Tina Turner e il cinema: dal rifiuto a Steven Spielberg al ruolo della donna guerriera nel sequel di Mad Max

"Volevo le parti da donna guerriera. Volevo prove fisiche. Volevo guidare automobili, combattere. Volevo essere fisica, avevo bisogno di queste emozioni"

Tina Turner è morta nella giornata di mercoledì 24 maggio all’età di 83 anni. La regina del Rock si è spenta dopo una lunga malattia, diagnosticata nel 2016, lontana dalle scene ormai da diversi anni ma mai dimenticata. Ma colei che è stata una delle artiste più importanti del Novecento – voce graffiante e inconfondibile, icona vera con 180 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e 12 Grammy vinti – ha sempre avuto una fascinazione per il cinema, nonché serie aspirazioni da attrice. Il legame di Tina Turner con il cinema si è poi concretizzato in alcuni ruoli che hanno contribuito a far crescere la sua fama. Ruoli che Turner ha scelto con attenzione, alla ricerca di quelli che fossero giusti per lei e per il tipo di parte che voleva portare sullo schermo.

In un periodo i ruoli per le donne nere, ad Hollywood, scarseggiavano, Tina Turner è arrivata addirittura a rifiutare la parte da protagonista nel film di Steven Spielberg Il colore viola. E per una ragione ben precisa, come ha spiegato la stessa Turner in un’intervista del 1986 rilasciata a Serena Dandini e tornata disponibile grazie all’Archivio Luce.

Tina Turner e il no a Steven Spielberg per Il colore viola

Steven Spielberg aveva offerto il ruolo da protagonista per il suo Il colore viola del 1985 a Tina Turner. La parte è poi andata a Whoopi Goldberg che per la sua straordinaria interpretazione ha ricevuto una nomination agli Oscar 1986 come Miglior attrice protagonista. Turner decise di rifiutare il ruolo perché rifletteva troppo da vicino il suo drammatico passato con l’ex marito Ike. “Parlo continuamente della mia vita con la stampa e ora dovrei riviverla in un film? Sarebbe troppo. Sto cercando di dimenticare il passato, perché è alle spalle. È finita. Quella parte della mia vita si è conclusa e non voglio accettare una parte che mi ricorda di quello che ho già vissuto aveva dichiarato all’epoca Tina Turner a Serena Dandini. “Credo che Steven abbia capito che non potevo accettare per questa ragione dopo che ne ho parlato con chiarezza”.

Tina Turner ha rifiutato altre proposte arrivate dopo la sua memorabile prova nel ruolo di Acid Queen in Tommy (1975) di Ken Russell. Quando le venne offerta la parte, la star non sapeva che il suo personaggio utilizzasse il sesso per attirare le sue vittime, ma accettò per avere l’opportunità di “rappresentare qualcosa di diverso”. “Accettai il ruolo perché avevo l’occasione di essere questa donna folle e di fare tutte queste cose. Quando mi hanno dato un ago in mano ho pensato: ‘Sto promuovendo la droga!’ ma poi mi sono detta ‘Beh, è solo recitazione’. Perché quando reciti stai solo interpretando le vite di qualsiasi cosa o qualsiasi persona”.

tina turner 1

Robert Stigwood Organisation Ltd. , Hemdale

La regina del Rock come donna guerriera nel sequel di Mad Max

Turner ha recitato anche nel sequel di Mad Max, Oltre la sfera del tuono, diretto da George Miller, in un ruolo che ha amato sin dal primo momento perché molto fisico. Per prima cosa era una donna guerriera. Ed io volevo le parti da donna guerriera. Volevo prove fisiche. Volevo guidare automobili, combattere. Volevo essere fisica, avevo bisogno di queste emozioni. La regina del Rock aveva sempre voluto recitare, ma nessuno prima di Ken Russell gliene aveva mai offerto la possibilità. “Non c’erano parti per le donne nere. Oggi ce ne sono perché per fare un film devi essere solo una brava attrice, ma negli anni Sessanta e Settanta non c’erano parti per le donne nere”. E se ce n’erano, si trattava di ruoli limitanti e Tina Turner non era intenzionata a prendere parte a un film solo per il gusto di esserci. Volevo qualcosa per cui le persone si sarebbero ricordate di me. Quando ripenso ad Acid Queen ho un sussulto pensando a quella parte, ma alla gente è piaciuta e se ne ricorda. Così non ho accettato alcun ruolo perché nulla mi sembrava giusto, fino a Mad Max”. Potete vedere qui l’intervista completa del 1986.

tina turner e il cinema

Kennedy Miller Productions

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