Black Panther 2: Michael B. Jordan rivela come ha tenuto segreto il suo cameo nel film

Michael B. Jordan rivela come ha tenuto segreto il suo cameo in Black Panther 2, una sorpresa che il pubblico non si aspettava

Michael B. Jordan rivela come è riuscito a mantenere segreto il cameo di Black Panther: Wakanda Forever. Dopo la morte di Chadwick Boseman, il sequel del film affronta la perdita del re T’Challa e le crescenti tensioni internazionali, mentre i paesi cercano di mettere le mani sulle risorse di vibranio del Wakanda. Il film ha ottenuto il plauso della critica – con la performance di Angela Bassett nei panni della regina Ramonda, capofila nella corsa agli Oscar per Migliore Attrice Non Protagonista – ed ha incassato oltre 840 milioni di dollari al botteghino.

Ampiamente lodato come un’aggiunta ambiziosa ed emotivamente gratificante all’MCU, Wakanda Forever è contrassegnato come il film finale della Fase 4 dell’MCU. L’attore ospite a The Tonight Show ha rivelato come ha tenuto segreto il suo cameo di Black Panther 2.

Riconoscendo la pesantezza della produzione a causa della perdita di Boseman, Jordan rivela che “cercare di farcela” era l’obiettivo. Tenere nascosto il suo ritorno nei panni di Killmonger, ammette che il processo è stato una “cosa davvero difficile”. Rivela che doveva indossare cappelli e felpe con cappuccio per nascondere la crescita dei suoi capelli, ogni volta che viaggiava; inoltre, ha dovuto volare su jet privati per evitare qualsiasi speculazione sul suo aspetto.

Perché riportare Killmonger in Black Panther 2 è stata una scelta “ispirata”:

black panther michael b. jordan

Black Panther, Marvel Studios (presents)
Walt Disney Pictures

Non solo il cameo di Killmonger ha aggiunto il necessario fattore shock al film, ma ha anche alzato la posta in gioco in Wakanda Forever. Quando Shuri (Letitia Wright) ingerisce l’erba per diventare la prossima Black Panther, si aspetta di avere una visione di sua madre, suo padre o suo fratello. Invece, incontra in modo sconcertante Killmonger, che la spinge a cercare vendetta. Piuttosto che fornirle un tipo di guida più oggettiva, l’incontro di Shuri è un riflesso della sua posizione emotiva e mentale.

Shuri trascorre gran parte del film non permettendosi di soffrire, oltre ad essere arrabbiata sia con se stessa che con il mondo. L’apparizione di Killmonger la costringe a essere sincera con se stessa. Quella verità finisce per stimolare azioni malsane, vale a dire andare in guerra contro Talokan per vendicare la morte di Ramonda.

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