Intervista a Edoardo Siravo nel cast de Le fate ignoranti – La serie
Le Fate Ignoranti (titolo internazionale “The Ignorant Angels”) è la nuova serie italiana di Disney + basata sull’omonimo film di Ferzan Özpetek del 2001. Tra i protagonisti troviamo: Cristiana Capotondi (Antonia) ed Eduardo Scarpetta (Michele), insieme a Luca Argentero (Massimo), Serra Yilmaz (Serra), Ambra Angiolini (Annamaria), Anna Ferzetti (Roberta), Paola Minaccioni (Luisella), Burak Deniz (Asaf).
Nel cast troviamo anche Edoardo Siravo che indossa i panni di Valter. Antonia, devastata dalla morte di Massimo, si ritrova a indagare sulla vita segreta del marito e stringe un’amicizia inaspettata e coinvolgente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici che erano per suo marito quasi una seconda famiglia. Grazie a tutti loro lei riuscirà a cambiare il suo punto di vista sulla vita, ma imparerà di nuovo ad amare?
Film Post incontra Edoardo Siravo
Benvenuto Edoardo. Sei nel cast de Le fate ignoranti – La serie. Come descriveresti il tuo personaggio?
Il personaggio di Valter è un signore di una certa età di cui non si conosce il passato, se non che ha consegnato il testimone del suo lavoro di scenografo a Michele, interpretato da Eduardo Scarpetta, che quindi lo inserisce tra i suoi amici più cari. Trascorre la maggior pare del tempo con questi amici, alcuni molto giovani, con gioia e ironia
Cosa ti ha colpito maggiormente di Valter? Quali sono gli aspetti del suo carattere che credo che possano assomigliarti?
La somiglianza con la mia vita attuale, quella di un uomo che cerca di affrontare l’avanzare degli anni con ironia e leggerezza, condividendo questo stato d’animo con gli altri ospiti della terrazza.
Come è stato lavorare con un cast corale di così grande prestigio?
Per me, è stato molto bello lavorare con attori di alta professionalità, alcuni già che conoscevo, altri divenuti amici in quel contesto.
In che modo Ferzan Özpetek ti ha aiutato a costruire il tuo ruolo?
Ferzan Özpetek è un grande maestro e dirige gli attori con grande misura, la stessa misura con cui abbiamo costruito insieme il mio personaggio e pare con riconosciuto successo.
Quale speri che sia il messaggio d’amore che questa serie può dare agli spettatori? E cosa ami maggiormente di questa storia?
La tolleranza, l’accettazione e il rispetto, il gioco e l’ironia. Di questa storia amo le mille sfaccettature dell’amore e che qui vengono mirabilmente rappresentate.
Sei attualmente in teatro con lo spettacolo “Falstaff e le allegre comari di Windsor”. Come nasce questo progetto?
Nasce come sempre dopo la ricerca di un testo adatto alle mie caratteristiche attoriali e di quelle degli altri attori in compagnia. Da un po’ di tempo, non mettevo in scena un testo di William Shakespeare e questo arriva a completare la serie di varie figure teatrali che da anni sto interpretando.
La tua carriera è ricca di traguardi. Ad oggi, che significato dai alla parola “arte”?
Sono felice dei traguardi raggiunti e l’arte per me è il risultato di un lavoro artigianale serio e meticoloso, fatto con amore e rispetto.
Quali sono le storie che vuoi raccontare e che ti rendono libero?
Abbiamo tutti varie storie da raccontare. Ciascuno di noi con i propri valori e le proprie priorità.