Chi è Edoardo Pesce? Tutto quello che c’è da sapere sul protagonista di Altrimenti ci arrabbiamo

Edoardo Pesce: chi è l'attore di Romanzo Criminale e Altrimenti ci arrabbiamo?

Nato a Roma il 12 settembre del 1979, Edoardo Pesce è un attore italiano, vincitore anche di un David di Donatello come Migliore attore non protagonista per il suo ruolo in Dogman di Matteo Garrone. Quest’anno è il protagonista del reboot del famoso Altrimenti ci arrabbiamo, film cult con protagonisti Bud Spencer e Terence Hill. Al fianco di Pesce troviamo il collega Alessandro Roja. Scopriamo nel dettaglio chi è Edoardo Pesce e qual è la strada che lo ha portato fino ad Altrimenti ci arrabbiamo.

Edoardo Pesce: vita, carriera e curiosità sull’attore romano

edoardo pesce

Lucky Red

Inizialmente frequenta la scuola Ribalte, per poi passare a Teatro Azione. Così come il suo collega Roja, anche per lui il successo arriva con Romanzo criminale – La serie, dove interpreta Ruggero Buffoni. Nello stesso anno lavora in 20 sigarette. Tra i suoi film, serie tv e fiction a cui ha preso parte, ricordiamo: Ultimo – L’occhio del falco, Un matrimonio, Viva l’Italia, Il terzo tempo, Squadra antimafia – Palermo oggi, Non è mai troppo tardi, I Cesaroni, Se Dio vuole, C’era una volta Studio Uno, Fortunata, Cuori puri, Il cacciatore, Dogman – per cui vince il Nastro d’argento e il David di Donatello Il colpo del cane e La stanza. Nonostante si sappia molto dell’attore e sulla sua carriera, si sa davvero poco sulla sua vita privata, che tiene ben lontana dalle luci dei riflettori. Si dice che sia impegnato sentimentalmente con una ragazza che non fa parte del mondo dello spettacolo, ma non si sa nulla di lei a riguardo.

Di Edoardo Pesce colpiscono molto i tatuaggi che ha sul corpo, tra cui quello di un cavallo che fuma un sigaro. Proprio l’attore ha spiegato che suo nonno “aveva la passione per le scommesse e i cavalli. Ci portavo le ragazze a Capannelle e le facevo scommettere. Se vincevano dicevo che era stato mio nonno. Non sono credente, ma credo come i messicani che se ricordi i tuoi morti li mantieni in vita”.

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