Il discorso del re: recensione del film con Colin Firth

Ecco la recensione del film con il premio Oscar Colin Firth: Il discorso del re

Tom Hooper dirige Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter e Guy Pearce nel film del 2010 Il discorso del re. La pellicola racconta la storia di re Giorgio VI e di come prese il trono a seguito dell’abdicazione del fratello, il principe David. Il re è conosciuto dal popolo perché balbuziente e introverso, incapace perfino di parlare in pubblico. Il film è un toccante ritratto prima di tutto di una persona normale e poi di un re, che tenta tutte le strade per poter far bene il proprio lavoro. Un uomo umile e rispettoso del suo popolo, che accetta con riluttanza l’incarico lasciatogli dal fratello per stare dalla parte dei sudditi inglesi. Tutto questo in un periodo delicato come l’inizio della seconda guerra mondiale.

Il film per il suo impatto etico e morale fu nominato a ben 12 premi Oscar vincendone solo 4 come miglior film, regia, attore protagonista e sceneggiatura originale. Il discorso del re ricevette critiche positive sia da giornalisti ed esperti del settore che dal pubblico, che ha riscontrato, nel personaggio di Giorgio VI, un uomo normale e semplice e poi un re. Un film d’impatto che fa riflettere su come i re a volte devono abbassarsi e, soprattutto, adattarsi ai cambiamenti e a ciò che è meglio per il popolo. Quindi eccovi Il discorso del re recensione del film con Colin Firth.

Il discorso del re recensione del film di Tom Hooper

Il film si apre con un discorso tenuto nel 1925 dal principe Albert, secondogenito del re Giorgio V, allo stadio di Wembley a Londra. Fin dalle prime parole si nota che il principe fatica a parlare a causa di un problema di balbuzie. Dopo questo triste e umiliante episodio, il principe decide di non presentarsi più in pubblico e di dedicarsi alla moglie Elizabeth, e alle figlie Margaret ed Elizabeth. La moglie Elizabeth deicide così di sottoporre il marito Albert alle cure del logopedista Lionel Longue. Se prima scettico dei suoi metodi innovativi, il principe decide di affidarsi nelle mani del dottore. Il destino però gli è contro. Alla morte del padre Giorgio V, infatti gli succede il fratello Edoardo VII, il quale abdica poco dopo a causa di un amore per una donna divorziata ben due volte.

Il discorso del re recensione

Così Albert diviene re, prendendo il nome di re Giorgio VI. Poco prima dell’incoronazione, l’arcivescovo scopre che il dottore Longue non è in realtà un vero dottore; ma un attore fallito “esperto in terapia del linguaggio”. Il re sul momento affronta Longue intenzionato a sospendere le terapie, ma visti i grandi risultati portati avanti, decide alla fine di continuare. Con l’invasione della Polonia da parte della Germania e la successiva dichiarazione di guerra da parte dell’Inghilterra, il re Giorgio VI dovrà parlare alla nazione con un discorso via radio. Ci riuscirà grazie al supporto di Lionel Longue.

Il discorso de re – Il ritratto di un re nato uomo

Tom Hooper, nel suo film, mette in scena una storia toccante ma allo stesso tempo audace. Perché ritrarre un re, che è passato alla storia per il suo animo gentile e umile non è di certo semplice. In questa avventura ci si fionda pure un magistrale Colin Firth che dà vita ad un re nato uomo, un uomo semplice e puro. Re Giorgio VI è un personaggio storico criptico per certi aspetti. È una persona gentile nell’animo che pensa alla famiglia, ma che nasconde dietro di sé un problema non indifferente per un re: le balbuzie. Un impedimento comunicativo che per un sovrano, ma per qualsiasi persona, rappresenta un enorme ostacolo. Dietro questo problema si cela una forte mancanza di autostima e di sicurezza in sé. Questi sono freni che bloccano numerose persone oggi giorno e persino un re. Sì perché il principe Albert aveva problemi che chiunque ha. Oggi si fa molto spesso l’errore di pensare che persone che abitano ambienti di un certo livello, magari privilegiati, come quelli reali, siano agiati in tutti gli aspetti della loro vita, persino la salute.

Ma non dimentichiamoci che anche loro sono persone, prima di essere re o regine, e come tali soffrono anche loro di disturbi legati all’autostima e alla personalità. Per questo Tom Hooper è stato sublime nel raccontare di un sovrano che prima di tutto è un uomo, una persona normale che intraprende cure come qualsiasi individuo al di fuori di un contesto reale e non solo. Il re Giorgio VI è prima di tutto una persona che vive il suo disturbo come tale, provando vergogna e sentendosi umiliato, come chiunque si sentirebbe. Il film pertanto è un bellissimo ritratto di un re nato uomo, un sovrano che sa cosa vuol dire soffrire e per questo riesce ad essere molto vicino al suo popolo.

Il discorso del re – la malattia come opportunità

Re Giorgo VI con il suo problema di balbuzie non affronta solo un disturbo del parlato ma anche un forte mancanza di autostima. Essa è causata da una assenza di fiducia in sé stesso e da un complesso di inferiorità con il fratello, il principe David. Nel re si creano angosce, squilibri emotivi e continui blocchi rintracciabili nel problema delle balbuzie, che impediscono al principe Albert di esprimersi come vorrebbe; che causano un senso di impotenza non indifferente. Il regista concentrandosi sul vissuto e sulle relazioni del re con i propri familiari e con il popolo inglese, sviscera i problemi reali di cui soffre il sovrano, esponendoli e confessandoli al pubblico in sala. Però mostrando la malattia di cui il re soffre, offre allo stesso una possibilità di rivalsa e di riscatto. Perché mettendosi letteralmente a nudo il personaggio, ha la possibilità di reagire e di affrontare magistralmente il problema; superando i propri limiti e riuscendo a compiere anche uno dei discorsi più difficili della storia.

A volte la vita mette di fronte degli ostacoli che vanno superati per rafforzare la personalità di ognuno. Tom Hooper comprende tutto questo e decide di raffigurare la parte che di solito i reali di tutto il mondo tengono ben nascosta. Porta a galla delle verità, che sono dei difetti all’apparenza, ma che in realtà sono delle opportunità di rivincita personale. Infatti, da principe timoroso ed incerto, affronta le sue paure e diventa un re sicuro e capace di andare contro un nemico come i nazisti. Quindi, la malattia ed il problema delle balbuzie diventa un’opportunità per re Giorgio VI, per riprendere in mano la propria vita e dimostrare chi è veramente in primis al popolo e in secundis a sé stesso.

Aspetti tecnici

Il discorso del re è un film costruito con una sceneggiatura sublime, vincendo anche il premio Oscar. Essa entra di soppiatto nella vita di un re, facendo scoprire a poco a poco chi è davvero. Utilizza un linguaggio semplice, dinamico e coinvolgente che emoziona. È una sceneggiatura intensa ed introspettiva che entra all’interno delle vite dei nobili in un periodo buio come lo scoppio della seconda guerra mondiale. Tutto questo rende anche tutto il film più simbolico e d’impatto per il pubblico. Egli infatti affronta per la prima volta la storia del principe Albert diventato il re balbuziente, che solo in pochi conoscevano.

Inoltre, altra menzione speciale al lavoro spettacolare di Colin Firth nei panni di re Giorgio VI. Egli costruisce il personaggio alla perfezione facendo arrivare agli spettatori la vera personalità del re. Vincitore meritatissimo del premio oscar come miglior attore protagonista, per la sua energica rappresentazione di un personaggio chiave della storia europea. Si è immedesimato alla perfezione nei panni del re Giorgio VI, esprimendo tutto quello che il vero personaggio comunicava e rappresentava nella realtà.

Conclusioni

Il discorso del re è un film che ripercorre magistralmente le vicende di un personaggio storico importantissimo per la storia moderna. È una pellicola che ripercorre la sua vita, principalmente quella privata, quella che è stata nascosta al pubblico. Una storia profonda, di riscatto e di rivincita personale. Insegna che gli ostacoli si possono superare e che ci rendono più forti. Ma soprattutto che anche i re devono affrontare sfide importanti nella vita per diventare quelli che sono e vincere persino una guerra. Il discorso del re è un film su un re, un uomo che si ritrova catapultato nel suo peggior incubo, quello di dover affrontare folle e problemi nazionali, ma che ne viene fuori e vince pure una guerra.

Il discorso del re

85 - 8.5

8.5

Voto

The Good

  • Cast azzeccato
  • Sceneggiatura coinvolgente
  • Storia intensa ed emozionante
  • Resa di un personaggio in modo vero e reale

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