Downsizing – Vivere alla grande: la spiegazione del finale del film con Matt Damon

Qual è il significato di Downsizing, commedia distopica diretta dal premio Oscar Alexander Payne disponibile su Netflix?

Da qualche giorno, nel catalogo Netflix, è disponibile Downsizing – Vivere alla grande (qui il trailer e qui la nostra recensione), film del 2017 scritto e diretto da Alexander Payne, due volte premio Oscar per la Miglior sceneggiatura non originale con Sideways – In viaggio con Jack (2005) e Paradiso amaro (2012). Al momento in cui scriviamo il film con protagonista Matt Damon, occupa il primo posto nella classifica dei più visti sulla piattaforma. A completare il cast troviamo attori del calibro di Christoph Waltz, Hong Chau, Kristen Wiig, Jason Sudeikis e Udo Kier. Scelto per aprire la 74ª Mostra del Cinema di Venezia, Downsizing è una commedia satirica dai toni distopici, che riflette in maniera ironica sui pericoli – più che mai concreti – del surriscaldamento climatico e sulle sorti del nostro pianeta. Qual è quindi il vero significato e messaggio del film? Proviamo a fare un po’ di chiarezza con la nostra spiegazione del finale di Downsizing.

downsizing spiegazione del finale

Paramount Pictures, Ad Hominem Enterprises

La trama – Downsizing spiegazione del finale

Le vicende di Downsizing si svolgono in un futuro prossimo non meglio collocato temporalmente ma con caratteristiche che rimandano alla nostra contemporaneità. Tuttavia, la Terra è a un passo dal collasso definitivo a causa dello sfruttamento delle risorse e del surriscaldamento globale diventato inarrestabile. Uno scienziato trova una soluzione efficace, ma piuttosto drastica, per contrastare l’enorme impatto dell’uomo sul pianeta. La soluzione in questione è la miniaturizzazione dell’uomo: ridotto nelle dimensioni, l’essere umano consumerà meno risorse ed energie.

La trovata prende piede fino alla formazione di colonie miniaturizzate. Quando Paul (Matt Damon) e Audrey (Kristen Wiig) incontrano una coppia di amici che ha deciso di miniaturizzarsi, optano per la stessa soluzione. Se non fosse che Audrey, all’ultimo momento, si tira indietro lasciando Paul da solo ad affrontare la nuova vita in miniatura. Ben presto, però, nelle colonie si sviluppano e mettono in atto le stesse dinamiche dannose che minavano la società “normale” e l’estinzione della razza umana torna ad essere inevitabile. Paul è messo di fronte a una scelta: unirsi all’utopia dello scienziato e seguirlo in un rifugio sotterraneo che dovrebbe garantirgli la sopravvivenza o lottare per la salvezza del mondo insieme a Gong (Hong Chau), la donna di cui si è innamorato dopo l’abbandono di Audrey?

*** ATTENZIONE: da qui in poi seguono SPOILER ***

Qual è il significato del film? – Downsizing spiegazione del finale

Il significato di Downsizing, che si concretizza nel finale, è a una prima lettura piuttosto immediato. Il film di Alexander Payne è un monito a chiare lettere sulle conseguenze sempre più imminenti del surriscaldamento globale. In questo senso la scelta della distopia è perfetta per veicolare il messaggio: nel film la catastrofe senza ritorno è letteralmente ad un passo, nella realtà gli effetti dello sfruttamento del pianeta e del cambio climatico sono sotto gli occhi di tutti ed è quindi imperativo provare a invertire la rotta.

Ma il finale di Downsizing imposta anche una interessante riflessione sul rapporto tra l’uomo e la comunità, sulle scelte del singolo e il bene della collettività. Non solo, Payne analizza il peso delle false illusioni e le promesse effimere (l’utopica comunità miniaturizzata destinata a salvarsi dalla fine creata dallo scienziato interpretato da Rolf Lassgård), sottolineando come sia invece necessario assumersi le proprie responsabilità e combattere per un mondo migliore. Queste tematiche sono rese esplicite nell’agire del personaggio di Paul, che comprende come l’essere umano sia una creatura destinata a distruggere tutto quel che crea e sceglie di non fuggire, ma di combattere assumendosi le proprie responsabilità.

downsizing spiegazione del finale

Paramount Pictures, Ad Hominem Enterprises

 

 

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *