Chi è Giuseppe Maggio? Vita e carriera dell’attore che ha fatto innamorare tutta l’Italia

Giuseppe Maggio, la vita e la carriera del protagonista di Baby

Ha quasi trent’anni l’uomo e attore che dall’uscita della prima stagione di Baby su Netflix ha fatto innamorare donne e uomini di tutta Italia. Sguardo penetrante, occhi che sanno essere dolci il più delle volte e velenosi quando serve, sorriso da far perdere la testa e una voce profonda e sensuale. Stiamo parlando di Giuseppe Maggio, attore che ha iniziato a lavorare nel mondo del cinema grazie a Federico Moccia e che dall’uscita di Baby ha dimostrato la sua bravura attoriale, riconosciuta non solo in Italia, ma anche in tutta Europa. Scopriamo di più su di lui.

Giuseppe Maggio e la sua storia d’amore con il cinema

 
 
 
 
 
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Nato il 13 dicembre del 1992, Giuseppe Maggio si diploma al liceo classico Terenzio Mamiani e poi frequenta la facoltà di Lettere e filosofia presso La Sapienza di Roma. Nel frattempo inizia a frequentare molti corsi di recitazione sia in Italia che all’estero. Viene scelto nel 2009 da Federico Moccia per il suo Amore 14. Nel 2011 è invece uno dei protagonisti di Almeno tu nell’universo e recita nella serie televisiva Fratelli detective. Nel 2013 entra nel cast di Un fantastico via vai di Leonardo Pieraccioni e collabora nella serie Provaci ancora prof!. Nel 2016 approda su Canale 5 nella serie Tutti insieme all’improvviso. Il successo arriva nel 2018, quando recita nella serie televisiva Baby, nel ruolo di Fiore. Nel 2020 interpreta il protagonista Arturo Selva nella commedia sentimentale Sul più bello. Tra gli altri film ai quali ha preso parte Maggio, ricordiamo Un amore così grande, Ballo ballo e School of Mafia. Nonostante il suo aspetto da play boy possa etichettarlo come un ragazzo che fa stragi di cuore, in realtà Giuseppe Maggio non solo è fidanzato e innamorato alla follia della sua donna, ma è anche un uomo all’antica, che ama tutto ciò che è del passato. In un’intervista con Vanity Fair ha infatti detto che “ai jeans strappati preferisco la classicità di giacche e cravatta, alle saghe sui supereroi i film della Novelle Vague”

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