Buon complenno a Dario Argento: il regista del brivido!

La vita nel profondo è completamente diversa da quella di superficie e presenta aspetti misteriosi e terrorizzanti. 

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Piaccia o no, il regista del brivido ha rivoluzionato  il genere horror ( e non solo ) , creando imperdibili cult per gli appassionati, come “Profondo Rosso” e “Suspiria“. Compie oggi ben 75 anni, ma sin da piccolo da piccolo  respira “aria di cinema”, difatti suo padre, Salvatore è un produttore e suo nonno distributore di film in Brasile; sua madre, Elda Luxardo, è una famosa fotografa, da cui apprende il gusto per una buona illuminazione e la cura del dettaglio. La rientrata a Roma, dopo che il suo carattere introverso e alquanto peculiare lo inducono ad abbandonare gli studi per trasferirsi a Parigi, costituisce la sua iniziazione nel mondo del cinema. Inizia collaborando per la rivista “L’arando dello spettacolo”, cominciando così a nutrirsi di film, specialmente thriller. Nel 1968  la sua creatività prende il controllo sui pregiudizi nei suoi confronti : Dario Argento firma diverse sceneggiature tra cui “Cimitero senza croci” e ” Probabilità zero”. Stando a contatto con i maggiori esponenti cinematografici, riesce a collaborare con Sergio Leone in ” C’era una volta il western”.  A partire dal successo della pellicola ” L’uccello dalle piume di cristallo” ( 1970) si manifesta la sua ascesa nell’universo del cinema, la sua salvezza e contemporaneamente la sua rovina. Entra infatti in crisi con la sua vita personale, evento che condizionerà la sua espressione artistica. Una serie di contingenti esigenze produttive inducono il regista a dirigere quello che rimarrà l’unico episodio “fuori tema” della sua filmografia, “Le cinque giornate”, un film storico-politico con protagonisti due famosi interpreti della commedia italiana, Adriano Celentano ed Enzo Cerusico. L’apoteosi della sua carriera è senza dubbio segnata da “Profondo rosso”, ritenuto ancora oggi il suo miglior capolavoro. Un mondo fatto di occultismo, witchcrafts e brividi animeranno la successiva produzione di questo plasmatore dell’animo umano, fino a (per adesso!) “Dracula“, prodotto nel 2011. Tanti auguri al regista maledetto che sul grande schermo ci permette di conoscere noi stessi ma soprattutto…le nostre paure! 

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