Lasciati Andare – quando cervello e muscoli si in(s)contrano

Recensione di “Lasciati Andare”, il terzo lungometraggio di Francesco Amato, con Toni Servillo e Luca Marinelli, dal 13 Aprile al cinema.

Cosa potrebbe succedere mescolando una refurtiva da ritrovare, uno psicoanalista ebreo con problemi di colesterolo e una eccentrica personal trainer? La risposta arriva dalla nuova commedia di Francesco Amato, alla sua terza prova con un lungometraggio dopo “Ma che ci faccio qui!” (2006) e “Cosimo e Nicole” (2012).

Lasciati andare

Elia (Toni Servillo) è un analista ebreo distaccato dai problemi e le emozioni dei suoi pazienti. Ormai disilluso e apatico verso il suo lavoro, sfoga la noia mangiando frequentemente dolci durante le sedute. L’unico apparente svago che si concede sono, di tanto in tanto, delle serate all’Opera in compagnia di sua ex-moglie Giovanna (Carla Signoris) con cui trascina avanti un rapporto altalenante. Un piccolo problema di salute lo porta però a cambiare la sua routine quotidiana, obbligandolo a mettersi a dieta e iscriversi in palestra. Qui incontra la solare e vulcanica Claudia (Veronica Echegui), la sua personal trainer. Questo incontro cambierà radicalmente la vita di Elia, che si troverà costretto a risolvere i suoi problemi fisici ma sopratutto a fare i conti con i suoi difetti caratteriali. 

“Un pò di Billie Wilder e di Woody Allen e un pizzico di Groucho Marx“. Sono questi i tre pilastri su cui si fonda la commedia di Francesco Amato, presente in sala al Cinema Anteo di Milano per l’anteprima di “Lasciati Andare”. Insieme a lui sul palco, anche gli interpreti Toni Servillo, Veronica Echegui, Carla Signoris e i produttori. Finita la proiezione i visi dei protagonisti erano soddisfatti e rilassati così come quelli del pubblico. E il motivo è molto semplice: “Lasciati Andare” è un film fatto con calma. Non rientra nella produzione industriale di commedie italiane sfornate come colombe per il giorno di Pasqua. E’ una commedia ragionata, soppesata ed equilibrata.

L’intero cast è stato voluto scientemente ed è in perfetta armonia con i propri personaggi. Le scenografie ambientate nel quartiere ebraico di Roma con le sue sinagoghe sono perfette e in simbiosi con l’atmosfera “Jewish humour” del film. Il montaggio si prende i suoi tempi correttamente: frenetico quando ce n’è bisogno, quasi contemplativo quando si deve indagare tra le crepe della mente dei personaggi. La sceneggiatura di Francesco Bruni, Davide Lantieri e dello stesso Francesco Amato è brillante e mantiene il giusto ritmo dal primo all’ultimo minuto. E poi c’è Luca Marinelli, apparentemente defilato lungo l’arco della storia, ma fondamentale per aprire e chiudere il cerchio delle vicende, dimostrando ancora una volta il suo talento cristallino.

 

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Sinonimo del probabile successo del film è il fatto che durante la conferenza stampa, il produttore Riccardo Tozzi abbia confermato le vendite dei diritti già in molti paesi di tutto il mondo. “Lasciati Andare” sarà al cinema dal 13 Aprile.

 

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