Falling for Christmas: recensione della commedia romantica natalizia con Lindsay Lohan

La commedia romantica natalizia che segna il ritorno di Lindsay Lohan in un ruolo da protagonista, su Netflix

Natale sta arrivando e con il suo arrivo imminente, anche le varie piattaforme stanno adeguando il loro catalogo a questa ricorrenza con nuove aggiunte in tema col periodo più magico dell’anno. È arrivato ad esempio su Netflix Falling for Christmas (qui il trailer), commedia romantica con protagonista Lindsay Lohan che torna finalmente sullo schermo in un ruolo da protagonista. Falling For Christmas, di cui vi proponiamo la nostra recensione, vuole un po’ consacrare il ritorno sulle scene dell’attrice, la quale è stata assente negli ultimi anni e lontana dalle scene a causa di problemi personali e qualche guaio. Farla tornare con una commedia è senz’altro una una mossa brillante, visto che è il genere per cui è maggiormente conosciuta, al punto da essere identificata dal pubblico come una delle regine delle commedie teen anni Duemila (una su tutte è ovviamente Mean Girls). Ma com’è questa nuova pellicola che, al momento in cui scriviamo, occupa il primo posto nella classifica dei film più visti su Netflix? Ha le carte in regola per essere la classica commedia natalizia che conquista il pubblico? Se siete curiosi di conoscere il nostro parere proseguite nella lettura della recensione di Falling for Christmas.

Indice:

Trama – Falling for Christmas recensione

A qualche giorno dal Natale, la ricca e viziata Sierra Belmont (Lindsay Lohan), a causa di un incidente sugli sci perde completamente la memoria. Verrà salvata dal meno abbiente Jake (Chord Overstreet), il quale si prenderà cura di lei insieme a sua figlia, ospitando Sierra nel suo piccolo e fortunato lodge, che tutti stanno abbandonando in favore di grossi resort. Contemporaneamente, anche il fidanzato di Sierra, Tad (George Young), è stato coinvolto nell’incidente e farà conoscenza di uno strano individuo che vive fra i boschi innevati.

Alla ricerca della semplicità – Falling for Christmas recensione

Gli intenti del film sono piuttosto immediati: celebrare la semplicità, condannando invece il consumismo e l’artificiosità. Questa tematica viene portata avanti attraverso il personaggio di Jake, proprietario di un piccolo lodge che sta avendo poca fortuna, tutti stanno disdicendo le prenotazioni per andare invece in grandi resort di lusso e nessuno sembra più credere in lui. Lo stesso personaggio dice esplicitamente più volte quanto lui sia per le cose più semplici, genuine, poco interessato al lusso e al consumo. Gli argomenti sarebbero anche interessanti, se non fosse che allo stesso film sembrano non interessare. Questi spunti vengono quindi appena accennati e un po’ buttati lì, mentre Falling for Christmas si concentra maggiormente sulla creazione delle tipiche atmosfere natalizie, tra lucine colorate e addobbi.

Narrare una storia leggera e allo stesso tempo coniugare e inserire argomenti e spunti anche interessanti non è impresa impossibile. Rimanendo nell’ambito dei film natalizi un esempio calzante in questo senso è Love Actually (2003) di Richard Curtis, in cui il Natale c’è e si sente tutto ma ci si appassiona e si partecipa, coinvolti, alle vicende dei personaggi e alle storie che via via si sviluppano e intrecciano. Cosa che qui non accade o, quantomeno, non del tutto. Si parla inoltre continuamente di quanto il lodge di Jake sia sfortunato e con pochi soldi, ma non sembra essere effettivamente così, lo vediamo infatti molto grande e ricco di appariscenti decorazioni natalizie.

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Falling for Christmas. Motion Picture Corporation of America, Riviera Films

Nevicano cliché – Falling for Christmas recensione

Utilizzare archetipi e cliché non è necessariamente (e non sempre) un male, specie se si tratta di una commedia leggera, che punta soprattutto sull’intrattenimento. Il problema è quando vengono usati tutti insieme nello stesso film e neanche in modo particolarmente intelligente o comico. Con Sierra abbiamo la classica donna ricca e viziata, incapace di fare praticamente qualsiasi cosa. Jake è il tipico uomo semplice e padre e dai sani principi; Tad invece è l’influencer sciocco e irresponsabile, occupato continuamente a condividere qualsiasi cosa. A quest’ultimo, un po’ a caso, hanno anche scelto di dare una sfumatura queer.

Anche la narrazione è abbastanza tipica: la ragazza ricca e viziata, per qualche motivo (qui l’amnesia), scoprirà la semplicità e i veri valori della vita grazie a un uomo che già possiede questi valori. Per non farci mancare nulla, c’è anche la scena di lei che scende le scale vestita in modo impeccabile mentre viene ammirata da Jake. Questo è un tipo di narrazione abbastanza vecchio e stantio e che, a meno che non abbia una motivazione o uno sviluppo particolarmente brillante (e non è questo il caso), non offre niente allo spettatore, né da un punto di vista di interesse né da un punto di vista della comicità in sé e per sé. Questa era una modalità narrativa molto in voga negli anni 90, ma magari ora vorremmo vedere anche qualcosa di diverso. Speriamo che le prossime commedie con Lindsay Lohan possano essere migliori!

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Falling for Christmas. Motion Picture Corporation of America

 

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Falling for Christmas

Voto - 5

5

Lati positivi

  • Nonostante tutto, l'atmosfera natalizia c'è ed è piacevole
  • Lati negativi

    • I temi sono trattati in modo troppo superficiale
    • Troppi cliché tutti insieme

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