Il buco – Capitolo 2: la spiegazione del finale del film Netflix
Proviamo a interpretare il simbolico finale del film Netflix, approfondendone i passaggi
Il buco – Capitolo 2 (qui la nostra recensione) è arrivato su Netflix a quattro anni dal debutto del primo capitolo ambientato nella raccapricciante prigione verticale che aveva sconvolto e conquistato gli spettatori in tutto il mondo. Anche in questo secondo capitolo, addirittura più disturbante e oscuro del primo, abbondano i simbolismi, le chiavi di interpretazione, i rimandi a temi universali come quelli del controllo e dell’oppressione sociale, delle disparità, ma anche del sacrificio e della solidarietà. E proprio come l’epilogo de Il buco necessitava di una spiegazione (lo trovate qui), altrettanto fa il finale di Il buco 2. Proviamo qui di seguito a darne un’interpretazione dopo aver ripreso alcuni punti chiave della trama. ***Attenzione: da qui in poi seguono spoiler***
La legge nella prigione verticale e la divisione tra “lealisti”, “barbari” e “unti” – Il buco 2 spiegazione finale
Il buco 2 si svolge nella stessa prigione verticale teatro dell’azione nel primo film, la Fossa. Ogni giorno una piattaforma colma di cibo viene fatta scendere dal vertice della Fossa sino al fondo, cella dopo cella. Tecnicamente c’è abbastanza cibo per tutti, a patto che ciascun prigioniero non ecceda nel consumo delle pietanze. Nel sequel questo sistema è stato reso più efficiente dai prigionieri stessi che, come si vede all’inizio del film, hanno dovuto scegliere un piatto preferito prima di essere rinchiusi. Ciascuno potrà consumare solo il proprio cibo, non toccando quello degli altri e in questo modo tutti, dal primo all’ultimo livello, potranno mangiare e sopravvivere. Chiunque violi questa vera e propria legge stabilita dopo la Rivoluzione Solidale (i cosiddetti “barbari”) va incontro a una punizione da parte dei “lealisti”. Una punizione spesso estrema e violenta.
La protagonista di Il buco 2 è Perempuan (Milena Smit), che conosciamo quando è compagna di cella di Zamiatin (Hovik Keuchkerian) e che si è fatta rinchiudere nella Fossa per trovare tempo per perdonarsi dopo aver causato accidentalmente la morte del figlio del suo ex compagno. Vi è poi una terza fazione, quella degli “unti”, ovvero coloro che hanno avuto il privilegio di incontrare il Maestro Dagin Babi (Oscar Jaenada) che ha creato la legge in forza nella Fossa, e che sono una sorta di agenti che controllano che le regole vengano rispettate. Più tempo passa nella prigione e più Perempuan scopre che questa legge è un sistema brutale, soprattutto quando è arbitrariamente punita e mutilata da Dagin Babi, che altro non è che un vero e proprio tiranno che tortura o uccide chiunque violi il sistema anche in minima parte.
La redenzione di Perempuan – Il buco 2 spiegazione finale
Nell’ultimo atto del film si scatena una guerra sanguinosa di rivolta contro le regole dei lealisti. Dopo aver sperimentato la brutalità della legge messa in forze nella prigione, Perempuan ha deciso di scappare sfruttando il piano di fuga illustratole dalla sua seconda compagna di cella punita con la morte da Dagin Babi (interpretata da Natalia Tena). Una volta al mese, durante l’intervallo, coloro che gestiscono la prigione utilizzano un gas per addormentare i prigionieri e riorganizzare la Fossa. Perempuan dovrà fingersi morta per essere trasportata in cima alla prigione con i cadaveri e per evitare di inalare il gas e addormentarsi dovrà trovare “il cane che affoga”, che scopriamo essere una tela dipinta ad olio, e ingoiarne un pezzo per ostruire parzialmente le vie aeree. Perempuan trova finalmente la tela e, dopo aver ucciso Dagin Babi, poco prima del rilascio del gas ne ingoia un pezzetto. Il piano di fuga può avere inizio. Creduta morta, viene legata su un mucchio di cadaveri e si accorge che i corpi non vengono portati in superficie, bensì sempre più in basso, diretti addirittura oltre il livello 333.
Al livello 333 si libera e si nasconde sotto il letto della cella. Nota che gli addetti hanno portato un bambino, che viene posto sul letto di fronte a lei. Si ritrova così davanti a una scelta: ignorare egoisticamente il bambino e mettersi in salvo o sacrificarsi per lui. Ed è qui che entra in gioco il senso di colpa di Perempuan per la morte del figlio del suo compagno. Cerca di portare con sé il bambino nel suo tentativo di fuga, ma mentre prova a risalire i livelli sbatte violentemente e ripetutamente la testa. Perde i sensi e si risveglia sul fondo della prigione, dove ci sono i cannibali. Il suo viaggio è terminato, Perempuan ha compiuto il suo percorso di redenzione sino al livello più basso della Fossa, che per il regista di Il buco 2 rappresenta la coscienza. L’espiazione del peccato tuttavia non permette a Perempuan di salvarsi, poiché ormai troppo corrotta. Il bambino invece, ancora innocente e puro, può e deve avere un’opportunità. Questo però non significa che il bambino sia salvo, come suggerisce la scena mid-credits del film, che lascia pensare che i bambini non siano altro che pedine dell’esperimento sociale condotto da chi governa la Fossa. Pedine che servono a innescare comportamenti nei prigionieri, mostrando chi sia disposto al sacrifico e perché.
Il buco 2 in realtà è un prequel: in che modo Perempuan e Goreng sono legati?
Il buco 2 è un prequel del primo film. Il primo indizio arriva quando Perempuan incontra un personaggio familiare, ovvero Trimagasi (Zoron Eguileor), il primo compagno di cella del protagonista di Il buco Goreng (Ivan Massague). Nel primo film Trimagasi, che si trova nella Fossa già da nove mesi, racconta a Goreng di aver iniziato il suo percorso al livello 72, proprio quello in cui in Il buco 2 incontra Perempuan. Gli eventi del secondo capitolo si svolgono quindi circa un anno prima rispetto a quelli del primo film.
Nella scena post-credits, ci viene mostrato l’epilogo del primo film. Goreng ha un’allucinazione in cui vede Trimagasi (a quel punto già morto) che gli dice che il suo viaggio è terminato, mentre la bambina che ha portato giù con sé ascende sulla piattaforma. Ma questa scena ha un elemento importante in più, che svela quello che potrebbe essere il legame tra Goreng e Perempuan. Goreng vede Perempuan che gli si avvicina, i due si riconoscono e si abbracciano. Un’ipotesi valida potrebbe essere quella che Goreng è l’ex fidanzato di Perempuan, il padre del bambino di cui la ragazza ha causato involontariamente la morte e per il quale si è fatta rinchiudere nella Fossa per espiare il suo peccato. Il buco – Capitolo 2 è su Netflix (qui il trailer).