Perché Emily in Paris 2 non ha affrontato il tema del Covid-19? Lily Collins motiva la scelta

Emily in Paris 2 è già un successo. La seconda stagione è tornata su Netflix a dicembre con i nuovi episodi ed è tra i progetti più visti della piattaforma nelle ultime settimane. Nella splendida e romantica cornice, Lily Collins indossa nuovamente i panni di Emily Cooper. Nella serie creata da Darren Star, accanto alla produttrice e produttrice della serie, troviamo anche Philippine Leroy Beaulieu, Ashley Park, Lucas Bravo, Camille Razat. 

Nella seconda stagione, Emily Cooper è più integrata e si muove sicuramente meglio per la città. Ma la giovane donna è ancora alle prese con le idiosincrasie della vita in Francia. Dopo essere rimasta coinvolta in un triangolo amoroso con Gabriel,  il suo vicino di casa e Camille, la sua prima vera amica francese, Emily è determinata a concentrarsi sul suo lavoro, che però diventa ogni giorno più complicato. Durante la lezione di francese incontra Alfie, un espatriato come lei, che la fa infuriare ma allo stesso tempo la incuriosisce davvero. Ma perché Emily in Paris 2 non ha affrontato il tema della pandemia da Covid-19 nei suoi nuovi episodi? 

Perché Emily in Paris 2 non ha affrontato il tema del Covid-19? Lily Collins motiva la scelta

emily in paris

Netflix

Quando rivediamo Emily nella seconda stagione, ritroviamo la stessa Parigi che avevamo lasciato: una città romantica, elegante e raffinata senza restrizioni e persone che girano con la mascherina. Non c’è nessuna traccia della pandemia da Covid-19 e della crisi sanitaria, vissuta in tutto il mondi. Ma come mai? In una recente intervista a L’Officiel, Lily Collins ha spiegato così la decisione della produzione: ”La prima stagione ci ha permesso un senso di sfogo quando si è presentata e abbiamo sentito che era qualcosa che dovevamo mantenere. Non avvicinarsi al tema del COVID-19 porta ad una sensazione di evasione, gioia e risate quando ne abbiamo più bisogno”. 

Nonostante questa scelta narrativa, l’attrice ha girato per mesi a Parigi, una città ancora in piena crisi ed ha raccontato: ”Abbiamo girato in una città molto popolata dove le persone indossano mascherine e abbiamo girato uno spettacolo che si svolge in un mondo in cui il COVID non esiste. Quindi dovevi assicurarti che quando stavamo girando le maschere erano fuori dal viso e quando ci fermavamo le maschere tornavano. Ci sono state alcune volte in cui abbiamo iniziato le riprese e ho detto: ‘Aspetta, metà delle persone nella scena indossano ancora una maschera’”. 

 

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