Yara, l’avvocato di Massimo Bossetti: “Non siamo stati contattati”

L'avvocato di Massimo Bossetti parla del film Yara, disponibile sulla piattaforma Netflix

Yara è il nuovo film diretto da Marco Tullio Giordana approdato, recentemente, su Netflix. La pellicola è tra i film più visti della piattaforma negli ultimi giorni e si basa sulla storia vera dell’omicidio di Yara Gambirasio. La tredicenne scomparse nel 2010 a Brembate di Sopra e fu ritrovata, senza vita, dopo tre mesi di ricerche.

Il film Yara racconta così i retroscena, le incertezze, il clamore mediatico e le false piste che la PM Letizia Ruggeri, interpretata da Isabella Ragonese, ha affrontato durante il caso. La narrazione della pellicola pone al centro la risoluta PM che si dedica completamente al caso per arrivare alla verità. La donna inizia le sue ricerche, partendo dall’unico elemento sicuro che possiede: il DNA dell’assassino, ritrovato sugli indumenti della vittima. 

L’avvocato di Massimo Bossetti parla del film Yara, ora su Netflix

Yara, l'avvocato di Massimo Bossetti parla del film Netflix: ''Non siamo stati contattati''

Yara. TaoDue

In questi giorni, dopo il clamore esploso per l’uscita di Yara, Andrea Pezzotta, legale della famiglia di Yara Gambirasio, ha fatto sapere che non c’è stata nessuna collaborazione tra la famiglia Gambirasio e il regista Marco Tullio Giordana.  Pietro Valsecchi, produttore del film, ha dichiarato di aver chiamato il legale della famiglia quando stavano scrivendo la sceneggiatura del progetto. I genitori di Yara hanno scelto di non essere coinvolti nella realizzazione del film. Adesso, in una recente intervista a Mow Mag, l’avvocato di Massimo Bossetti, ha parlato, per la prima volta, dell’opera di Giordana

Claudio Salvagni ha dichiarato di non essere mai stato contattato dalla TaoDue per la realizzazione del film. ”Non vedrò il film perché sono certo che si tratta di un racconto parziale. La Difesa non è stata contattata, nessuno ci ha chiesto niente e abbiamo saputo dell’uscita di questo film soltanto a cose fatte. Durante la lavorazione – di cui, ribadisco, non sapevamo nulla – potevano chiamarci e poi non tener conto della nostra campana, a quel punto si sarebbe trattato di una scelta stilistica. Ma non potevano non chiamarci se davvero, come ho letto in alcune dichiarazioni per il lancio del film, volevano avere il quadro intero di questa vicenda per poterla raccontare nella sua totalità. Invece nessuno ci ha mai interpellati”.

 

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1 commento

  • investigator113 ha detto:

    “Ho il massimo rispetto per la difesa, ma non so proprio cosa avrebbe potuto dirci di più l’avvocato Salvagni”, Niente di più sbagliato. Consultando l’avv. Salvagni,, il regista avrebbe capito il peso della difesa nel processo a Bossetti. La difesa nel fim doveva avere gran risalto, forse più dell’accusa. Il Caso Yara si perpetua proprio perchè all’avvocato Salvagni, ovvero alla difesa non è stato possibile difendere il proprio cliente. Chissa forse un regista, uomo di cinema si sarebbe ricordato che sarebbe stato opportuno il colpo di scena finale per rimettere in discussione la sentenza a favore di Bossetti. Nella storia del cinema quanti film noir abbiamo visto risolvere il caso, ricorrendo all’ipnosi forense.. L’avvocato spinto da questa conclusione del film potrebbe benissimo chiedere o si ripete il DNA oppure ricorrere all’ ipnosi forense per sapere se veramente Bossetti è l’ignoto1 del DNA sullo slip di Yara, Ma c’e un ma; mentre in America in diversi Stati si ricorre spesso a ll’ipnosi forense per arginare “il ragionevole dubbio” in Italia non è contemplata la pratica dell’ipnosi per arrivare alla verità in processo, C’è però un precedente che potrebbe farlo attuare, per un caso di pedofilia si è ricorso proprio all’ipnosi forense. Un parroco di Bolzano assolto per pedofilia, i familiari della vittima sono ricorsi all’ipnosi, e siccome poi il caso fu precritto al momento, il colpevole non finì in carcere, venne però condannato a risarcire la vittima con centinaia di euro. Un messaggio simile attraverso il film avrebbe avuto una grande risonanza a livello mediatico. Oggi si parlerebbe di riaprire il caso e all’avv Salvagni la possibilita di poter ripetere il DNA, alla negazione di cio, ricorrere all’ipnosi forense, sapremo finalemte se Bossetti è veramante l’autore dell’omicidido di Yara.

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