Dangerous Lies: recensione del nuovo thriller Netflix con Camila Mendes

Una storia di intrighi e segreti intessuti in una rete di bugie

Anche questa settimana Netflix ci propone nuovi contenuti e tra varie serie tv, ci presenta anche un nuovo film thriller. Un film thriller almeno in teoria. Dangerous Lies, di cui vi proponiamo la nostra recensione, dal trailer sembra prospettarsi come la solita storia di segreti e intrighi. La pellicola è stata scritta da David Golden e diretta da Michael Scott. Nel cast Camila Mendes, già nota al pubblico per il suo ruolo in Riverdale e altri film, Elliott Gould dal cast di Friends, Jessie T. Usher e Cam Gigandet. La storia in se è abbastanza semplice; si potrebbe riassumere come, in apparenza, un susseguirsi di colpi di fortuna che volgono a migliorare la vita della giovane Kate e il suo eroico marito. Ma come nella maggior parte dei casi, le cose si rivelano diverse da come appaiono.

Nel giro di una (faticosa) ora e mezzo la storia si intesse in un susseguirsi di vicende che portano, in apparenza, ad una sola direzione. Un film che avendo del potenziale poteva funzionare; vediamo perché non lo ha fatto nella nostra recensione

Indice:

La trama – Dangerous Lies, la recensione

La giovane Katie Franklin lavora in una tavola calda, mentre suo marito sta per terminare gli studi. Una sera un rapinatore entra nel locale e dopo aver ucciso un cameriere viene fermato dal marito di Katie, Adam. Quattro mesi più tardi Katie ha un nuovo lavoro: si prende cura di Leonard,un anziano signore che vive solo in una grande casa. Adam, al contrario, fatica a trovare un impiego e ben presto i due si trovano in difficoltà economiche. Katie ne parla con Leonard che come suo amico, oltre che datore di lavoro, assume Adam come giardiniere e le aumenta lo stipendio. Una mattina un misterioso agente immobiliare si dimostra molto interessato all’acquisto della casa, ma Katie rifiuta. Qualche giorno più tardi Leonard muore lasciando Katie profondamente scossa. Poco dopo la morte dell’uomo, il suo avvocato consegna a Katie il testamento.

Nelle sue ultime volontà Leonard la riconosce come unica erede e le lascia la casa. Ma ben presto, dei misteriosi soldi ritrovati in soffitta turbano la vita di Katie e sembrano affascinare Adam. Da quel momento Katie si ritroverà al centro di una rete intessuta di pericolose bugie.

Morale e ambizione 

Nella nostra recensione di Dangerous Lies vorremo focalizzarci su un aspetto che ci ha colpito. Dopo la morte di Leonard Katie e Adam trovano dei soldi. Il denaro è nel doppio fondo di un baule in soffitta; l’immediata reazione di Katie è di lasciarli lì, non essendo suoi. Adam invece è tentato dalla possibilità che quei soldi rappresentano e torna di nascosto nella casa per contarli. L’uomo, a differenza di Katie, vuole prendere quei soldi. Leonard non aveva nessun parente ed è sicuro che l’uomo li avrebbe volentieri lasciati a Katie. I due rappresentano esattamente due opposti. Katie, guidata dalla morale e dall’affetto che la legava a Leonard percepisce quella scelta come una violazione, qualcosa di poco corretto. Erano dell’uomo e se lui avesse voluto lasciarli a lei glielo avrebbe detto. Adam al contrario non si preoccupa di questo e cerca di farle pressione per convincerla a prenderli.

L’atteggiamento di Adam, per tutto il film, è ambiguo. L’uomo vede nei soldi l’opportunità di farsi una nuova vita e pagare tutti i debiti. Anche quando scoprono il testamento l’uomo è sempre più affascinato dall’idea di una vita di agi e ricchezze che la casa e i soldi gli permetteranno. Successivamente, quando nella storia si inserisce un altro colpo di scena, Adam continua ad avere questo atteggiamento protettivo che spinge lo spettatore a dubitare del suo personaggio. La sua ambizione, l’orribile sensazione di aver fallito nella ricerca di un lavoro e l’incapacità di mantenere la famiglia, lo hanno spinto a percepire come legittima l’idea di prendere quei soldi. Al contrario fare la cosa giusta seguendo la scelta di Katie lo spaventa: non vuole tornare ad essere povero. Qui sta la chiave: Adam, come tutti, dopo aver visto quanti privilegi il denaro porti, si oppone con forza all’idea di rinunciarvi.

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Dangerous Lies. Netflix

Considerazioni tecniche – Dangerous Lies, la recensione

La storia non è né particolarmente complessa né originale. Il film si presenta come un thriller promettendo gli espedienti del genere. Chi guarda si aspetta una determinata tipologia di eventi e di conseguenze rimane un po’ deluso. Il problema è la sceneggiatura. La storia è gestita in maniera diseguale e lascia allo spettatore troppe domande. Nonostante l’introduzione di alcuni indizi fin dal principio, la conclusione della storia appare frettolosa. Lo spettatore è portato a credere di conoscere la storia, per poi ritrovarsi con delle informazioni aggiuntive che si inseriscono troppo tardi. Altrettanto frettolosa è la spiegazione delle vicende, il tutto ridotto agli ultimi 10 minuti della pellicola con un climax di eventi evitabile. Avvenimenti che sembravano far parte della narrazione sono stati lasciati in disparte senza spiegazioni. Anche i dialoghi non sono particolarmente brillanti, recitati da attori le cui interpretazioni appaiono piatte, poco convincenti.

La complessa rete di bugie e intrighi avrebbe funzionato di più se la narrazione fosse stata costruita meglio. Nel comparto tecnico la fotografia è buona. Da un punto di vista cromatico predominano i colori e le atmosfere scure. I colori variano dal grigio al nero, coerenti con il tipo di narrazione. La durata di circa un’ora e quaranta minuti poteva essere gestita meglio; per la maggior parte del film predomina un ritmo abbastanza lento per poi accelerare frettolosamente verso la fine, quando alcuni personaggi si rivelano per ciò che realmente sono. Il finale della storia è aperto a varie interpretazioni. In questo caso ciò che si è rivelato la causa scatenante delle vicende si lascia (volutamente?) in sospeso. Una scelta questa che avrebbe dovuto sorprendere chi guarda ma che non fa altro che confonderlo e lasciarlo perplesso per il modo frettoloso in cui si mettono insieme i pezzi.

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Dangerous Lies. Netflix

Considerazioni finali

Concludendo la nostra recensione di Dangerous Lies ammettiamo di non poterlo promuovere a pieni voti. Come abbiamo già accennato, le premesse c’erano e avrebbe potuto rivelarsi un buon thriller se si fosse prestata più attenzione. Il personaggio di Katie rappresenta la tipica protagonista in questi film, ma si rivela comunque una figura interessante. Le note positive sono la sua integrità morale e il suo disinteresse nei confronti del denaro. Da ragazza acqua e sapone per lei contano i valori dell’affetto e dell’amore, nulla di più. Non si può dire lo stesso di Adam. È sempre pervaso da un’aura di sospetto e la storia ci spinge a non vederlo sotto una buona luce, dall’inizio alla fine del film. Ad ogni modo, nonostante questi elementi caratteriali, la resa non è purtroppo delle migliori. Il film ha questi difetti che inevitabilmente si percepiscono, ma non è neanche un film da ostracizzare.

È una pellicola che può essere vista per puro intrattenimento, tenendo ben a mente di non avere aspettative troppo alte. Si sfiora anche una riflessione sulla moralità e su quale sia il comportamento più corretto da mettere in atto in una situazione complicata. La rete di bugie e di sospetti, a metà della pellicola sembra costruita bene; arriva infatti a coinvolgere lo spettatore spingendolo a voler scoprire la verità e cercare di mettere insieme i pezzi del puzzle. Ma proprio quando ci dovrebbe essere la rivelazione che ci aiuta a dare un senso a ciò che si è visto, si incontra una risposta confusa e frettolosa che lascia più domande e perplessità. La disattenzione nei confronti di alcuni elementi accennati e non spiegati è una svista che poteva benissimo essere evitata. Una pellicola che poteva essere un buon thriller ma che si è rivelata, purtroppo, un’occasione sprecata.

Dangerous Lies

Voto - 5

5

Lati positivi

  • Spunti di riflessione
  • Discreta fotografia

Lati negativi

  • Storia distribuita in maniera sbilanciata nel corso della narrazione
  • Troppi elementi non spiegati e lasciati in sospeso
  • Conclusione frettolosa

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