se è un capolavoro, la realizzo, ma deve esserlo davvero’,” ha raccontato Gunn, aggiungendo ironicamente: “Masterpiece potrebbe essere un po’ troppo spinto, ma deve essere davvero grandioso.”
A dimostrazione della sua filosofia, Gunn ha citato l’esempio di The Batman – Part II. La sceneggiatura, affidata a Matt Reeves e Mattson Tomlin, ha subito numerosi ritardi, ma per Gunn la qualità viene prima della velocità: “Quando si tratta di qualcuno di importante, come Matt Reeves – che ammiro da tempo come uno dei pochi registi capaci di combinare spettacolarità, qualità commerciale e visione artistica – allora bisogna alzarsi in piedi e ascoltare.”