Hellbound: il trailer della serie Netflix diretta da Yeon Sang-ho

Diamo un primo sguardo a Hellbound, serie horror-fantasy sudcoreana prodotta da Netflix

Netflix ha svelato il trailer della serie sud-coreana Hellbound, fantasy-horror in sei episodi che sarà presentato presentato in anteprima al Toronto Film Festival. La serie è diretta dal regista di Train to Busan Yeon Sang-ho. Quest’ultimo l’ha sviluppata a partire da The Hell, un webtoon che ha creato insieme a Choi Kyu-seok. Quest’ultimo è anche co-sceneggiatore della serie. Per chi non lo sapesse, un webtoon è un manhwa pubblicato sotto forma di fumetto online nato nel 2003 in Corea del Sud dall’unione delle parole web e cartoon. Essendo inoltre in formato digitale, questo tipo di fumetti può presentare contenuti multimediali di vario genere che il fumetto classico non sarebbe in grado di supportare. Di seguito il trailer di Hellbound:

Hellbound: il trailer della serie Netflix diretta da Yeon Sang-ho

Dal primo trailer notiziamo come stavolta Yeon Sang-ho avbbia rinunciato agli zombie, ma non alla rappresentazione del panico sociale. Da quanto svelato riguardo alla sinossi di Hellbound, il soprannaturale fa la sua comparsa nel mondo per condannare le persone all’inferno. Non importa se questi eventi sono una benedizione o una maledizione: un nuovo gruppo religioso li interpreta tutti come volontà del divino. Ciò che si sviluppa in questa situazione è una storia corale intensa incentrata su un gruppo di persone che tentano di sopravvivere in condizioni di totale caos sociale. Hellbound arriverà su Netflix il 17 settembre, ecco la sinossi ufficiale.

Esseri sovrannaturali appaiono dal nulla per condurre le persone all’Inferno. Una nuova setta religiosa, che interpreta questi eventi come segnali divini, emerge, mentre il detective Jin Kyung-hoon (Yang Ik-june) indaga sul terrificante fenomeno. Il giornalista televisivo Bae Young-jae (Park Jeong-min) e l’avvocato Min Hey-jin (Kim Hyun-joo) seguono invece la pista della setta. Insieme, questi tre investigatori cercano delle risposte in una serie che è definita una riflessione sulle crescenti ansie sociali della Corea del Sud.

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