Demon Slayer: ecco qual è il Rating dell’amato anime

Non tutto ciò che sembra anime è adatto ai più piccoli e la battaglia del protagonista di Demon Slayer è anche una sfida per i genitori

Quando si parla di Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba, la celebre serie ideata da Koyoharu Gotouge, non ci si trova davanti a un semplice anime d’azione. Sebbene visivamente accattivante e colorato, il mondo in cui si muove Tanjiro Kamado è pervaso da orrore, dolore e dilemmi morali che rendono questo titolo decisamente inadatto ai più giovani.

Non tutto ciò che sembra anime è adatto ai più piccoli e la battaglia del protagonista di Demon Slayer è anche una sfida per i genitori

demon slayer seconda stagione

Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba. Aniplex, Shueisha, Ufotable

Mentre Tanjiro si allena per diventare un membro della misteriosa organizzazione degli ammazzademoni, si trova presto ad affrontare nemici come Muzan Kibutsuji e il suo esercito di demoni assetati di sangue. Durante il suo percorso, impara a padroneggiare le tecniche del Breathing Style, affrontando battaglie cariche di violenza e intensità emotiva. La narrazione, pur offrendo spunti positivi come il coraggio e la determinazione, si sviluppa attraverso situazioni spesso spaventose, visivamente crude e cariche di tematiche complesse, tra cui il lutto, il trauma e la moralità.

Uno degli aspetti più delicati riguarda proprio la classificazione per età. Sebbene Demon Slayer sia disponibile su più piattaforme, le raccomandazioni cambiano a seconda del Paese. Su Netflix, ad esempio, l’intera serie ha ottenuto una classificazione TV-MA a causa della nudità occasionale e della violenza esplicita, anche se singole stagioni possono avere rating più lievi. La prima stagione, Tanjiro Kamado, Unwavering Resolve Arc, è classificata TV-14 per sangue, linguaggio scurrile e scene terrificanti, incluse sequenze di allenamento in montagna e la straziante scoperta del massacro della famiglia Kamado.

Ma la maturità richiesta non deriva solo dall’horror visivo. Il viaggio emotivo di Tanjiro affronta anche questioni morali profonde: è giusto uccidere esseri che un tempo erano umani? È possibile la redenzione, anche per un demone, come sua sorella Nezuko?

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