Black Mirror: la serie è stata rinnovata su Netflix per la settima stagione

Black Mirror torna su Netflix per la stagione n.7 dopo aver continuato a raccogliere consensi con la precedente

Secondo quanto riportato da Variety, il casting per la settima stagione di Black Mirror non è ancora stato definito, ma si prevede che la produzione inizierà entro la fine dell’anno. È atteso il ritorno dei produttori esecutivi Charlie Brooker, Annabel Jones e Jessica Rhodes. Attualmente, non sono disponibili dettagli sulla trama o sul numero di episodi previsti. La stagione precedente consisteva in cinque episodi e presentava un cast che includeva Salma Hayek, Annie Murphy, Aaron Paul, Josh Hartnett e Paapa Essiedu. A differenza di questa, la quinta stagione aveva solo tre episodi con protagonisti Andrew Scott, Anthony Mackie, Yahya Abdul-Mateen II, Topher Grace e Miley Cyrus.

Le stagioni 3 e 4 di Black Mirror erano entrambe composte da sei episodi, rappresentando il numero massimo finora per la serie. La gestione dei diritti di proprietà della serie ha contribuito al ritardo tra la quinta e la sesta stagione. Nel gennaio 2020, Charlie Brooker e la sua collaboratrice creativa Annabel Jones hanno lasciato la loro società di produzione per creare una nuova impresa chiamata Broke and Bones presso Netflix. Nonostante questa transizione, i diritti della serie sono rimasti sotto Endemol Shine in base agli accordi preesistenti che è stata successivamente acquisita da Banijay Group nel 2020, e ora è responsabile di concedere in licenza lo spettacolo a Netflix.

Black Mirror si è evoluto dal 2011

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Endemol Shine Group

Sin dal suo debutto nel 2011, la serie antologica Black Mirror, che esplora varie sfaccettature dell’esistenza contemporanea, ha prodotto 27 episodi distribuiti in sei serie e uno speciale. Dopo le prime trasmissioni nel 2011 e 2013, la serie è stata acquisita da Netflix, che ha prodotto altre quattro serie. Il passaggio a Netflix ha generato discussioni tra i critici, che hanno notato un cambiamento di tono nello spettacolo. Tuttavia, il creatore Charlie Brooker ha rivelato durante una conversazione al SXSW Sydney che le critiche riguardo al generale alleggerimento dei toni dopo il passaggio a Netflix sono state frequenti.

Brooker ha ammesso che c’è stato un notevole spostamento verso un’atmosfera più luminosa e ottimista con l’arrivo sulla piattaforma di streaming, caratterizzata da star di Hollywood e sorrisi scintillanti, percepite da alcuni spettatori come un allontanamento dallo stile originale dello spettacolo.

Contrariamente all’opinione che Netflix fosse il principale responsabile di questo cambiamento, The Guardian ha riportato che è stato lo stesso Brooker a iniziarlo. Spiegando la sua decisione, Brooker ha indicato la portata globale di Netflix come motivo per rendere le storie più accessibili a livello internazionale, pur ammettendo che ciò ha comportato un tono meno cupo. Ha citato l’episodio “San Junipero” come esempio di questo nuovo approccio più gentile, notando che molti spettatori lo considerano il loro preferito.

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