Spaceman: la spiegazione del film con Adam Sandler

La spiegazione del finale del nuovo film sci-fi di Netflix, Spaceman, con protagonista Adam Sandler

Spaceman è il nuovo film Netflix disponibile sulla piattaforma streaming dal 1º marzo 2024. Con protagonista un ottimo Adam Sandler, il film è diretto dal regista, musicista e fotografo svedese Bo Johan Renck, specializzato nella regia di videoclip musicali, ma che nel mondo del cinema e della televisione si è distinto per aver diretto alcune delle più amate e celebri serie tv. Tra queste si ricordano alcune puntate di Breaking Bad, un episodio di The Walking Dead, 3 episodi di Vikings e tutte le puntate dell’acclamata Chernobyl. Spaceman (qui la nostra recensione) è un film straziante, di genere sci-fi e fortemente drammatico. Narra l’incontro tra un astronauta e un alieno che ha la forma di un ragno gigante e che, studiando ed esplorando la specie umana, ne conosce abitudini e costumi e ne ha imparato la lingua. Questo incontro che evolve trasformandosi in un legame è l’inizio e il pretesto per un viaggio del protagonista dentro se stesso, per un dialogo e un confronto con la propria interiorità, con le sue scelte del passato che l’hanno portato dove è adesso. A dare voce al ragno l’attore Paul Dano. Nel cast di Spaceman (qui il trailer) figurano anche Carey Mulligan che interpreta Lenka, Isabella Rossellini nel ruolo della commissaria Tuma, Kunal Nayyar nel ruolo di Peter e Lena Olin nei panni di Zdena.

La trama di Spaceman

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Spaceman inizia presentando Jakub che viaggia da 8 mesi da solo nello spazio impegnato in una missione di esplorazione di una nuvola composta da particelle rosa e polvere che è stata chiamata Chopra. Chopra, creata da una cometa, è apparsa nel cielo 4 anni prima e da quel giorno è sempre stata lì, ben visibile dalla Terra. La missione di Jakub comprende anche la raccolta di campioni dei materiali che compongono la nuvola, in particolare le particelle che la costituiscono. Jakub si sta avvicinando sempre di più a Chopra e la notizia di essere prossimo e il primo, per ora l’unico, a vedere da vicino la nuvola, viene trasmessa in diretta e tutto il mondo sa cosa sta per accadere. Jakub è infatti considerato una vera e propria star. Ciò che però gli interessa maggiormente è riprendere le comunicazioni con Lenka, la moglie con la quale non parla da tempo. Si sono sentiti ogni giorno in videochiamata ed è invece da qualche giorno che non ha notizie di lei.

Petr e la commissaria Tuma, che lo assistono nella missione e curano le comunicazioni con la Terra, hanno visto l’ultimo videomessaggio di Lenka nel quale lei decide di lasciare Jakub. Nonostante la relazione tra Jakub e Lenka fosse da tempo a un passo dalla fine, sia Tuma che Petr sanno che una notizia del genere potrebbe compromettere seriamente la missione e lo stato di salute di Jakub. Jakub da parte sua sembra soffrire la solitudine e la depressione che deriva da un lavoro che sembra non appassionarlo e che è infatti legato ad alcune situazioni del passato. Un lavoro specifico e pericoloso che ha messo a dura prova la sua storia d’amore con Lenka, che forse lo ha cambiato e che l’ha reso qualcuno che non è. Depresso e lontano da tutto da troppo tempo, beve per giorni, lasciandosi andare, iniziando a preoccuparsi lui stesso delle propria salute mentale quando inizia a sentire delle voci. Ecco che l’apparizione di un ragno gigante che parla la sua lingua lo pone di fronte alla certezza che si tratti della sua immaginazione.

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Spaventato e credendo di star impazzendo, Jakub vede il ragno continuare a camminare intorno alla navicella spaziale e a parlargli, denotando da subito capacità aliene. È estremamente intelligente e riesce a leggere la mente di Jakub, sentendo ciò che sente lui e vedendo i suoi pensieri. Il comportamento di Jakub nei confronti del ragno è costretto a cambiare, dapprima sembra tutto forzato, considera che, sia o no frutto della sua immaginazione, il ragno è lì, parla con lui, lo conosce meglio di chiunque altro, e sembra doverci convivere fino alla fine della missione. Ma non solo: Hanus è una presenza per Jakub, un qualcuno con cui parlare e condividere il viaggio dopo 8 mesi di isolamento. Hanus è un alieno proveniente da un pianeta da poco annientato da un’altra forma di vita e lui, unico sopravvissuto, è stato inviato alla ricerca della specie umana, per esplorarne la natura e studiarla. Tra Jakub e Hanus si instaura così un legame, un confronto su cosa sia Chopra, nuvola che il ragno sembra già aver esplorato in passato, e su come Jakub potrebbe reagire nel vederla.

Hanus è soprattutto particolarmente interessato al rapporto tra Jakub e Lenka. È evidente come sensazioni, emozioni e sentimenti sembrano pressoché sconosciute ad Hanus, non comuni o forse inesistenti sul suo pianeta e siano anche l’elemento più interessante degli esseri umani. La presenza di Hanus è una salvezza per Jakub e quando rischia di perderlo, Jakub è pronto a mettere in pericolo la propria vita per salvarlo. Quando Hanus confessa a Jakub di stare per morire, non essendo riuscito a scappare dal suo pianeta prima di essere contaminato da una sostanza che lo sta uccidendo lentamente, Hanus e Jakub passano i loro ultimi momenti insieme, fluttuando all’interno di Chopra. Petr, con il quale Jakub comunica e che lo guida in alcune mansioni e situazioni, non sente mai la voce del ragno, non rinviene nessuna forma di vita, umana o aliena. Ovviamente non lo vede neanche, ma questo viene associato al guasto che hanno le videocamere, immediatamente precedente alla comparsa di Hanus.

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Hanus come rappresentazione della coscienza di Jakub

Ma Petr dovrebbe comunque sentirlo attraverso il telefono con il quale parla con Jakub e i loro sistemi di controllo potrebbero facilmente attestare o meno la sua presenza. Hanus sembra quindi rappresentare la coscienza di Jakub, che quando lo abbandona è lo stesso Jakub che si richiude in se stesso, smette di guardare dentro di sé e non ha alcuna possibilità di capire cosa vuole. Chiede infatti, supplicandolo, ad Hanus di non andare via, di non abbandonarlo. Allo stesso modo Hanus inizia a mostrare segni di deterioramento, è sempre più vicino alla morte quando Jakub sta iniziando a comprendere se stesso, le scelte sbagliate che ha fatto, ciò che vuole, che desidera e quello a cui è pronto a rinunciare. Quando lui e Hanus fluttuano insieme nello spazio è la connessione tra Jakub e la propria coscienza, un connubio tra la persona che era, la persona che ora è diventata e quello che ha capito di sé.

Analizzando il proprio passato, il rapporto con il dovere di portare a termine una missione, l’importanza di aprirsi e amare, che è evidente nella scelta di Jakub di rischiare la vita per salvare Hanus. In Spaceman si vede come Jakub non esiti a lanciarsi nello spazio, quando entra e si butta all’interno di Chopra per salvare Hanus, per non farlo morire, pur sapendo che prima o poi accadrà, come lo stesso Hanus gli ha confermato quando gli ha rivelato la verità e cioè che gli rimane ancora poco da vivere. Ma il rapporto che i due hanno creato è troppo forte e la scelta di Jakub rappresenta proprio l’uomo che capisce l’importanza dei rapporti umani. Comprende che deve fare tutto ciò che è in suo potere per mantenere il contatto e le relazioni costruite, cioè quella con Lenka.

La metafora di Chopra e la riconciliazione con Lenka

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Anche Chopra potrebbe essere una metafora, chiamata dal ragno non a caso il Principio, l’inizio e la fine di tutto. Il luogo dove sono racchiuse le esperienze di vita degli esseri umani, il loro inizio e la loro fine. Un momento e una scena straordinaria in Spaceman, accompagnata da un rumore assordante, ma al tempo stesso sensazionale, con un suono che comprende le voci del mondo intero. Quel Principio è quell’istante al quale Jakub deve tornare, quegli anni della sua vita che l’hanno portato a incontrare Lenka, a guardarla e a riconoscerla, a rendersi conto di averla aspettata e di come, posando il proprio sguardo su di lei, abbia capito “di volere solo il suo bene“, come lo stesso Jakub dichiara nel film. Hanus a quel punto interviene riflettendo sulla fortuna di Jakub di aver incontrato la donna della sua vita; poteva non accadere, e la risposta di Jakub lo porta poi alla pace con se stesso: “quante probabilità c’erano che io e lei ci incontrassimo?“.

La morte o meglio il dissolversi di Hanus, visivamente quasi mangiato da qualcosa che era entrato nel suo corpo e lo ha portato alla fine della propria vita, rappresenta quell’armonia che Jakub ha raggiunto con se stesso: guardandosi dentro ha lottato contro il proprio conflitto, trovando l’equilibio per ogni dissidio, dubbio o contrasto. Testimoniando in qualche modo quanto i veri tormenti più drammatici siano quelli che gli esseri umani vivono con loro stessi. Nell’ultimissima scena di Spaceman, quando Lenka e Jakub parlano del loro primo bacio, di come avrebbe portato a questo, di come avrebbe potuto uccidere Jakub, si riferiscono all’accettazione e al desiderio di Jakub di restare con Lenka, di tornare con lei e abbandonare la sua vocazione, quella che lo teneva lontano per mesi. Il film si conclude quindi romanticamente, dimostrando come l’essenza della vita siano gli affetti.

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