Cannes 72: sesso esplicito nel film di Kechiche, il pubblico scandalizzato abbandona la sala

Scene erotiche troppo esplicite e gli spettatori abbandonano la proiezione: è subito scandalo

Cannes 72 Kechiche. In questa 72ª edizione del Festival di Cannes non si sono fatti mancare nulla, nemmeno lo scandalo.  È stato infatti presentato Mektoub, My Love: Intermezzo, il nuovo film diretto dal noto regista franco-tunisino  Abdellatif Kechiche, in corsa per la Palma d’Oro. Dopo aver raggiunto il successo con Cous Cous (Leone d’argento a Venezia 2007) e Vita di Adele (Palma d’oro 2013), Kechiche torna in corsa a Cannes con questo suo nuovo intrigante progetto.

Mektoub, My Love: Intermezzo è il seguito di Mektoub, My Love: Canto Uno, presentato alla Mostra di Venezia 2017. Entrambi i film si basano sul romanzo di François Bégaudeau La Blessure, la vraie. Questi seguono da vicino la complicata storia d’amore dei due giovani protagonisti Ophélie (Ophélie Bau) e Amin (Shaïn Boumédine) sviluppatasi tra una fitta rete di relazioni e tradimenti.

Cannes 72: Kechiche scandalo

L’opera è una lunga e costante provocazione sessuale con l’insistente, maniacale, incessante filmare il corpo delle sue bellissime protagoniste, 18enni o poco più, ammiccanti e sexy. Si tratta quindi di un film davvero molto esplicito, provocatorio, voyeuristico. Il suo momento clue è rappresentato da una scena decisamente hard: un rapporto orale lungo 15 minuti culminante nell’orgasmo della protagonista Ophélie Bau. La scena in questione, posta poco oltre la metà del film (il quale dura ben 4 ore) non ha lasciato sicuramente il pubblico di Cannes indifferente.

La sequenza di sessuale (non simulata, a quanto pare) ha scosso il pubblico in sala, spingendo molti dei presenti ad abbandonare i propri posti. Le reazioni registrate sui social media sono particolarmente negative. Alcuni spettatori, una volta usciti dalla proiezione, hanno postato la foto della sala con molte poltrone vuote.

IndieWire, commentando a proposito di questa vicenda, ha scritto:

Mentre il sesso esplicito è meno frequente e ostile di quello in La vita di Adele, la natura voyeristica della macchina da presa è più pronunciata.
Lo sguardo maschile è stata l’unica lente usata da Kechiche.

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