J. J. Abrams, il Re Mida di Hollywood: analisi approfondita del regista

Parliamo di uno dei personaggi più chiacchierati degli ultimi anni ad Hollywood: J. J. Abrams

Vi presento J. J. Abrams (nome completo Jeffrey Jacob Abrams): regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, produttore televisivo, compositore e occasionalmente attore statunitense. È inoltre il fondatore della casa di produzione Bad Robot Productions e ha vinto un Emmy Award e un Golden Globe. Questo ci dice la pagina Wikipedia a lui dedicata. Questo istrionico personaggio, però, è molto di più e in questo articolo cercheremo di darvi una rapida “recensione” all’artista, piuttosto che al film; vi consiglieremo le sue opere migliori e proveremo a farne un ritratto più interessante possibile.

Abrams ha iniziato a lavorare seriamente nel settore cinematografico e televisivo durante gli anni ’90 ma solo recentemente ha iniziato a ricevere una fama ed un apprezzamento sempre maggiori che l’hanno portato ad essere attualmente considerato come uno degli artisti (e in seguito spiegheremo bene l’utilizzo di questo sostantivo) più interessanti di Hollywood.

 

J. J. Abrams: 1990 – 2002 

La grande versatilità e la scintilla di genialità che caratterizzano questo autore si manifestano molto presto: durante l’ultimo anno di collage, infatti, scrive con un amico un trattamento cinematografico che dopo non molto viene acquistato dalla Touchstone Pictures e che fu la base per il film Filofax – Un’agenda che vale un tesoro che vede come produttore lo stesso J. J. Abrams e nel cast Charles Grodin e Jim Belushi. A seguire scrisse anche la sceneggiatura di A proposito di Henry (con Harrison Ford) e Amore per sempre (con Mel Gibson). I film a cui lavora in questo periodo (sempre come sceneggiatore) sono diversi ma non lasciano uscire davvero le reali capacità di Abrams che collabora nel 1998 anche con Michael Bay.

A partire dal 1998 crea la serie tv Felicity insieme a Matt Reevss e ne dirige anche due episodi; la serie ha spunti interessanti e, nonostante venga riconfermata diverse volte arrivando fino ad una quarta stagione, rimane piuttosto in ombra. La svolta, improvvisa, arriva con la decisione di J. J. di aprire la sua personale casa di produzione nel 1998, la Bad Robot divenendo creatore, produttore esecutivo e anche regista di alcuni episodi di Alias.

Alias

Alias è una serie tv statunitense prodotta dal 2001 al 2006. Nel corso degli anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti e nomination tanto che nel 2003 l’American Film Institute ha inserito Alias nella top 10 delle migliori serie televisive dell’anno; in seguito diverse testate l’hanno proclamata uno dei miglior show televisivi di tutti i tempi. Nel 2010 il canale satellitare E! ha classificato Alias al quarto posto nella top 20 delle migliori serie televisive del ventennio 1990-2010. Nonostante questa roboante presentazione in realtà la serie, che è diventata fin dall’episodio pilota un cult, non è molto conosciuta dal vasto pubblico.

Parlare della trama di quest’opera è come camminare su un pavimento pieno di cocci di vetro: evitare gli spoiler è davvero difficile. Vi daremo dunque solo una minuscola presentazione: “Sydney Bristow è ancora una studentessa del college, quando le viene proposto un lavoro per l’SD-6, una presunta sezione segreta della CIA. Lei accetta l’offerta e diviene presto un agente operativo.”

Nel cast vediamo attori di grande spessore e bravura tra cui Jennifer Garner, Victor Garber, Ron Rifkin e anche un giovanissimo Bradley Cooper. Detto questo non c’è nulla da dire se non: guardate Alias. Vi basterà l’episodio pilota per innamorarvi di questa serie che vi emozionerà e farà tenere col fiato sospeso colpo di scena dopo colpo di scena. Non c’è un attimo di pace: ogni scoperta apre nuovi scenari, ogni risposta causa altre mille domande.

Alias si può considerare davvero una serie che rasenta la perfezione: lunghezza ottima, personaggi ben caratterizzati e potenziati da una recitazione impeccabile, una sceneggiatura che lascia a bocca spalancata ed un ritmo che non vi farà mai annoiare. Se tutto questo non dovesse essere abbastanza beh…calcolate che ad un certo punto vi è anche un “giovane” Quentin Tarantino che recita una parte. Convinti adesso?

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J. J. Abrams: 2003 – 2005 

Il momento di svolta vera nella carriera del regista, però, arriva nel 2004 in cui firma la sceneggiatura del primo episodio di Lost. J. J. Abrams, insieme a Lindelof e Lieber creano quella che spesso viene considerata la serie tv più importante e rivoluzionaria di sempre. Il regista e sceneggiatore si occupa dell’episodio pilota e anche dell’ultima della prima stagione (divisa in due parti). Da questo momento Abrams diventa incredibilmente famoso e ricercato ad Hollywood, soprattutto come sceneggiatore. Abbiamo già parlato in altri articoli di Lost (ad esempio nella Top episodi di Lost oppure nella spiegazione del finale) e, sebbene sia molto impegnativo, proveremo qui a darvi una breve analisi di quello che è diventato dopo poco un vero e proprio cult; o forse dovremmo dire, IL cult.

Lost

Lost è una serie televisiva statunitense, creata da J. J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber. Prodotta da ABC, Bad Robot Productions e Grass Skirt Productions, la serie è stata trasmessa negli Stati Uniti dal 2004 al 2010. Detto così questa sembra una serie qualunque e, anzi, anche vecchiotta per gli standard di internet. Nelle poche righe che seguiranno cercherò di spiegarvi perchè, probabilmente, Lost è una (se non la) tra le serie più importanti di sempre.

Per far comprendere che enorme successo sia stato e sia tutt’oggi basti citare alcuni dati: la serie rappresenta una delle produzioni più costose nella storia della televisione (il solo pilot è costato 12 milioni di dollari) e inoltre nel 2013 Lost è stato eletto come 27ª serie televisiva meglio scritta nella storia della televisione dalla Writers Guild of America.

Parlare di trama, personaggi, sceneggiatura e regia di questo gioiello sarebbe inconcludente e stupido; per apprezzare Lost si può fare solamente una cosa, guardarlo e viverlo. Se questa serie tv è diventata un vero e proprio cult per centinaia di migliaia (se non milioni) di persone sparse per tutto il mondo un motivo c’è. Lost ha settato nuovi e insuperati standard per il medium che dal 2004 non è stato più lo stesso. Questa serie tv è riuscita a condizionare ed entrare nel panorama della cultura pop dove ancora influenza con la sua forza e preponderanza. J. J. Abrams, aiutando nella creazione di questo universo ha reso noto a tutti l’enorme capacità creativa e l’ingegno geniale che lo caratterizzano.

Se siete dunque tra quei pochissimi che ancora non hanno goduto della visione di Lost non perdete nemmeno un attimo e andate a recuperarla in qualunque modo (è persino disponibile su Netflix). Osservando la sceneggiatura, la regia, la capacità attoriale e l’incredibile atmosfera che questa serie stagione dopo stagione è riuscita a portare avanti comprenderete come Lost è stato, è e sempre rimarrà IL capostipite delle serie tv del nuovo millennio.

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J. J. Abrams: 2006 – 2008 

Nel 2006 arriva per Abrams un nuovo momento di svolta della sua carriera. Certo, ormai è riconosciuto e apprezzato a Hollywood ma sempre nell’ottica di sceneggiatore; in quest’anno, invece, debutta alla regia con Mission: Impossibile III, di cui è anche co-sceneggiatore. Nel 2008, inoltre, si occupa della sceneggiatura di Radio Killer 2 ma, soprattutto, della creazione e scrittura della serie tv Fringe (insieme a Kurtzman e Orci) che andrà in onda dal 2008 al 2013. Per terminare la panoramica di questi anni è importante citare la regia dell’episodio 3×17 di The Office.

Mission: Impossible III

La serie di questi film non ha certo bisogno di presentazioni e dopo una prima pellicola d’impatto e rivoluzionaria nel suo genere diretta da Brian De Palma, Mission: Impossibile II (con regia di Woo), nonostante l’enorme successo al botteghino non aveva convinto i fans. J. J. riesce con questo film a rilanciare un progetto che altrimenti probabilmente sarebbe caduto nel dimenticatoio donandogli anche una fisionomia ed un taglio che avrebbe mantenuto per tutti i (numerosi) sequel.

Mission: Impossibile III vede al suo interno un cast eccezionale con alcune conferme e diversi nuovi ingressi: Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Michelle Monaghan, Jonathan Rhys-Meyers, Simon Pegg e molti altri. Inizialmente il film era stato proposto a Fincher e Carnahan che si erano allontanati dal progetto in seguito ad alcune divergenze. Abrams, “raccolto il testimone” e terminati i suoi impegni pregressi, elabora e fa uscire un film che sebbene non abbia guadagnato al botteghino quanto il precedessore rifonda quello che diverrà il vero e proprio “genere Mission: Impossible”.

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Fringe

Fringe è una serie televisiva statunitense prodotta dal 2008 al 2013. Ideata da J.J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci, è una serie di fantascienza che segue le vicende della divisione Fringe dell’FBI di Boston, in Massachusetts, e che opera sotto la supervisione del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti. La squadra si occupa delle indagini legate alla cosiddetta scienza di confine, ovvero la fringe science. Per la trama e i temi trattati, la serie è stata spesso paragonata a X-Files.

Questa la descrizione più “fredda” e “scientifica”: passiamo ora a un analisi un po’ più intrigante. Fringe, nonostante il successo e le cinque stagioni di cui è composta è rimasta sempre un po’ nell’ombra. Sono in molti a non conoscere questo piccolo gioiellino e per questo vi consigliamo da subito la visione di questa serie. Nella serie vediamo la presenza di attori quali Anna Torv, Joshua Jackson e John Noble: sebbene non siano forse gli attori più rinomati di Hollywood possiamo assicurarvi che le loro capacità recitative vi lasceranno sbalorditi.

Qui si ripresentano schemi e meccanismi che abbiamo già potuto apprezzare negli altri lavori di Abrams e che qui si trasformano in un’attenzione millimetrica e quasi morbosa a ogni dettaglio. In Fringe i misteri sono probabilmente maggiori di Lost e Alias ma vengono trattati in modo diverso e sotto una luce che vi affascinerà fin dalla prima puntata. Fidatevi e lasciatevi stregare da quest’opera e dategli un’occasione che, siamo sicuri, non sarà mal riposta.

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J. J. Abrams: 2009 – 2011 

Questi due sono gli anni della vera e propria affermazione di J. J. Abrams. Fino a questo momento, infatti, l’autore aveva ricevuto sempre ottime recensioni ma continuava a mantenere un profilo basso rispetto ad altri colleghi. Il 2009, però, vede uno dei tanti momenti di svolta della sua carriera con la la direzione di Star Trek (prodotto insieme all’amico Damon Lindelof). Il film è un successo enorme di botteghino e di critica e porta fama ad Abrams. Da segnalare anche che nel 2010 l’autore crea insieme a Josh Reims la serie Undercovers.

Il tutto viene coronato nel 2011 lavorando con uno dei registi più famosi di sempre: Steven Spielberg. Con la co-produzione di quest’ultimo, infatti, il regista scrive, co-produce e dirige Super 8, ennesimo successo che lo porta definitivamente al centro dell’attenzione mediatica e non del mondo cinematografico. È nello stesso 2011 che scrive la sceneggiatura per il sequel del suo film che uscirà con la regia di Brad Bird col titolo Mission: Impossible – Protocollo fantasma.

Star Trek

Stark Trek è l’undicesima pellicola della serie cinematografica di Star Trek. Il film è un vero e proprio reboot della serie classica di Star Trek (1966 – 1969). La pellicola è stata dedicata alla memoria di Gene Roddenberry, ideatore della serie di Star Trek, e di sua moglie Majel Barrett Roddenberry, scomparsa durante la lavorazione del film.

Dopo una serie di film (1979 – 2002) che, sebbene l’apprezzamento dei fans, non era mai riuscita ad affermarsi sul mercato Abrams prende in mano la situazione e stravolge il tutto. Il regista sceglie di ripartire da 0 e assume un nuovo cast composto, tra gli altri, da Chris Pine, Zachary Quinto, Zoë Saldaña e Simon Pegg e rifonda completamente l’universo e il genere stesso. Tutto ricomincia e viene spiegato in modo che sia fan appassionati sia neofiti possano apprezzare la pellicola; nonostante questo le citazioni a film precedenti si sprecano e mostrano non solo la dedizione ma anche l’amore di Abrams per il franchise.

Il riavvio della saga viene giustificato all’interno della storia con l’introduzione di una linea temporale alternativa: un universo parallelo che cancella il continuum delle precedenti serie. Un anziano Spock (l’originale Leonard Nimoy) torna accidentalmente indietro nel tempo dopo essere stato risucchiato da un buco nero (singolarità quantistica creata dalla “Materia Rossa” usata dallo stesso nel tentativo di salvare il pianeta Romulus da un supernova), interferendo così con gli eventi.

Si può affermare senza dubbio che il grandissimo successo della pellicola abbia ragione di esistere dato che il film non è solo una bell’opera con un ottimo cast e un ottima sceneggiatura, ma è un vero Star Trek rispettoso dell’universo di cui parla e denso di tutto ciò che i fans avevano sempre desiderato e praticamente mai ricevuto dai precedenti film.

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Super 8

Super 8 è un film del 2011 scritto e diretto da J. J. Abrams, prodotto da Steven Spielberg. Già questa definizione dovrebbe farvi scattare sull’attenti nel caso non aveste ancora visto questa pellicola. Il film prende il nome dalla pellicola che i ragazzini protagonisti del film (tra cui Joel Courtney e Elle Fanning) girano un presunto film horror. Sebbene l’intento dei ragazzini il tutto verrà stravolto da alcuni strani avvenimenti che li condurranno a scoperte eccezionali.

Parlare ulteriormente del film sarebbe un’enorme spoiler ma noi vi consigliamo assolutamente la visione di questa opera che non vuole rivoluzionare i film fantascientifici ma semplicemente confezionare un buono, se non ottimo, film. E in questo Abrams riesce perfettamente con regia e fotografia eccellenti ed una storia che non solo convince ma appassiona e lascia un piacevole e duraturo segno nello spettatore.

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J. J. Abrams: 2012 – 2019 

Si arriva, con quest’ultima sezione della cronologia di Abrams al giorni nostri. In questi ultimi anni l’autore non è certamente rimasto fermo, anzi, ha continuato a lavorare senza sosta. Nel 2014 firma la sceneggiatura per Radio Killer 3 ma è nel 2015 che viene rivelata la vera e propria bomba: dopo lunghissime trattative si scopre che sarà proprio J. J. Abrams a scrivere e dirigere il settimo capitolo di Guerre Stellari, ovvero Star Wars: Il risveglio della Forza. In seguito ad alcuni impegni, però, rifiuta di dirigere il secondo film di questa nuova trilogia (ovvero l’ottavo film) ma ne resta il produttore esecutivo. Recentemente è però stato confermato che sarà lo stesso Abrams a dirigere il terzo e conclusivo capitolo.

Oltre a questo è importante segnalare che Abrams si è occupato anche di scrivere e dirigere il seguito di Star Trek, ovvero Into Darkness – Star Trek, che vi consigliamo caldamente.

Star Wars: Il risveglio della Forza

Questo film è il settimo in ordine cronologico ed è il primo della nuova trilogia che si posiziona successivamente alla trilogia prequel e a quella tradizionale dell’opera d Lucas. Fare una recensione appropriata di questa pellicola porterebbe via moltissimo tempo e la stessa cosa farebbe cercare di riassumere la trama. Vi parleremo di quest’opera così, semplicemente, a tu per tu. Il risveglio della Forza è semplicemente un sogno che si avvera per chiunque sia cresciuto a pane e Star Wars. C’è tutto ciò che qualcuno ci si aspetterebbe e la sceneggiatura, firmata sì da Abrams ma anche dal leggendario Kasdan (che ha firmato anche la sceneggiatura dell’Impero colpisce ancora, per dire) è puro orgasmo mentale.

Questo è un film che qualunque appassionato di cinematografia e soprattutto di fantascienza dovrebbe poter vedere e apprezzare, a partire dall’eccezionale fotografia, passando per la recitazione assolutamente granitica ed emozionante degli attori fino alla trama che coinvolge dal primo minuto del film. Da fan, da critici e da semplici spettatori che si aspettano un bel film non potevamo davvero chiedere di più.

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Oltre J. J. Abrams: compositore, produttore e scrittore

Per concludere questo impegnativo ma speriamo esaustivo articolo è giusto citare le altre doti e caratteristiche di Abrams che lo rendono davvero un artista a tutto tondo. J. J., infatti, ha anche occasionalmente composto temi musicali per alcune serie televisive come Undercovers, Almost Human, Alcatraz etc. Inoltre si è occupato personalmente della realizzazione delle sigle di Alias, Felicity, Fringe e Lost.

Oltre all’Abrams compositore non possiamo dimenticarci del produttore. Dal 1991, infatti, l’autore si è occupato di produrre numerosi pellicole e serie tv, anche grazie alla Bad Robot Productions (casa di produzione fondata da lui). Alcuni esempi sono: Cloverfield, Felicity, Person of Interest, Alcatraz, Revolution, Westworld e molti altri lavori.

Infine ultima nota va a J. J. Abrams come “scrittore”. Le virgolette sono d’obbligo e presto ne capirete il motivo. Nel 2013, infatti, esce S. La nave di Teseo: il testo, ideato da Abrams ma scritto da Doug Dorst è una vera e propria opera a sè stante. Il romanzo è inusuale nel suo formato, presentato come una storia dentro una storia. È composto da un romanzo fittizio La nave di Teseo, scritto da uno scrittore fittizio, pieno di note a margine scritte a mano da 2 studenti universitari nella speranza di scoprire la misteriosa identità dell’autore e il segreto del romanzo stesso e oltre alle note ci sono tra le pagine del libro fogli scritti a mano, fotocopie, stralci di giornale, cartoline e altro ancora.

Conclusioni

Insomma, speriamo che con questa lunga ma allo stesso tempo condensata carrellata abbiate potuto apprezzare il genio e l’estro artistico di J. J. Abrams. L’intento dell’articolo non è certamente quello di descrivere nel dettaglio ogni lavoro dell’artista dato che ciò sarebbe virtualmente quasi impossibile, ma semplicemente fare un po’ di ordine e mostrare le sfaccettature più interessanti di un uomo che ne ha molte. La speranza è che non conoscendo qualcuno di queste opere voi possiate recuperarle e apprezzarle come noi, così da diventare anche voi degli Abrams-fan!

 

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