Greenland 2: l’ambientazione e diversi dettagli rivelati dal regista
Gerard Butler e il regista Ric Roman Waugh torneranno per Greenland: Migration, che riprenderà diversi anni dopo il primo film
Il regista Ric Roman Waugh ha offerto alcune informazioni dettagliate su ciò che comporterà il sequel del film post-apocalittico, Greenland: Migration. In una lunga intervista con Collider, il regista ha rivelato quando riprenderà con il sopravvissuto di Gerard Butler e il resto della famiglia Garrity, oltre a parlare sommariamente della trama: “Riguarderà il modo con cui hanno ricostruito la terra, quando tutto è stato completamente raso al suolo. Quindi è un bel modo per darti un’aggiornamento sui Garrity. Per me è il capitolo finale di questa storia”.
Rilasciato nel dicembre 2020, il primo Greenland inizia quando alcuni scienziati scoprono che frammenti di una cometa colpiranno la Terra in pochi giorni e probabilmente causeranno l’estinzione dell’umanità. L’unica speranza di sopravvivenza è rifugiarsi in un gruppo di bunker in Groenlandia, con il film che segue una famiglia che deve lottare per la sopravvivenza mentre si fa strada verso la salvezza, prima che la cometa si scontri con il pianeta.
Greenland: Migration riprenderà anni dopo ed esplorerà il trauma di essere intrappolati sottoterra
Ric Roman Waugh continua, rivelando che Greenland: Migration riprenderà diversi anni dopo la prima uscita e con l’ingegnere John Garrity (Gerard Butler) che affronta la post-apocalisse ora che il peggio è passato: “Sono trascorsi dai 5 ai 7 anni dall’evento, l’aria era così tossica che nessun poteva vivere fuori dai bunker. C’erano ancora incendi, cenere, non si riusciva a respirare.”
Oltre a sopravvivere nel mondo, il sequel di Greenland esplorerà la reazione dell’umanità dopo essere stata isolata sottoterra per così tanto tempo e cosa tali circostanze “fanno alla psiche umana“: “Che cosa provoca questo nella psiche umana? Un ragazzino che aveva sette o otto anni, ora ne ha 13 o 14, com’è la sua vita da adolescente quando non conosce nient’altro che muri di cemento e tunnel della metropolitana? Queste sono le cose con cui vogliamo giocare”.