Johnny Depp, l’attore afferma di essere stato licenziato dal ruolo nella saga spin off di Harry Potter: “Volevano che mi ritirassi”

Da protagonista annunciato a escluso di lusso: I Segreti di Silente racconta anche la storia di un licenziamento che ha segnato la carriera di Johnny Depp

Una delle pagine più controverse della saga Animali Fantastici si è scritta lontano dal set, quando Johnny Depp fu rimosso dal ruolo di Gellert Grindelwald in Animali fantastici: I segreti di Silente. In un’intervista al Telegraph, l’attore ha raccontato la sua verità su quanto accaduto, offrendo uno sguardo crudo su ciò che ha definito “una cacciata vera e propria”.

Da protagonista annunciato a escluso di lusso: I Segreti di Silente racconta anche la storia di un licenziamento che ha segnato la carriera di Johnny Depp

Johnny Depp

Warner Bros

Il coinvolgimento di Johnny Depp nel franchise risale al 2016, con un cameo a sorpresa in Animali fantastici e dove trovarli. Warner Bros. lo aveva scelto come principale antagonista per l’intera saga, prevista in cinque capitoli. Ma nel 2020, dopo la sua sconfitta legale nella causa per diffamazione contro The Sun — che lo aveva definito un “picchiatore di mogli” in relazione alle accuse di Amber Heard — lo studio gli chiese formalmente di “dimettersi”.

Nel colloquio con il Telegraph, Depp chiarisce: “Loro [la Warner Bros.] hanno detto che avrebbero chiesto le mie dimissioni. Ma quello che avevo davvero in testa era che volevano che mi ritirassi. Vaffanculo. Ce ne sono troppi di me da uccidere.” L’attore, all’epoca, aveva già girato tre scene a Londra prima che Mads Mikkelsen prendesse il suo posto. Grazie a una clausola contrattuale, ha comunque incassato tra i 10 e i 16 milioni di dollari, nonostante non fosse apparso nel film.

Animali fantastici: I segreti di Silente ha incassato meno del previsto, contribuendo al naufragio del franchise. Ma, contrariamente alle teorie su un boicottaggio in sostegno a Depp, i suoi film post-processo non hanno ottenuto successo né al botteghino né tra i critici.

Da allora, Depp si è rifugiato in produzioni europee e progetti indipendenti, senza riuscire a riconquistare la centralità perduta a Hollywood. Il suo racconto non nasconde il rancore, ma la realtà industriale appare più cinica: per il sistema, oggi, Johnny Depp è diventato più un rischio che una risorsa.

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