Superman: una delle più grandi paure sul reboot è stata smentita da James Gunn

Gunn ha dovuto adattarsi ad un diverso tipo di scrittura che lo ha fatto sentire più vulnerabile come regista

Superman segna una svolta nello stile di James Gunn, che finora ha seguito un percorso creativo ben riconoscibile, sia nei suoi lavori per la Marvel che per la DC. Dalla trilogia dei Guardiani della Galassia al film The Suicide Squad del 2021, fino alle serie Peacemaker e Creature Commandos, i suoi progetti hanno spesso avuto come protagonisti personaggi ai margini, segnati da traumi del passato. Ciò che li rende memorabili sono soprattutto i legami inaspettati e la forte alchimia tra i personaggi, animati da dialoghi ironici e brillanti. Lo stile comico è diventato una firma di Gunn, anche se in Superman ha scelto consapevolmente di attenuarlo per adattarsi a un tono più serio e riflessivo.

Durante un’intervista a Rolling Stone, Gunn ha parlato di una scena chiave apparsa anche nei trailer, in cui Lois Lane (interpretata da Rachel Brosnahan) intervista Clark Kent (David Corenswet) nella sua identità di Superman. Quello che Clark immaginava sarebbe stato un colloquio leggero si rivela invece un confronto intenso, che lo spinge a riflettere sulla responsabilità morale legata ai suoi straordinari poteri. Secondo Gunn, scrivere una scena simile richiedeva un approccio diverso rispetto ai suoi consueti dialoghi brillanti e ironici.

“È stato un passaggio importante per me,” ha spiegato. “Nei Guardiani della Galassia ci sono scene di dialogo molto lunghe, ma sempre piene di battute. Qui, invece, è diverso. Ci sono momenti divertenti, certo, ma derivano dalla situazione, non dalle battute. Ho dovuto affrontare quella scena in un altro modo, concentrandomi davvero sui due personaggi e sulle loro visioni contrastanti del mondo e della morale…”

Superman presenta uno stile di scrittura diverso da parte di James Gunn

superman

DC Studios, Troll Court Entertainment, The Safran Company

James Gunn ha ammesso che avrebbe voluto inserire una scena più leggera in Superman, ma ha scelto di non farlo per restare fedele al tono del film. Ha spiegato che generi come l’horror e la commedia offrono una gratificazione immediata, perché suscitano reazioni dirette dal pubblico, ma che con Superman ha voluto osare qualcosa di diverso e più profondo, anche a costo di uscire dalla sua zona di comfort. Questo approccio ha permesso di evitare uno dei timori principali legati al progetto: che il film risultasse troppo comico. Gunn ha quindi mostrato consapevolezza nel modulare il proprio stile, rispondendo alle critiche di chi temeva che il suo umorismo potesse snaturare il personaggio.

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