Oppenheimer: il film di Christopher Nolan è così accurato che persino le comparse sono veri scienziati
Christopher Nolan spiega come le comparse di Oppenheimer siano state di grande aiuto sul set
Che Christopher Nolan sia un cineasta noto per la grande ricerca dietro ai suoi film e per la precisione nei dettagli non è certo una sorpresa. Non fa eccezione nemmeno Oppenheimer, ultima attesissima fatica del regista britannico, in uscita al cinema il prossimo 23 agosto. Anche in questo caso la preparazione e la ricerca sono state determinanti nella realizzazione del film. Comprendere appieno il background e la portata di una storia è fondamentale per gli interpreti, così come per tutta la produzione è necessario immergersi in un determinato contesto. Per Oppenheimer Nolan ha voluto che persino le comparse fossero preparate al meglio, con tutti gli strumenti necessari alla comprensione di quanto andasse in scena sul set. E per assicurarsi questo livello di full immersion ha voluto che alcune comparse fossero dei veri scienziati.
Christopher Nolan spiega come le comparse di Oppenheimer siano state di grande aiuto sul set
Nel corso di un’intervista con Entertainment Weekly, Christopher Nolan ha spiegato di aver voluto fortemente che alcune delle comparse di Oppenheimer fossero scienziati con una solida comprensione del funzionamento delle armi nucleari. Una scelta che ha favorito anche gli attori protagonisti, tra cui Cillian Murphy, che si è potuto avvalere della presenza degli scienziati sul set per avere un aiuto nella comprensione della materia. “Abbiamo avuto un sacco di veri scienziati come comparse” ha dichiarato Nolan, “Avevamo bisogno che le comparse avessero reazioni vere e che improvvisassero e loro, sul momento, ci hanno dato delle spiegazioni davvero istruttive“. “Di solito sui set sei circondato da comparse che pensano alla pausa pranzo” ha aggiunto il regista, precisando che sul set di Oppenheimer l’atmosfera era piuttosto diversa. “Queste persone pensavano alle implicazioni geopolitiche dell’utilizzo delle armi nucleari e sapevano un sacco di cose. E la loro presenza è stata di grande aiuto, perché ci ricordava tutti i giorni che dovevamo essere precisi e fedeli alla storia, sapendo veramente quello che stavamo facendo”.