Blonde: quanto c’è di vero nel film di Andrew Dominik? La vera storia di Marilyn Monroe e cosa è stato cambiato nel film

Il film con Ana de Armas tra realtà e finzione: cosa c'è di vero nei punti principali toccati nel film di Andrew Dominik? Qual è il confine tra finzione e realtà?

Blonde è disponibile nel catalogo Netflix da mercoledì 28 settembre dopo l’anteprima mondiale alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia (qui la nostra recensione). Adattamento dell’omonimo romanzo (una biografia non ufficiale) di Joyce Carol Oates, Andrew Dominik si assume il non facile compito di raccontare la vera storia di Norma Jean dietro il personaggio iconico della diva Marilyn Monroe. La tragica e troppo breve vita di Marilyn Monroe è già stata oggetto di film e serie tv e Blonde è l’ultimo lungometraggio in ordine di tempo a raccontarla. Tecnicamente Blonde non è un biopic, dal momento in cui il romanzo da cui è tratto non è strettamente una biografia e nel film è ben chiaro come i confini tra realtà e finzione siano piuttosto sfumati, tra visione registica e scelte di messa in scena.

Andrew Dominik traccia il ritratto della sua Marilyn – della sua Norma Jean – partendo da un’infanzia segnata dall’assenza paterna e dalla presenza di una madre che potremmo semplicisticamente definire problematica. Le vicende della donna e della diva vengono raccontate sino alla prematura scomparsa, avvenuta nel 1962. Vediamo qui di seguito, seguendo alcuni punti principali, quanto c’è di vero in Blonde (qui il trailer) e quanto, invece, appartiene a una dimensione di finzione.

Marilyn Monroe ha avuto davvero una relazione poliamorosa con Charles Chaplin Jr. e Edward G. Robinson Jr.? – Blonde, tra realtà e finzione

No. Verso l’inizio del film vediamo Marilyn Monroe intrattenere una relazione poliamorosa con gli attori Charles Chaplin Jr. ed Edward Robinson Jr. (in Blonde vi si fa riferimento, rispettivamente, come Cassy e Eddy). Monroe ha avuto effettivamente relazioni con entrambi gli uomini, ma non vi sono prove che tra i tre vi fosse un rapporto poliamoroso. Cosa che invece è raccontata nel romanzo di Joyce Carol Oates, pur non avendo riscontri con le vicende reali nella vita di Marilyn Monroe.

blonde ana de armas

Blonde. Plan B Entertainment

Le gravidanze e gli aborti

La rappresentazione estremamente cruda e toccante di una delle interruzioni di gravidanza di Marilyn, con la macchina da presa che entra letteralmente nel corpo dell’attrice, è uno dei fattori che hanno portato Blonde ad avere restrizioni risultate in un divieto ai minori di 18 anni. Andrew Dominik concentra la sua attenzione sulle gravidanze di Marilyn in diversi punti del film, ma non vi è evidenza che l’attrice fosse incinta nel 1953, né che abbia avuto un aborto. Appartiene alla realtà dei fatti, invece, la gravidanza con successiva interruzione durante il suo matrimonio con Arthur Miller, interpretato in Blonde da Adrien Brody.

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Blonde. Plan B Entertainment

Il matrimonio con Joe DiMaggio è stato davvero tumultuoso e difficile? – Blonde, tra realtà e finzione

Sì. Purtroppo, il breve matrimonio tra la star hollywoodiana e la leggenda del baseball è stato davvero tumultuoso e segnato da gravi difficoltà. Nel film Joe DiMaggio è tratteggiato come una figura autoritaria e prevaricante e questo aspetto corrisponde a una triste realtà. Come mostrato in Blonde, lo sportivo si è davvero sentito offeso, reagendo in maniera spropositata all’iconica scena sulle grate della metropolitana per Quando la moglie è in vacanza. Monroe chiede il divorzio da DiMaggio (interpretato nel film da Bobby Cannavale) appena un mese dopo aver girato quella scena e la loro relazione termina dopo soli nove mesi di matrimonio.

blonde recensione

Blonde. Plan B Entertainment

Marilyn Monroe ha davvero avuto una relazione con John Fitzgerald Kennedy?

La presunta relazione tra Marilyn Monroe e John Fitzgerald Kennedy è senz’altro uno dei dettagli più noti e controversi nella vita della diva. Verso la fine di Blonde vediamo l’attrice mentre viene letteralmente prelevata dai Servizi Segreti e trascinata nella camera da letto dove si trova JFK, che abusa di lei. Nella realtà, sebbene non vi siano prove inconfutabili di una relazione tra i due (si contraddicono anche alcune testimonianze di persone vicine all’attrice), pare certo che i due avessero in qualche modo un legame. Alcune testimonianze riferiscono inoltre di una possibile relazione tra la star e il fratello dell’allora Presidente degli Stati Uniti. Sembra comunque che il rapporto tra Kennedy e Monroe non sia stato come quello dipinto nel film, frutto di una precisa intenzione e visione di Dominik, mutuata dal romanzo di Joyce Carol Oates. I dettagli del rapporto tra l’attrice e l’allora Presidente sono contraddittori e poco chiari, certo a causa della posizione di entrambi. Non vi sono comunque evidenze del fatto che Kennedy abbia abusato di Marilyn.

La figura paterna

In Blonde la figura di questo padre assente è cruciale. Uno dei focus principali del film è proprio il desiderio spasmodico dell’attrice di conoscere e riunirsi con un padre dolorosamente assente e spesso mitizzato. Marilyn Monroe è morta senza sapere chi fosse il suo vero padre. Un documentario del 2022 sulla diva rivela come un test del DNA abbia stabilito che il padre di Marilyn Monroe sia Charles Stanley Gifford, che lavorava nell’industria cinematografica hollywoodiana insieme alla madre dell’attrice, Gladys. 

 

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