Jake Gyllenhaal parla di Taylor Swift e del brano ”All Too Well”: ”Non sono arrabbiato con lei”

Qualche mese fa, Taylor Swift ha pubblicato la versione estesa del suo singolo di grande successo All Too Well. La cantante ha creato uno short film di 15 minuti dove ha raccontato una storia d’amore tra una ragazza ed un uomo ed il motivo della fine della loro relazione. I fan dell’artista hanno subito collegato il testo della canzone alla storia d’amore tra Jake Gyllenhaal e Taylor Swift, sbocciata nel 2010 e conclusasi qualche mese dopo. 

Quando All Too Well è diventato un vero e proprio tormentone sui social, i fan hanno criticato Jake Gyllenhaal sui social, incolpandolo della rottura con la cantante. Molti seguaci di Taylor Swift hanno persino scritto vari commenti sul profilo di Maggie Gyllenhaal, sorella di Jake. In quei giorni, quindi, l’attore ha deciso di limitare i commenti sul suo profilo Instagram per evitare un’invasione di pensieri aggressivi. 

Jake Gyllenhaal parla di Taylor Swift e del brano ”All Too Well” che parla della loro storia d’amore

Blake Lively dirige I Bet You Think About Me (Taylor's Version), il video musicale di Taylor Swift

In una recente intervista ad Esquire, Jake Gyllenhaal ha deciso di parlare di All Too Well, il brano scritto da Taylor Swift e che potrebbe proprio raccontare la loro storia d’amore, ormai conclusa, affermando: ”Non ha niente a che fare con me. Riguarda il suo rapporto con i suoi fan, è il suo modo di esprimersi. Gli artisti attingono alle loro esperienze personali per scrivere canzoni e non sono arrabbiato con lei”.

 Riguardo ai commenti negativi che ha ricevuto sui social, dopo l’uscita del brano e dello short-film, Jake Gyllenhaal ha rivelato: ”A un certo punto, penso che sia importante quando i sostenitori diventano indisciplinati che sentiamo la responsabilità di farli essere civili e di non consentire il cyberbullismo. Questo richiede una domanda filosofica più profonda. Non su un individuo di per sé, ma su una conversazione che ci permette di esaminare come possiamo, o addirittura dovremmo, assumerci la responsabilità di ciò che mettiamo nel mondo, i nostri contributi al mondo. Come provochiamo una conversazione? Lo vediamo in politica. C’è rabbia e divisione. La rabbia e la divisione sono il nostro futuro? Oppure possiamo essere autorizzati e responsabilizzare gli altri mentre allo stesso tempo mettiamo empatia e civiltà nella conversazione dominante? Questa è la discussione che dovremmo avere”. 

 

 

 

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