Il cortometraggio “EYES” selezionato nella cinquina finalista dei Corti D’Argento 2019

Il cortometraggio della giovane Maria Laura Moraci tra i finalisti della prestigiosa rassegna

EYES Corti d’Argento 2019. Il cortrometraggio EYES è ufficialmente nella cinquina “Miglior Cortometraggio Società e Solidarietà” come finalista dei Corti d’Argento 2019, sezione dei Nastri d’Argento dedicata ai cortometraggi. Il cortometraggio scritto e diretto da Maria Laura Moraci è dedicato alla memoria di Niccolò Ciatti. Il giovane di soli 22 anni picchiato a morte da tre coetanei nell’indifferenza generale il 14 agosto 2017 in una discoteca vicino Barcellona.

I Nastri D’Argento rappresentano il premio più antico dei giornalisti per il cinema, la prima edizione risale addirittura al 1946. Quest’anno hanno deciso di aggiungere una nuova sezione dedicata ai documentari e cortometraggi dedicati ai temi del sociale e all’impegno nella solidarietà. Tra i finalisti anche Aria di Brando De Sica, Questa è la mia bici di Enzo Musumeci Greco, Roba da Grandi di Rolando Ravello e Con te o Senza di Te di Angela Prudenzi.

EYES Corti d’Argento 2019

Maria Laura Moraci, alla sua prima regia di un corto ha già vinto con EYES più di venti premi tra cui Migliore Colonna Sonora all’Ischia Film Festival premiato dalla Sony, Miglior Cortometraggio al Roma Web Fest 2018; Miglior Corto Italiano al Milan International Film Festival (MIFF), Miglior Regista Donna nella sezione “Best Woman Filmmaker” al Los Angeles Independent Film Festival Awards; il premio Miglior Regista nella sezione “Best Director” al Gold Movie Awards Goddess Nike a Londra.

EYES Corti d'argento 2019

Inoltre ha vinto due premi sia allo Sciacca Film Fest che al Farm Film Festival e il premio “Outstanding Achievement” al Berlin Flash Film Festival. Di seguito la sinossi del cortometraggio: Personaggi di diversa età, etnia ed estrazione sociale, ingabbiati in una società frenetica incline alla violenza e al consumismo. In scena 30 attori, di cui 28 ad occhi chiusi per indicare l’indifferenza e la superficialità che ci trascinano sempre più a guardare senza vedere veramente.

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