Il mio amico robot: il trailer italiano del film d’animazione candidato all’Oscar

Il film arriverà nei nostri cinema il 4 aprile

I Wonder Pictures ha pubblicato online il trailer italiano di Il mio amico robot, film vincitore del Contrechamp Award per il miglior film l’anno scorso ad Annecy, come miglior film animato agli EFA, è candidato a cinque Annie, a quattro Goya e al premio Oscar. DOG vive a Manhattan e, stanco di stare sempre solo, si costruisce un robot. Sulle note degli Earth, Wind and Fire e della travolgente musica newyorkese degli anni Ottanta, la loro amicizia sboccia e si fa sempre più profonda. Finché una sera d’estate DOG si trova costretto ad abbandonare ROBOT sulla spiaggia. Riusciranno i due amici a ritrovarsi? Dal pluripremiato Pablo Berger (Blancanieves), qui al suo esordio nel cinema di animazione, una storia sull’importanza dell’amicizia e sulla sua fragilità celebrata a Cannes, premiata ad Annecy e candidata all’Oscar come Miglior film d’animazione.

il mio amico robot

Arcadia Motion Pictures, Lokiz Films, Noodles Production (co-production), Les Films du Worso (co-production)

Il mio amico robot: il trailer italiano del film d’animazione candidato all’Oscar

Ad affiancare Berger nella realizzazione del mondo di Il mio amico robot, una squadra di 20 artisti diretti dal noto fumettista e illustratore José Luis Ágreda, mentre il processo di animazione è affidato al talentuoso artista e direttore dell’animazione Benoît Feroumont. Per le musiche il regista si è affidato nuovamente ad Alfonso de Vilallonga (già compositore per Blancanieves Abracadabra), che ha ricreato melodie al piano delicate, ritmi jazz e suoni urbani molto newyorchesi, una giungla sonora unica nel suo genere per dare vita a un racconto emozionante e coinvolgente.

Il regista Pablo Berger ha detto a proposito della pellicola:

Con Il mio amico robot volevo tornare all’essenza pura del cinema. Ma questa volta da un’altra angolazione, quella dell’animazione, ovvero una forma di rappresentazione e narrazione senza limiti. In quanto regista, scrivere storie senza dialoghi è sia una grande sfida che un enorme piacere.

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