Harry Potter: la serie tv riceve un aggiornamento sul rilascio, JK Rowling è “entusiasta” di riavviare il franchise

Il capo della Warner Bros. Discovery, David Zaslav, parla dei piani di rilascio del reboot di Harry Potter e del coinvolgimento di JK Rowling

In precedenza, era stato annunciato che la Warner Bros. Discovery avrebbe riportato Harry Potter attraverso un nuovo adattamento live-action della serie. Durante la conferenza sugli utili del quarto trimestre, il CEO di Warner Bros. Discovery, David Zaslav, ha fornito ulteriori dettagli. Ha dichiarato che il reboot di Harry Potter è programmato per essere lanciato su Max nel 2026 e ha condiviso l’entusiasmo della società per questo riavvio, inclusi i recenti colloqui con l’autrice originale JK Rowling.

Zaslav ha sottolineato la lunga assenza di nuovi contenuti e ha espresso l’entusiasmo condiviso da entrambe le parti nel riportare in vita questo franchise. La prospettiva di condividere dieci anni di nuove storie con i fan di tutto il mondo su Max è fonte di grande attesa.

Il reboot di Harry Potter si avvicina sempre di più

harry potter

Il processo di sviluppo della serie di reboot di Harry Potter è stato graduale negli ultimi anni, con l’annuncio iniziale nel 2021 e l’ufficiale approvazione da parte di Warner Bros. Discovery nel 2023. Il nuovo riavvio è caratterizzato da ambizioni significative, pianificando di adottare un approccio basato su un libro per ogni stagione, con l’obiettivo di estendere la serie oltre un decennio. Considerando che ci sono sette libri nella serie originale di Harry Potter, questa strategia implicherebbe una lunga durata.

Tuttavia, la questione spinosa riguarda la controversia associata a JK Rowling e il modo in cui potrebbe influenzare il pubblico della serie. Rowling è stata oggetto di critiche per i suoi commenti sulla comunità transgender, generando una reazione da parte di alcuni fan che hanno giurato di abbandonare la saga di Harry Potter. L’impatto di questa controversia sulla serie rimane incerto fino alla sua presentazione, nonostante Rowling avesse già affrontato un possibile boicottaggio lo scorso anno.

 

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